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[Smartcup Apoteca S] La mia esperienza
Mar Gen 02, 2018 9:57 pm
Ciao a tutte nuovamente mi sono presentata nell'apposita sezione annunciando l'apertura di questo post. Sono in questo forum già da qualche mese ma non avevo mai scritto nulla, per un primo periodo mi sono limitata a leggere le esperienze altrui per poter comprendere e risolvere i miei problemi con questo oggetto chiamato
Oggi però voglio scrivere e raccontare la mia esperienza: tutto parte dall'agosto dell'ormai scorso anno, quando ho parlato con la cugina del mio ragazzo che mi ha consigliato la coppetta mestruale come soluzione dei miei problemi (principalmente mi sarebbe piaciuto andare al mare nonostante il ciclo). Avevo già sentito parlare della coppetta ma non me ne ero mai interessata abbastanza, tuttavia dopo questa chiacchierata ho deciso di informarmi maggiormente e di guardare vari video su Youtube di Youtuber che ne parlavano, ed ho letto un mucchio di articoli a riguardo.
Non facevo altro che sentire e leggere opinioni meravigliose così sono partita alla ricerca di una parafarmacia che la vendesse: alla fine l'ho trovata e tutta felice ho acquistato la mia Smartcup Apoteca taglia S (consigliata dalla farmacista perché ho meno di 30 anni e non ho partorito).
Ho aspettato il ciclo di settembre e l'ho provata: all'inizio sembrava andasse tutto discretamente bene, superata l'idea di non riuscire più a toglierla una volta inserita.
I disagi sono nati dopo le prime applicazioni. Uno dei principali erano le perdite: continuavo ad avere piccole perdite di sangue nonostante la coppetta risultasse aperta in vagina. Purtroppo questo problema mi costringeva ad usare anche i salvaslip e questo mi rattristava visto che pensavo di cancellarli per sempre dalla mia vita.
Un altro problema lo riscontravo col gambo della coppetta: l'ho tagliato più volte perché sbucava fuori e mi irritava le piccole e le grandi labbra. Ad un certo punto ho smesso di tagliarlo perché temevo non sarei riuscita più ad acchiappare la coppetta e a tirarla via, visto che non riuscivo a prenderla dal "culetto" e a "stapparla" come ho letto più volte su questo forum.
Nel complesso la mia esperienza si è rivelata negativa per tali motivi:
1) le perdite continue, minime e non
2) la difficoltà d'inserimento (a volte si apriva prima di entrare, altre non si apriva quando era dentro e quindi poi usciva con una spintarella, nonostante facessi entrare un dito dentro e pizzicassi dal lato ancora chiuso, nel tentativo di aprirlo)
3) la perdita di tempo (inserirla più e più volte mi faceva perdere tempo e per una persona come me che lavora e soprattutto la mattina ha bisogno di velocità e praticità, non era il massimo)
4) l'anello della coppetta premeva sulla vescica a volte dandomi la sensazione di non averla svuotata mai del tutto, oltre ad avere difficoltà ad ogni minzione
5) le difficoltà nell'estrazione (il più delle volte la coppetta si presentava esternamente viscida e quindi tendeva a sfuggirmi più e più volte, prima che riuscissi a tirarla via, a volte mi sono seriamente disperata pensando di non riuscirci)
6) se inserita male da' un fastidio allucinante, provocando dolori verso l'ano (internamente ovviamente) o pressione sulla vescica
7) è una coppetta molto rigida che fatica a piegarsi e questo non aiuta nelle varie fasi di inserimento ed estrazione
Nonostante tutti questi problemi ho continuato a provare ancora per un paio di cicli, ma era diventato ormai uno stress: una volta stetti un'ora per inserirla correttamente e non riuscii mai, uscii di casa e quando andai alla toilette pubblica il mio assorbente era pieno di sangue come se la coppetta non ci fosse mai stata. Era rimasta chiusa tutto il tempo.
Sono tornata a casa e con una spintarella è uscita, ho fatto così tanti tentativi per inserirla che mi sono irritata la vagina...ero esaurita.
Ero in giro e pensavo "adesso magari mi sporco" oppure "adesso esce da sola", mi svegliavo la mattina pensando di doverla svuotare e chissà quanta fatica per toglierla e poi quanta fatica e tentativi per rimetterla. Cercavo di controllare spesso il salvaslip per vedere se c'erano tracce di sangue e quando le trovavo mi sentivo davvero triste, mi chiedevo cosa avessi sbagliato
Uno stress allucinante, ma siccome ho letto che ci vogliono un po' di cicli per abituarsi ho continuato a provare, pensando di dover solo imparare a conoscere il mio corpo e a trovare la cervice in modo da posizionare la coppetta alla giusta altezza, ecc.
Esasperata mi sono rivolta alla mia ginecologa che me l'ha sconsigliata assolutamente per il rischio di endometriosi: lei dice che essendo una cosa che non assorbe (al contrario del tampax) ma contiene il sangue, esso risale o comunque stagna nel canale vaginale. Non dovrebbe riuscire a rientrare nella vagina (anche se ho scoperto successivamente che sul rischio di endometriosi stanno facendo degli studi), tuttavia il fatto che stagni e che sia inclinata fa sì che il sangue non sia contenuto davvero tutto nella coppetta, ma che una parte dopo un po' di ore sbuchi di nuovo fuori.
Questo può causare endometriosi oltre che problemi a livello batterico e me l'ha sconsigliata, consigliandomi più che il tampax, il classico assorbente esterno.
Perché a suo dire "il sangue deve uscire via libero".
Mi ha un po' spaventata ma ho continuato ancora a provare un mese, alla fine mi sono arresa e all'ennesimo ciclo non l'ho nemmeno uscita dalla scatola, è rimasta lì.
Adesso non la uso più, se non per quella mezz'oretta in cui faccio la doccia: uno dei miei "sogni" era quello di poter fare la doccia col ciclo tranquillamente, senza il terrore che qualcosa uscisse, senza la fretta addosso con l'idea di dover subito rimettere lo slip e l'assorbente.
Almeno per questo si rivela utile, anche perché la inserisco una sola volta, come va va, e mi ficco in doccia. Se dovessi avere minime perdite non sarebbe un grande problema e comunque non ho un ciclo abbondante, la metto per sicurezza e tranquillità più che per un pesante disagio.
Ecco la mia storia e spero possa esservi utile, per chi magari ha la mia stessa coppetta e ha avuto problemi e si sente come me ai tempi (sola e sfortunata) o per chi vuole acquistarla e non sa se è una buona idea o meno.
Io credo che l'idea in sé sia bella e che tante Youtuber (non so se pagate per dire ciò che dicono o meno, non mi interessa, ma me lo sono chiesta) ne parlano bene così come tanti siti web. Però non è tutto oro ciò che luccica ed ogni donna è a sé edovrebbe mettere in conto l'idea che le cose possano andare male. Cosa che io invece non avevo fatto, alimentando la mia frustrazione.
In quei mesi sentivo proprio il mio corpo comunicarmi che tale oggetto non era gradito, e ne ho risentito a livello mentale con alti livelli di stress. Mi dispiaceva l'idea di non riuscirci, di non poter essere libera in quei giorni, di non poter vivere come se il ciclo non esistesse, e mi bruciava anche aver speso 25€ per una cosa che si stava rivelando un insuccesso.
Leggendo questo forum ho trovato conforto ho letto tante storie simili alle mie, o addirittura identiche, anche se con altre coppette ed ho smesso di sentirmi sola ed incapace o sfortunata.
Ho accettato che le cose non andassero e per non buttarla via del tutto ho trovato il mio compromesso
Grazie per aver letto tutto
Oggi però voglio scrivere e raccontare la mia esperienza: tutto parte dall'agosto dell'ormai scorso anno, quando ho parlato con la cugina del mio ragazzo che mi ha consigliato la coppetta mestruale come soluzione dei miei problemi (principalmente mi sarebbe piaciuto andare al mare nonostante il ciclo). Avevo già sentito parlare della coppetta ma non me ne ero mai interessata abbastanza, tuttavia dopo questa chiacchierata ho deciso di informarmi maggiormente e di guardare vari video su Youtube di Youtuber che ne parlavano, ed ho letto un mucchio di articoli a riguardo.
Non facevo altro che sentire e leggere opinioni meravigliose così sono partita alla ricerca di una parafarmacia che la vendesse: alla fine l'ho trovata e tutta felice ho acquistato la mia Smartcup Apoteca taglia S (consigliata dalla farmacista perché ho meno di 30 anni e non ho partorito).
Ho aspettato il ciclo di settembre e l'ho provata: all'inizio sembrava andasse tutto discretamente bene, superata l'idea di non riuscire più a toglierla una volta inserita.
I disagi sono nati dopo le prime applicazioni. Uno dei principali erano le perdite: continuavo ad avere piccole perdite di sangue nonostante la coppetta risultasse aperta in vagina. Purtroppo questo problema mi costringeva ad usare anche i salvaslip e questo mi rattristava visto che pensavo di cancellarli per sempre dalla mia vita.
Un altro problema lo riscontravo col gambo della coppetta: l'ho tagliato più volte perché sbucava fuori e mi irritava le piccole e le grandi labbra. Ad un certo punto ho smesso di tagliarlo perché temevo non sarei riuscita più ad acchiappare la coppetta e a tirarla via, visto che non riuscivo a prenderla dal "culetto" e a "stapparla" come ho letto più volte su questo forum.
Nel complesso la mia esperienza si è rivelata negativa per tali motivi:
1) le perdite continue, minime e non
2) la difficoltà d'inserimento (a volte si apriva prima di entrare, altre non si apriva quando era dentro e quindi poi usciva con una spintarella, nonostante facessi entrare un dito dentro e pizzicassi dal lato ancora chiuso, nel tentativo di aprirlo)
3) la perdita di tempo (inserirla più e più volte mi faceva perdere tempo e per una persona come me che lavora e soprattutto la mattina ha bisogno di velocità e praticità, non era il massimo)
4) l'anello della coppetta premeva sulla vescica a volte dandomi la sensazione di non averla svuotata mai del tutto, oltre ad avere difficoltà ad ogni minzione
5) le difficoltà nell'estrazione (il più delle volte la coppetta si presentava esternamente viscida e quindi tendeva a sfuggirmi più e più volte, prima che riuscissi a tirarla via, a volte mi sono seriamente disperata pensando di non riuscirci)
6) se inserita male da' un fastidio allucinante, provocando dolori verso l'ano (internamente ovviamente) o pressione sulla vescica
7) è una coppetta molto rigida che fatica a piegarsi e questo non aiuta nelle varie fasi di inserimento ed estrazione
Nonostante tutti questi problemi ho continuato a provare ancora per un paio di cicli, ma era diventato ormai uno stress: una volta stetti un'ora per inserirla correttamente e non riuscii mai, uscii di casa e quando andai alla toilette pubblica il mio assorbente era pieno di sangue come se la coppetta non ci fosse mai stata. Era rimasta chiusa tutto il tempo.
Sono tornata a casa e con una spintarella è uscita, ho fatto così tanti tentativi per inserirla che mi sono irritata la vagina...ero esaurita.
Ero in giro e pensavo "adesso magari mi sporco" oppure "adesso esce da sola", mi svegliavo la mattina pensando di doverla svuotare e chissà quanta fatica per toglierla e poi quanta fatica e tentativi per rimetterla. Cercavo di controllare spesso il salvaslip per vedere se c'erano tracce di sangue e quando le trovavo mi sentivo davvero triste, mi chiedevo cosa avessi sbagliato
Uno stress allucinante, ma siccome ho letto che ci vogliono un po' di cicli per abituarsi ho continuato a provare, pensando di dover solo imparare a conoscere il mio corpo e a trovare la cervice in modo da posizionare la coppetta alla giusta altezza, ecc.
Esasperata mi sono rivolta alla mia ginecologa che me l'ha sconsigliata assolutamente per il rischio di endometriosi: lei dice che essendo una cosa che non assorbe (al contrario del tampax) ma contiene il sangue, esso risale o comunque stagna nel canale vaginale. Non dovrebbe riuscire a rientrare nella vagina (anche se ho scoperto successivamente che sul rischio di endometriosi stanno facendo degli studi), tuttavia il fatto che stagni e che sia inclinata fa sì che il sangue non sia contenuto davvero tutto nella coppetta, ma che una parte dopo un po' di ore sbuchi di nuovo fuori.
Questo può causare endometriosi oltre che problemi a livello batterico e me l'ha sconsigliata, consigliandomi più che il tampax, il classico assorbente esterno.
Perché a suo dire "il sangue deve uscire via libero".
Mi ha un po' spaventata ma ho continuato ancora a provare un mese, alla fine mi sono arresa e all'ennesimo ciclo non l'ho nemmeno uscita dalla scatola, è rimasta lì.
Adesso non la uso più, se non per quella mezz'oretta in cui faccio la doccia: uno dei miei "sogni" era quello di poter fare la doccia col ciclo tranquillamente, senza il terrore che qualcosa uscisse, senza la fretta addosso con l'idea di dover subito rimettere lo slip e l'assorbente.
Almeno per questo si rivela utile, anche perché la inserisco una sola volta, come va va, e mi ficco in doccia. Se dovessi avere minime perdite non sarebbe un grande problema e comunque non ho un ciclo abbondante, la metto per sicurezza e tranquillità più che per un pesante disagio.
Ecco la mia storia e spero possa esservi utile, per chi magari ha la mia stessa coppetta e ha avuto problemi e si sente come me ai tempi (sola e sfortunata) o per chi vuole acquistarla e non sa se è una buona idea o meno.
Io credo che l'idea in sé sia bella e che tante Youtuber (non so se pagate per dire ciò che dicono o meno, non mi interessa, ma me lo sono chiesta) ne parlano bene così come tanti siti web. Però non è tutto oro ciò che luccica ed ogni donna è a sé edovrebbe mettere in conto l'idea che le cose possano andare male. Cosa che io invece non avevo fatto, alimentando la mia frustrazione.
In quei mesi sentivo proprio il mio corpo comunicarmi che tale oggetto non era gradito, e ne ho risentito a livello mentale con alti livelli di stress. Mi dispiaceva l'idea di non riuscirci, di non poter essere libera in quei giorni, di non poter vivere come se il ciclo non esistesse, e mi bruciava anche aver speso 25€ per una cosa che si stava rivelando un insuccesso.
Leggendo questo forum ho trovato conforto ho letto tante storie simili alle mie, o addirittura identiche, anche se con altre coppette ed ho smesso di sentirmi sola ed incapace o sfortunata.
Ho accettato che le cose non andassero e per non buttarla via del tutto ho trovato il mio compromesso
Grazie per aver letto tutto
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