Coppia con religioni diverse

Ciao!
Questa è la prima discussione che apro, spero che vi interessi  
Secondo voi, può esserci un buon rapporto di coppia anche si hanno religioni diverse, oppure uno è credente e l'altro non credente? Ci si riesce a venire incontro o alla lunga non funziona?
Voi siete state in una situazione simile? Sarei felice di conoscere le vostre esperienze! E ogni consiglio o parere è benvenuto!

Vi spiego la mia storia: sono insieme a un ragazzo da tre anni circa, io sono agnostica (ma simpatizzante del Buddismo, se può servire dirlo XD) e anche lui, fino a circa 6-7 mesi fa, quando decide di convertirsi ai Testimoni di Geova. Pare che i suoi sentimenti non siano cambiati, ma ha abbandonato tutti i nostri amici in comune (le mie amiche erano state "bocciate" da lui anni prima, e ho perso i rapporti con loro), e si rifiuta di uscire perchè "non gli piacciono le persone che ci sono", non mi porta più ai concerti o in discoteca... insomma quei piccoli "sacrifici" che faceva per rendermi felice ora non ha più intenzione di farli... in pratica vivo in clausura ormai Inoltre domani è il mio compleanno e ovviamente lui non vuole più festeggiarlo perchè è contro la religione... lo capisco ma sinceramente mi dispiace  Io cerco di andargli incontro e accettare le sue decisioni, ma mi riesce sempre più difficile pensando a ciò che ho perso...

Guarda con sincerità ti dico: io non potrei mai stare assieme a chi frequenta una setta. Purtroppo i tdg sono in genere molto chiusi verso gli altri. E quello che racconti lo dimostra. Senza contare che se non segui i loro dettami faranno terra bruciata attorno.

Ti ringrazio Per la chiusura non saprei, perchè finora quelli che ho conosciuto sono stati gentili, però temo che lo siano solo per educazione, magari non mi accetterebbero come amica o persona di cui fidarsi...se è come dici tu, l'allontanarsi da chi la pensa diversamente non è una bella cosa  io sono per il "credi e lascia credere"

Sono gentili, sì, lo sono sempre. Ma resta sempre una setta.
L'altro va rispettato, questo è indubbio, ma il rispetto deve essere reciproco. Se per te festeggiare il tuo compleanno è importante, deve tenerlo presente. Magari puoi rinunciare a qualcos'altro per venirgli incontro, come la discoteca... ci può anche stare, ma non c'è equilibrio se il sacrificio viene solo da una parte...

leggendo il tuo post, l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata che il tuo (vostro) problema non è la religione.. la religione sembra aver aggravato solo delle situazioni preesistenti, ora non so perchè non si festeggino i compleanni ma l'affetto per la persona che si ama e il voler farla felice dovrebbe essere sempre e comunque al primo posto, inoltre dici che in passato a causa sua hai allontanato anche le tue vecchie amicizie...hai 20 anni e tutta la vita davanti non permettere a nessuno di renderti infelice, questo è il mio umile consiglio

Tu sei per il "credi e lascia credere" ma non mi sembra che lui lo sia visto che non vuole essere presente quando festeggerai il TUO compleanno.. E' più difficile andare d'accordo quando uno dei due cambia le sue oppinioni di punto in bianco e le estremizza. Lui si deve impegnare affinché questo non porti cambiamenti nel vostro rapporto di coppia, ma la vedo dura..

Penso che si possa andare d'accordo fino a quando non si vede la religione in maniera bigotta con i paraocchi e si ha rispetto reciproco, altrimenti non c'è verso.

Il mio fidanzato è musulmano credente, ma poco praticante.. ha più che altro preso alcune abitudini della cultura in questione!
Io sono cresciuta come cristiana, ma non credo nella Chiesa, Dio è ovunque e credo nella sua esistenza, ma a modo mio  

Diventa difficile poi quando si hanno i figli e si tenderà a volerli portare verso il proprio credo (nel caso musulmano: circoncisione, no battesimo, velo per le femmine ecc).

Io ho già messo in chiaro alcuni punti e soprattutto penso che educherò i miei pargoletti con il rispetto verso ogni forma di pensiero e credo e con il diritto di poter scegliere della propria vita come più ritengono giusto (dopo che usciranno da casa mia però  ).

Ciao Serila!  
Io e mio marito siamo entrambi agnostici e ci siamo messi insieme più o meno alla vostra età... io credo che si possa convivere felicemente con una persona di religione diversa, purchè ci sia rispetto reciproco e si lasci all'altro la libertà di fare le proprie scelte. Per capire se una storia può avere un futuro ci si deve anche interrogare fin da subito su come ci si vede a 35-40 anni: si vuole un matrimonio? se sì, con quale tipo di rito? si vogliono avere figli? quale sarà la loro educazione (eventualmente  anche religiosa)? Secondo me non è mai troppo presto per iniziare a pensarci, anche se - ovviamente - col tempo alcune opinioni potrebbero modificarsi... Ma se siete già in disaccordo su molte cose, la vedo dura...  
Da quello che ci racconti - ma spero di sbagliarmi - questo ragazzo ti sta imponendo delle rinunce che non vedo giustificabili: mi sembra che stia mettendo le proprie convinzioni religiose davanti agli affetti, e mi viene da chiedermi se la religione c'entra davvero, o se è solo una "scusa" (per quale motivo, non so)... Anche mio marito non ama andare per locali o ristoranti, è un pantofolaio e a me non pesa particolarmente (anche se per scherzare glielo rinfaccio ogni tanto  ) perchè so che è una questione di carattere: nel suo caso la religione non c'entra proprio nulla! a volte però vedo che fa dei piccoli sforzi, e lo apprezzo molto  
Io sono un po' diffidente verso i Testimoni di Geova, li vedo molto chiusi e "fondamentalisti" su certe cose (per esempio la morale sessuale). Però il mio è un parere esterno, non ne ho conosciuti a parte alcuni compagni di scuola. Non credo che sia impossibile convivere con persone di altre religioni, anzi ci sono coppie "miste" (dove magari uno dei due è straniero) che funzionano benissimo. Però non deve mancare il rispetto e la libertà individuale. E ho l'impressione che questo ragazzo stia limitando un po' troppo la tua libertà. Però, ripeto, è solo un'impressione estrerna: solo tu puoi giudicare davvero.  
In ogni caso, hai solo 20 anni, hai tempo per pensarci e valutare quale sia la scelta migliore nel tuo caso!  
E, soprattutto, ...Buon compleanno!!   

Io ho un compagno cattolico praticante, mentre io sono atea e non ci sono grossi problemi perché ci rispettiamo, io rispetto il fatto che lui vada a messa e lui rispetta il fatto che io non ci vada. Però non essendoci estremismi non ci possono essere più di tanto problemi. Abbiamo anche parlato di se e quando avremo dei figli e lui è d'accordo sul non farli battezzare e non fargli frequentare nessuna lezione di religione o simili, dato che io penso siano cose troppo personali e che dovranno decidere liberamente in cosa credere. Lui sicuramente gli parlerà della religione e dei motivi che lo spingono a credere e viceversa. Così avranno da soli una visione ampia e personale.
Quindi per me si può andare d'accordo con chi ha una religione diversa, l'importante è che uno non voglia prevalere sull'altro e che si trovino degli accordi che soddisfino entrambi...se una persona si sacrifica troppo (a parte non essere giusto) poi si stufa

ciao, secondo me un credente praticante (di ogni religione) deve seguire alla lettera ogni regola, se non se ne seguono alcune, secondo me, non si può dire di essere buoni praticanti, almeno io la penso così... comunque la religione è personale e non deve essere imposta a nessuno, se ne può parlare ma non va assolutamente imposta. io credo che lui non possa vietarti di frequentare le tue amiche e soprattutto di non festeggiare il tuo compleanno. secondo me dovresti festeggiarlo lo stesso, con o senza di lui! tu non centri nulla con la sue religione e ti deve (dovrebbe) rispettare comunque.

Grazie ragazze, non sapete quanto sia importante il vostro sostegno!
Cercherò di rispondere a tutte in poco spazio XD Vale90 e fluffypow, avete scritto esattamente quello che penso
Sono d'accordo che entrambi dobbiamo venirci incontro, ad esempio per la discoteca è da ormai un anno che non ci andiamo proprio perché non lo voglio forzare... però allontanare tutte le persone non credenti a me sembra eccessivo, o sbaglio?  

Closerina, purtroppo a me pare che i problemi siano iniziati proprio nel periodo della conversione, perché è diventato molto più rigido e selettivo verso le persone, cosa fare, ecc.  Le mie amiche non gli piacevano già da prima perché le reputava troppo immature, e smettendo di frequentarle il rapporto si è allentato. non ci sono scuse, sono stata stupida io a permettere che succedesse  

Chemical0love, voi siete un ottimo esempio, complimenti!   Credo anche io che se c’è rispetto e un buon dialogo si riesce a stare bene nonostante le differenze di pensiero!

Emily81, grazieee, troppo carina!  Cavoli, alla scusa non ci avevo pensato… vedrò di scoprirne di più! Non ci crederai, ma lui sta già pensando a un eventuale vita insieme e matrimonio (io sinceramente non c’ero ancora arrivata XD), e mi ha detto che la diversità di religione potrebbe essere un problema… in ogni caso non ho intenzione di convertirmi per compiacerlo, eh XD Anche a me preoccupa la rigidità di pensiero dei TdG (non parliamo dell’ambito sessuale, potremmo scriverci un trattato  )
Tess_ele, hai ragione per il credente praticante, infatti anche lui si pone il problema che io gli impedisca di rispettare alcune regole. penso comunque che se si vuole stare insieme a una persona di religione diversa è necessaria un po' di elasticità, altrimenti uno subisce passivamente le scelte imposte dall'altro, e non mi sembra giusto.

Ciao!
Secondo me dipende da come si vede la religione e da quanto si è elastici; come hanno già scritto le altre, se c'è la disponibilità a venirsi incontro può funzionare (ma credo che comunque non sia facile), altrimenti è veramente troppo difficile, soprattutto se si vogliono figli e ognuno vorrebbe indirizzarli verso la propria religione.
In ogni caso io e mio marito siamo entrambi agnostici, ma se così non fosse stato non so se avrei continuato la storia; secondo me religione, figli, rapporti con i familiari ed eventuali "pregiudizi" verso le minoranze (che speso, purtroppo, sono dettate dalla religione) sono punti non trattabili, infatti, se ho sposato (in Comune) mio marito dopo quasi tre anni di convivenza, è perchè ero ben certa che fossimo d'accordo proprio su questi punti.
Spero che ci aggiornerai su come vanno le cose... in bocca al lupo

Mah.. Credo sia abbastanza difficile, ma quoto la Chiaretta qui sopra quando dice che

Chiara1978 ha scritto:dipende da come si vede la religione e da quanto si è elastici

... Per quanto riguarda il tuo caso specifico ti dirò: credo che in ogni rapporto si debbano fare dei compromessi (a meno che le due persone non la pensino esattamente uguale in tutto e per tutto e di solito non è così) e da come l'hai presentata il tuo ragazzo non sembra molto incline a farne, anzi tutt'altro... Dipende un po' da quanto ti pesa questa situazione..

Ciao! Io non ho mai avuto esperienze così nette circa la religione. Però ho un mio pensiero sui Testimoni di Geova, senza con questo volerti condizionare. Io credo siano un po' troppo rigidi su tante questioni.
A prescindere cmq dal discorso "religione" - perchè poi in ogni coppia ci sono delle differenza e per l'amore del cielo, ben vengano sennò saremmo tutti uguali! - secondo me non è una buona idea rinunciare alle tue amicizie per lui.
Secondo il mio punto di vista, la coppia dovrebbe unire anzichè dividere, rafforzare e rendere piu felici anzichè intristire o costringere una persona alla clausura.
Pensa se sei davvero felice col tuo lui o se forse non sia giusto per te allontanartene, fare spazio dentro di te, riprenderti le tue sane e belle abitudini - come festeggiare il tuo compleanno  - per poi sperare di incontrare la Persona Giusta per te.
Spero di non essere stata eccessiva ma di averti dato un quado critico della situazione

Ciao, Cantautrice! Ti ringrazio per il consiglio, è sicuramente qualcosa su cui devo riflettere...

Cantautrice22Marzo ha scritto:
Secondo il mio punto di vista, la coppia dovrebbe unire anzichè dividere, rafforzare e rendere piu felici anzichè intristire o costringere una persona alla clausura.

Quoto in pieno! Quello che mi lascia perplessa invece è che per lui tra noi è tutto normale, temo davvero che non si accorga di quanto è cambiato, o forse per lui va bene così  
Mi è venuto in mente un esempio recente, di soli due giorni fa: un nostro amico in comune (lui lo conosce da 5 anni, io da 3) da' una festa per presentare il suo libro di poesie, un sogno nel cassetto a cui lavora da molti anni e che finalmente si avvera, ma quando l'ho detto al mio ragazzo la sua reazione è stata "e quindi? Non mi interessa andarci"  Davvero, la sua freddezza verso le persone amiche mi sconvolge...

Mi spiace dirlo ma davvero non mi sembra un buon segnale...tieni gli occhi aperti e quando senti di averne abbastanza parlagli chiaramente. Non relegare questi episodi in un angolo, ma tienili ben presenti e chiediti se davvero ti va bene stare accanto a una persona che ragiona così.
Mi spiace che ti trovi in questa situazione spinosa

Chiara1978 ha scritto:
secondo me religione, figli, rapporti con i familiari ed eventuali "pregiudizi" verso le minoranze (che speso, purtroppo, sono dettate dalla religione) sono punti non trattabili

io non permetterei mai, ad esempio, ai familiari di intromettersi in determinate cose, non mi interessa farli contenti se devo andare contro ciò che credo, se mi amano accettano le mie scelte...la religione è una cosa estremamente personale...

Chiara, scusami, non mi era arrivata la notifica della tua risposta, l'ho notata solo ora   Forse in una famiglia con dei figli la situazione sarebbe più difficile... io vorrei dargli un'educazione religiosa aperta a più punti di vista, così che loro decidano per sé, ma se una persona è credente probabilmente sarà più interessata a indirizzarli verso la religione che ritiene più giusta. Guarda, glielo faccio notare spesso che la situazione non mi piace, e infatti è sempre motivo di litigio e tensione, solo che non pare voglia cambiare atteggiamento... a me dispiace perché da quando l'ho conosciuto è sempre stata una persona allegra, che ti mette a tuo agio, una di quelle che ti fanno sorridere quando le hai accanto :)Ma sono spaventata da come è cambiato il suo modo di fare e di pensare in così breve tempo... Grazie per l'incoraggiamento, sicuramente vi faccio sapere come si evolve la situazione!  

p.s: e alla presentazione del libro ci andrò, con o senza di lui XD

Forse e' scorretto dirlo, ma da quello che leggo il problema vero non sono religioni diverse, ma il fatto che il ragazzo e' entrato in una vera setta, molto famosa e abbastanza pericolosa.
 

Stella Omega ha scritto:Forse e' scorretto dirlo, ma da quello che leggo il problema vero non sono religioni diverse, ma il fatto che il ragazzo  e' entrato in una vera setta, molto famosa e abbastanza pericolosa.
 

Dici che è una setta pericolosa? Ti andrebbe di spiegarmi in che senso? Ho sempre pensato che fosse una delle infinite divisioni del Cristianesimo (tipo i Protestanti, Mormoni,...), ma ammetto di essere piuttosto ignorante in questo campo... 

Serila ha scritto:
Sono d'accordo che entrambi dobbiamo venirci incontro, ad esempio per la discoteca è da ormai un anno che non ci andiamo proprio perché non lo voglio forzare... però allontanare tutte le persone non credenti a me sembra eccessivo, o sbaglio?  

Purtroppo allontanare le persone di altre religioni fa parte della loro religione. Lo chiamano una cosa tipo "isolarsi dal mondo" o "distacco dal mondo" non mi ricordo... comunque consiste nel vivere senza avere rapporti stretti con chi è di altre religioni, o chi si impegna politicamente o nel commercio, perché sono attività "impure" e "corrotte". Possono avere contatti con queste categorie, per via della predicazione, possono anche fare i commercianti, ma solo per sopravvivere, senza arricchirsi e senza cadere nella corruzione o nelli'mbroglio...
Questa è la cosa principale per cui, di fatto, sono una setta, oltre al fatto che non sono riconosciuti dalla chiesa e al fatto che entrarci è abbastanza semplice, uscirne quasi impossibile.

Perdonami, forse ho usato un tono un po'brusco, ma ho dovuto riscriverlo tre volte causa cell impazzito!
Comunque per rispondere alla tua domanda, la pericolosità della setta dei tdg sta solo nella loro chiusura, perché quando e se decidi di volerne uscire ti serve un'immensa forza d'animo, perché non hai più contatti fuori, sei completamente solo, e non tutti ce la fanno, spesso preferiscono restare dentro per non soffrire la solitudine...

Sinceramente io tutta questa pericolosità non la vedo, mi auguro non siano pregiudizi.
Dico questo perché ho avuto dei vicini testimoni di Geova e sono stati gli unici che mi hanno aiutato durante il trasloco, un trasloco fatto con mio padre morto da poco e io che non stavo bene.
Da quello che ho visto sono persone gentili, disponibili e corrette.
Inoltre so che vengono apprezzati per la loro onestà e per la loro serietà in campo morale, considerano sacro il matrimonio e non dicono persino le bugie.
Sinceramente me ne importerebbe poco di festeggiare i compleanni se avessi a fianco una persona gentile che mi ama, si comporta con lealtà e non mi dica bugie.
Delle volte credo che la sostanza convenga molto di più.

Se comunque tu trovi poche basi in comune con lui, forse è meglio pensarci bene. Non è semplice portare avanti un rapporto quando ci sono poche cose che ci uniscono.

Non conosco i TdG per cui non esprimo giudizi che non posso dare. Però penso che una risposta come quella che ti ha dato per il festeggiamento del vostro amico scrittore sia una caduta di stile che ha poco a che vedere con la spiritualità; forse è più indicativa di mancanze proprie della persona. Poi bisogna vedere anche in che momento lo ha detto, come si sentiva, ecc..., ma sempre di caduta di stile trattasi, secondo me.

Infatti, come ho scritto prima, sono sempre gentili e cordiali e non si tratta di una pericolosità del tipo brutti e cattivi! Come dicevo, è una "pericolosità" derivata solo e soltanto dal loro allontanamento dagli altri.
Se non condivido? No, non fino in fondo, almeno. Per me l'uomo è socialità e la convivenza, il confronto con l'altro è fondamentale. Questo non vuol dire che non abbiano ragione loro e torto marcio io! Vuol dire soltanto che io personalmente non sarei capace di farne parte, perché sto cercando di incentrare la mia vita su valori diversi.
Come cantava de Andrè, non si può giudicare né sapere chi ha ragione "lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di dio".
Per il resto sono d'accordo, in quanto ad onestà e sincerità non ci sono dubbi.
Infine, è una religione come un'altra, se uno ci crede seriamente ha tutto il diritto di farne parte e probabilmente non vorrà mai uscirne, quindi il problema "setta" non si pone.

Fogurati, Serila! Non ti preoccupare!
Io non so molto dei tdg, e sinceramente la religione mi interessa poco, perchè quasi tutte hanno dei "dogmi" e questa è una cosa che non mi piace; secondo me devi solo chiederti seriamente se, fermo restante che non sembra che il tuo ragazzo voglia cambiare rotta, ti va bene così.
Purtroppo ho sperimentato proprio da poco che le persone, anche se a me sembra assurdo, possono cambiare da così a così... se vuoi saperne di più guarda in Psicologia e dintorni, sempre in Off Topic...