L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
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L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Gen 16, 2014 6:27 pm
Parliamone. Ho voglia di sentire anche le vostre esperienze.
Perora per quel che mi riguarda l'idea di lavorare mi sembra quasi un miraggio. Mi pare che la probabilità di trovare un lavoro con i canali convenzionali (rispondendo cioè ad annunci) sia inferiore a quella di vincere al superenalotto.
Io mi sono laureata a marzo dell'anno scorso con una specialistica di biologia. Dopo la laurea ho fatto un tirocinio in un prestigioso ente di analisi e ricerca scientifica dal quale ovviamente non è seguito niente se non lavoro gratis e un'esperienza da poter inserire nel curriculum.
Ho fatto un bel po' di colloqui. Ma proviamo a fare una "classifica".
Il pubblico
Nei concorsi "pubblici" la mia esperienza è stata quella di ricevere tanti complimenti e poi un arrivederci e grazie perché i posti erano già assegnati. Ergo spesa di denaro (perché si pagava pure per essere ammessi al concorso!), tempo dedicato allo studio e alla preparazione e soprattutto stress.
Ho fatto diverse domande di dottorato e ho vinto in due città senza borsa, devo ancora decidere se accettare tre anni di lavoro gratis per disperazione e paura di non far niente.
Questo è stato quello che ho "ricavato" dal settore pubblico.
Il privato
Ho fatto un paio di colloqui, ad uno mi hanno scartata perché non potevo dare disponibilità immediata a fare una trasferta (che coincideva con la mia laurea) e all'altro...l'altro è da raccontare per bene...rispondo ad un annuncio in cui ricercano laureati da inserire come docenti per corsi di formazione...mando il curriculum e sorprendentemente mi rispondono subito e mi fissano il colloquio...mi presento al colloquio...questa "ditta" si trovava in una stradina di un quartiere non dico malfamato ma nemmeno il migliore della mia città...la ditta era indicata da una targhetta visibile a malapena, salgo, e niente lascia pensare a qualcosa di diverso che non sia un'abitazione (mediocre per giunta)...il "datore di lavoro" è un tizio sulla mezza età che non si presenta proprio bene...mi inizia a raccontare un mucchio di balle su come la loro azienda sia importante dicendo che collaborano con prestigiosi enti, con le più importanti università americane, che hanno contatti in tutto il mondo e bla bla bla...siete così ricchi che nemmeno un ufficio in una zona decente potete permettervi?...dopo essersi pavoneggiato e avermi fatto qualche domanda standard il tizio dice che lo convinco e "mi prende"...mi dice che posso andare a lavorare lì quando mi viene comodo al che io gli dico "ma non dovrei fare l'insegnante? gli alunni dove stanno?" e lui mi dice che mi vuole inserire a lavorare con lui a fare dei progetti (non ben precisati) senza essere pagata perché "non possiamo assumere chiunque...dobbiamo conoscere chi prendiamo prima di fare dei contratti" e poi guardandomi in un certo modo aggiunge "si deve creare un certo feeling, una certa familiarità nell'ambiente di lavoro"...al che dico un bel po' stizzita di non essere interessata perché io avevo risposto ad un annuncio che cercava docenti e un "lavoro" gratis in un settore che nemmeno mi compete e che lui non è stato in grado di definirmi se non "collaboriamo a progetti" non mi interessa
E gli annunci fasulli?
Ecco vorrei parlare anche di questo. Avrò risposto a un migliaio di annunci allegando il curriculum e tutto. Nessuno richiama mai e a distanza di poco tempo rivedo gli stessi annunci che si ripetono e si ripetono e si ripetono...io capisco che son pure sempre una neolaureata con una sola esperienza lavorativa ma possibile mai che questi cerchino per mesi e mesi e mesi sempre la stessa figura e non la trovino mai?
Chi trova lavoro?
Parliamo anche di questo...tutti i giovani che conosco che hanno trovato lavoro hanno avuto diciamo il fattore c...amici di amici cercavano e sono stati presi oppure erano semplicemente raccomandati...
Ditemi che esperienze avete fatto voi e se siete riuscite a trovare la luce dopo il tunnel...
Perora per quel che mi riguarda l'idea di lavorare mi sembra quasi un miraggio. Mi pare che la probabilità di trovare un lavoro con i canali convenzionali (rispondendo cioè ad annunci) sia inferiore a quella di vincere al superenalotto.
Io mi sono laureata a marzo dell'anno scorso con una specialistica di biologia. Dopo la laurea ho fatto un tirocinio in un prestigioso ente di analisi e ricerca scientifica dal quale ovviamente non è seguito niente se non lavoro gratis e un'esperienza da poter inserire nel curriculum.
Ho fatto un bel po' di colloqui. Ma proviamo a fare una "classifica".
Il pubblico
Nei concorsi "pubblici" la mia esperienza è stata quella di ricevere tanti complimenti e poi un arrivederci e grazie perché i posti erano già assegnati. Ergo spesa di denaro (perché si pagava pure per essere ammessi al concorso!), tempo dedicato allo studio e alla preparazione e soprattutto stress.
Ho fatto diverse domande di dottorato e ho vinto in due città senza borsa, devo ancora decidere se accettare tre anni di lavoro gratis per disperazione e paura di non far niente.
Questo è stato quello che ho "ricavato" dal settore pubblico.
Il privato
Ho fatto un paio di colloqui, ad uno mi hanno scartata perché non potevo dare disponibilità immediata a fare una trasferta (che coincideva con la mia laurea) e all'altro...l'altro è da raccontare per bene...rispondo ad un annuncio in cui ricercano laureati da inserire come docenti per corsi di formazione...mando il curriculum e sorprendentemente mi rispondono subito e mi fissano il colloquio...mi presento al colloquio...questa "ditta" si trovava in una stradina di un quartiere non dico malfamato ma nemmeno il migliore della mia città...la ditta era indicata da una targhetta visibile a malapena, salgo, e niente lascia pensare a qualcosa di diverso che non sia un'abitazione (mediocre per giunta)...il "datore di lavoro" è un tizio sulla mezza età che non si presenta proprio bene...mi inizia a raccontare un mucchio di balle su come la loro azienda sia importante dicendo che collaborano con prestigiosi enti, con le più importanti università americane, che hanno contatti in tutto il mondo e bla bla bla...siete così ricchi che nemmeno un ufficio in una zona decente potete permettervi?...dopo essersi pavoneggiato e avermi fatto qualche domanda standard il tizio dice che lo convinco e "mi prende"...mi dice che posso andare a lavorare lì quando mi viene comodo al che io gli dico "ma non dovrei fare l'insegnante? gli alunni dove stanno?" e lui mi dice che mi vuole inserire a lavorare con lui a fare dei progetti (non ben precisati) senza essere pagata perché "non possiamo assumere chiunque...dobbiamo conoscere chi prendiamo prima di fare dei contratti" e poi guardandomi in un certo modo aggiunge "si deve creare un certo feeling, una certa familiarità nell'ambiente di lavoro"...al che dico un bel po' stizzita di non essere interessata perché io avevo risposto ad un annuncio che cercava docenti e un "lavoro" gratis in un settore che nemmeno mi compete e che lui non è stato in grado di definirmi se non "collaboriamo a progetti" non mi interessa
E gli annunci fasulli?
Ecco vorrei parlare anche di questo. Avrò risposto a un migliaio di annunci allegando il curriculum e tutto. Nessuno richiama mai e a distanza di poco tempo rivedo gli stessi annunci che si ripetono e si ripetono e si ripetono...io capisco che son pure sempre una neolaureata con una sola esperienza lavorativa ma possibile mai che questi cerchino per mesi e mesi e mesi sempre la stessa figura e non la trovino mai?
Chi trova lavoro?
Parliamo anche di questo...tutti i giovani che conosco che hanno trovato lavoro hanno avuto diciamo il fattore c...amici di amici cercavano e sono stati presi oppure erano semplicemente raccomandati...
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- stellina+Membro
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Gen 17, 2014 12:13 am
mmmh purtroppo hai descritto la cruda situazione.
lascia perdere l'italia, se non hai parenti o amici "utili", finirai a fare la cameriera in nero. la laurea qui ormai è motivo per non assumere, trova lavoro chi ha la terza media, o poco più. se hai osato studiare diventi una rogna, nessuno ha più voglia di pagare stipendi decenti.
manda il curriculum all'estero, svizzera, svezia, irlanda, inghilterra, francia, tre quarti dei miei amici lavora e vive egregiamente all'estero da anni, vedrai che ti assumono.
buona fortuna
lascia perdere l'italia, se non hai parenti o amici "utili", finirai a fare la cameriera in nero. la laurea qui ormai è motivo per non assumere, trova lavoro chi ha la terza media, o poco più. se hai osato studiare diventi una rogna, nessuno ha più voglia di pagare stipendi decenti.
manda il curriculum all'estero, svizzera, svezia, irlanda, inghilterra, francia, tre quarti dei miei amici lavora e vive egregiamente all'estero da anni, vedrai che ti assumono.
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- stellina+Membro
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Gen 17, 2014 12:15 am
dimenticavo il canada e l'australia, se non ti spaventa la distanza
- *pai*Membro attivo
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Gen 17, 2014 2:40 pm
Posso dirti la mia esperienza da non più neo-laureata.
Otto anni fa quando mi sono laureata io, lavoro l'ho trovato subito... prima con un mezzo pazzo dal quale sono fuggita dopo un mese e poi il lavoro "definitivo", nel senso che c'ho lavorato per sette anni, anche se sempre con contratti a progetto, quindi senza ferie, tfr ecc.
Poi tutti i miei titolari sono andati in pensione (beati loro) e lo studio è stato chiuso.
Purtroppo ormai però eravamo in piena crisi e, lavorando io nel settore edile, non ho più trovato un posto simile.
Ora mi arrangio con lavoretti: insegno in una scuola e sono responsabile in un'azienza, ma riuscire ad arrivare ad uno stipendio decente è un'utopia.
Ammetto che è parecchio che sto pensando di seguire il consiglio che ti ha dato Stellina, anche perchè anch'io conosco amici che sono andati in Svizzera e si trovano molto bene, ma per me partire non è così semplice: abbiamo un mutuo da pagare per la casa e mio padre a carico che abita con noi, quindi non posso partire e lasciare qui tutto, anche se l'idea non l'ho del tutto abbandonata.
Magari in qualche Paese vicino, in modo che si possa tornare nel weekend un paio di volte al mese, o almeno una volta al mese... chi lo sa.
Otto anni fa quando mi sono laureata io, lavoro l'ho trovato subito... prima con un mezzo pazzo dal quale sono fuggita dopo un mese e poi il lavoro "definitivo", nel senso che c'ho lavorato per sette anni, anche se sempre con contratti a progetto, quindi senza ferie, tfr ecc.
Poi tutti i miei titolari sono andati in pensione (beati loro) e lo studio è stato chiuso.
Purtroppo ormai però eravamo in piena crisi e, lavorando io nel settore edile, non ho più trovato un posto simile.
Ora mi arrangio con lavoretti: insegno in una scuola e sono responsabile in un'azienza, ma riuscire ad arrivare ad uno stipendio decente è un'utopia.
Ammetto che è parecchio che sto pensando di seguire il consiglio che ti ha dato Stellina, anche perchè anch'io conosco amici che sono andati in Svizzera e si trovano molto bene, ma per me partire non è così semplice: abbiamo un mutuo da pagare per la casa e mio padre a carico che abita con noi, quindi non posso partire e lasciare qui tutto, anche se l'idea non l'ho del tutto abbandonata.
Magari in qualche Paese vicino, in modo che si possa tornare nel weekend un paio di volte al mese, o almeno una volta al mese... chi lo sa.
- Chiara1978Membro TOP
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Gen 17, 2014 3:24 pm
Ciao, io sono casalinga ma una mia cara amica ha trovato lavoro al Sud in un'azienda che pare sia molto famosa, di cui ti dirò il nome per MP; il lavoro è piuttosto duro, a volte si lavora anche da casa, e lo stipendio è sui mille e qualcosa, però lei, che vive con i suoi, sta riuscendo a mettere qualcosa da parte.
Non so se quest'azienda ci sia nella tua città, ma puoi provare se non te la senti di emigrare... in bocca al lupo =)
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- MerryMollyMembro
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Feb 14, 2014 5:08 pm
Io mi sono laureata in Geologia due anni fa. Essendomi nel frattempo sposata (ho discusso la tesi 9 mesi dopo il matrimonio) non ho potuto continuare a fare gli altri due anni, perché ho avuto subito bisogno di lavorare visto e considerato che uno stipendio (mio marito è operaio nel settore artigianato retribuito meno di quello industriale) in casa non basta. Inizio a portare curriculum in vari studi di geologi della mia zona poiché con la triennale potrei lavorare in uno studio associato in cui c'è un geologo che ha fatto la 3+2 o la "vecchia" quinquennale...ho fatto due colloqui da professionisti che conoscevo da anni e che mi avevano promesso (a metà del percorso universitario) che sarebbero stati disposti ad assumermi al termine dell'iter universitario triennale...ed invece mi hanno sbattuto la porta in faccia dicendo che non avevano tempo da starmi dietro per il tirocinio che mi avrebbe portato all'esame di stato e quindi alla professione. Altri invece il tirocinio me l'avrebbero fatto fare, ovviamente non rimborsandomi neppure la benzina della macchina, mi avrebbero preparato per l'esame di stato...ma dopo mi avrebbero "lasciata al mio destino" perché non gli interessavo. Demoralizzata inizio ad inviare CV per qualsiasi posto o mansione (anche per ditte di pulizie) ma ero troppo "vecchia" per essere assunta come apprendista operaia o come stagista perché la maggior parte degli annunci cercava personale "con esperienza" e nessuno mi ricontattava. "Caso" volle che dopo il matrimonio entrai nelle graduatorie d'istituto per scuola elementare/materna ultima fascia, grazie al mio diploma di scuola superiore d'istituto magistrale...da lì ho iniziato a fare supplenze saltuarie girando in lungo ed in largo, ma non essendoci solidi per pagare i docenti (lo scorso anno sono stata 3 mesi senza stipendio) fra un contratto e l'altro passano minimo 20 giorni (e per far punteggio i contratti debbono essere continuativi). Lo scorso anno scolastico ebbi la fortuna di lavorare 8 mesi con due contratti part-time di poche ore arrivando a percepire negli ultimi 6 mesi 350 euro per lavorare in un istituto a 40 km da casa...il tutto per poter "salire in graduatoria". Al momento sto lavorando in un istituto paritario sempre part-time, ma stavolta ce l'ho a 5 minuti da casa e seppur prendendo poco il guadagno è maggiore (oltre al fatto di trovarmici davvero bene). Ora fra poco più d'un mese mi scade il contratto e non so se verrà rinnovato, altrimenti sarei nuovamente punto e accapo.
- ktt87Moderatore
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Feb 26, 2014 6:35 pm
Anche io tenterò la strada dell'insegnamento...ho mandato delle messe a disposizione e appena esce il bando mi iscrivo in graduatoria...anche se so già che si tratta di precariato a vita
- Cate88Nuovo membro
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Feb 27, 2014 10:18 pm
Ragazze, ne approfitto per discutere con voi di queste cose...è una liberazione poterne parlare con qualcuno.
Allora, anche io disoccupata in cerca di lavoro. Mi sono laureata nel 2012 alla triennale di psicologia. Ho sempre cercato lavoretti, anche mentre studiavo e ho fatto molti colloqui, nessuno ha portato a niente. Da dopo la laurea...il declino. Ad oggi è una cosa che mi stressa e mi cambia di umore in maniera impressionante.
Vivo ancora con i miei, e a 25 anni mi pesa abbastanza. Vorrei avere la mia indipendenza, ma è un'utopia. Ho abbandonato l'idea di trovare lavoro nel mio settore, mando curriculum a chiunque, senza risposta. Continuo a vedere nei vari negozi sempre i cartelli che cercano personale, ma a me non chiamano MAI. Da 3 anni vado tutti i giorni a prendere una bimba a scuola e la porto a casa, per la bellezza di 100-130 euro al mese (da cui devo togliere i costi della benzina). Ogni tanto faccio la babysitter.
Mi fa rabbia non trovare niente e che nessuno ti dia la possibilità di mettersi alla prova almeno! Non ho esperienza, che posso farci? Fatemi provare almeno!
Comunque,visto che parlate di messa a disposizione e insegnamento, vi racconterò la mia recentissima esperienza a riguardo. A gennaio faccio domanda di messa a disposizione per supplenze all'asilo(sotto consiglio di un'amica di mia mamma che lavora nella suddetta scuola). Io ho il diploma pedagogico oltre la laurea. Mi avevano detto che avevano molto bisogno di personale, infatti mi chiamano subito. Vado a fare la supplenza, compilo tutti i fogli e nessuno mi dice niente...tutto fantastico.
Qualche giorno dopo vado online per cercare un attimo di capire come venivano pagate le supplenze. Girando mi imbatto in siti che parlano delle qualifiche che servono per insegnare ed entrare in graduatoria, visto che mi interessava. Con mio stupore e rammarico (e ignoranza,devo ammettere), scopro che solo chi si è diplomato al pedagogico entro il 2001-2002 può lavorare negli asili...io pensavo di poterlo fare!
Mi sembra strano che mi abbiano chiamato in una scuola pubblica a fare supplenze se non potevo farlo,no? Così quando mi richiamano, chiedo informazioni, pensavo di aver letto qualcosa di falso online, sinceramente, visto che si trova di tutto. Al che, il tizio mi dice -ah si? io non lo avevo letto il tuo curriculum, non sapevo che non potevi farlo-... COSA? Mi chiami per stare con 20 bambini e non leggi nemmeno se posso farlo?
Quindi non mi hanno più chiamata. Scopro poi, di essere passata per fessa, perchè a detta della signora che mi ha detto del lavoro, dovevo stare zitta e andare, tanto se veniva fuori ci andava di mezzo la scuola, non io.
Praticamente ero una raccomandata. Avevano bisogno di gente, e chiamavano chiunque.
Il mondo della scuola è un caos allucinante. Lo vivo da ragazza che voleva insegnare, l'ho vissuto da studentessa e lo vivo anche come sorella di un bambino di 9 anni.
Detto questo, mi scuso della lunghezza della risposta...io sono allo stremo delle forze ormai. Sto aspettando la risposta per fare un corso di un anno in un ambiente totalmente diverso da quello dei miei studi, per sperare di lavorare. Vorrei andare a convivere, avere la mia vita.
Mi sembra un sogno...e no, non accetto di dovermi trasferire in un altro Paese per lavorare, non è giusto.
Allora, anche io disoccupata in cerca di lavoro. Mi sono laureata nel 2012 alla triennale di psicologia. Ho sempre cercato lavoretti, anche mentre studiavo e ho fatto molti colloqui, nessuno ha portato a niente. Da dopo la laurea...il declino. Ad oggi è una cosa che mi stressa e mi cambia di umore in maniera impressionante.
Vivo ancora con i miei, e a 25 anni mi pesa abbastanza. Vorrei avere la mia indipendenza, ma è un'utopia. Ho abbandonato l'idea di trovare lavoro nel mio settore, mando curriculum a chiunque, senza risposta. Continuo a vedere nei vari negozi sempre i cartelli che cercano personale, ma a me non chiamano MAI. Da 3 anni vado tutti i giorni a prendere una bimba a scuola e la porto a casa, per la bellezza di 100-130 euro al mese (da cui devo togliere i costi della benzina). Ogni tanto faccio la babysitter.
Mi fa rabbia non trovare niente e che nessuno ti dia la possibilità di mettersi alla prova almeno! Non ho esperienza, che posso farci? Fatemi provare almeno!
Comunque,visto che parlate di messa a disposizione e insegnamento, vi racconterò la mia recentissima esperienza a riguardo. A gennaio faccio domanda di messa a disposizione per supplenze all'asilo(sotto consiglio di un'amica di mia mamma che lavora nella suddetta scuola). Io ho il diploma pedagogico oltre la laurea. Mi avevano detto che avevano molto bisogno di personale, infatti mi chiamano subito. Vado a fare la supplenza, compilo tutti i fogli e nessuno mi dice niente...tutto fantastico.
Qualche giorno dopo vado online per cercare un attimo di capire come venivano pagate le supplenze. Girando mi imbatto in siti che parlano delle qualifiche che servono per insegnare ed entrare in graduatoria, visto che mi interessava. Con mio stupore e rammarico (e ignoranza,devo ammettere), scopro che solo chi si è diplomato al pedagogico entro il 2001-2002 può lavorare negli asili...io pensavo di poterlo fare!
Mi sembra strano che mi abbiano chiamato in una scuola pubblica a fare supplenze se non potevo farlo,no? Così quando mi richiamano, chiedo informazioni, pensavo di aver letto qualcosa di falso online, sinceramente, visto che si trova di tutto. Al che, il tizio mi dice -ah si? io non lo avevo letto il tuo curriculum, non sapevo che non potevi farlo-... COSA? Mi chiami per stare con 20 bambini e non leggi nemmeno se posso farlo?
Quindi non mi hanno più chiamata. Scopro poi, di essere passata per fessa, perchè a detta della signora che mi ha detto del lavoro, dovevo stare zitta e andare, tanto se veniva fuori ci andava di mezzo la scuola, non io.
Praticamente ero una raccomandata. Avevano bisogno di gente, e chiamavano chiunque.
Il mondo della scuola è un caos allucinante. Lo vivo da ragazza che voleva insegnare, l'ho vissuto da studentessa e lo vivo anche come sorella di un bambino di 9 anni.
Detto questo, mi scuso della lunghezza della risposta...io sono allo stremo delle forze ormai. Sto aspettando la risposta per fare un corso di un anno in un ambiente totalmente diverso da quello dei miei studi, per sperare di lavorare. Vorrei andare a convivere, avere la mia vita.
Mi sembra un sogno...e no, non accetto di dovermi trasferire in un altro Paese per lavorare, non è giusto.
- MerryMollyMembro
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Feb 28, 2014 8:13 am
Cate88 ha scritto:Ragazze, ne approfitto per discutere con voi di queste cose...è una liberazione poterne parlare con qualcuno.
Allora, anche io disoccupata in cerca di lavoro. Mi sono laureata nel 2012 alla triennale di psicologia. Ho sempre cercato lavoretti, anche mentre studiavo e ho fatto molti colloqui, nessuno ha portato a niente. Da dopo la laurea...il declino. Ad oggi è una cosa che mi stressa e mi cambia di umore in maniera impressionante.
Vivo ancora con i miei, e a 25 anni mi pesa abbastanza. Vorrei avere la mia indipendenza, ma è un'utopia. Ho abbandonato l'idea di trovare lavoro nel mio settore, mando curriculum a chiunque, senza risposta. Continuo a vedere nei vari negozi sempre i cartelli che cercano personale, ma a me non chiamano MAI. Da 3 anni vado tutti i giorni a prendere una bimba a scuola e la porto a casa, per la bellezza di 100-130 euro al mese (da cui devo togliere i costi della benzina). Ogni tanto faccio la babysitter.
Mi fa rabbia non trovare niente e che nessuno ti dia la possibilità di mettersi alla prova almeno! Non ho esperienza, che posso farci? Fatemi provare almeno!
Comunque,visto che parlate di messa a disposizione e insegnamento, vi racconterò la mia recentissima esperienza a riguardo. A gennaio faccio domanda di messa a disposizione per supplenze all'asilo(sotto consiglio di un'amica di mia mamma che lavora nella suddetta scuola). Io ho il diploma pedagogico oltre la laurea. Mi avevano detto che avevano molto bisogno di personale, infatti mi chiamano subito. Vado a fare la supplenza, compilo tutti i fogli e nessuno mi dice niente...tutto fantastico.
Qualche giorno dopo vado online per cercare un attimo di capire come venivano pagate le supplenze. Girando mi imbatto in siti che parlano delle qualifiche che servono per insegnare ed entrare in graduatoria, visto che mi interessava. Con mio stupore e rammarico (e ignoranza,devo ammettere), scopro che solo chi si è diplomato al pedagogico entro il 2001-2002 può lavorare negli asili...io pensavo di poterlo fare!
Mi sembra strano che mi abbiano chiamato in una scuola pubblica a fare supplenze se non potevo farlo,no? Così quando mi richiamano, chiedo informazioni, pensavo di aver letto qualcosa di falso online, sinceramente, visto che si trova di tutto. Al che, il tizio mi dice -ah si? io non lo avevo letto il tuo curriculum, non sapevo che non potevi farlo-... COSA? Mi chiami per stare con 20 bambini e non leggi nemmeno se posso farlo?
Quindi non mi hanno più chiamata. Scopro poi, di essere passata per fessa, perchè a detta della signora che mi ha detto del lavoro, dovevo stare zitta e andare, tanto se veniva fuori ci andava di mezzo la scuola, non io.
Praticamente ero una raccomandata. Avevano bisogno di gente, e chiamavano chiunque.
Il mondo della scuola è un caos allucinante. Lo vivo da ragazza che voleva insegnare, l'ho vissuto da studentessa e lo vivo anche come sorella di un bambino di 9 anni.
Detto questo, mi scuso della lunghezza della risposta...io sono allo stremo delle forze ormai. Sto aspettando la risposta per fare un corso di un anno in un ambiente totalmente diverso da quello dei miei studi, per sperare di lavorare. Vorrei andare a convivere, avere la mia vita.
Mi sembra un sogno...e no, non accetto di dovermi trasferire in un altro Paese per lavorare, non è giusto.
Anch'io sono frutto del liceo socio-psico-pedagogico, ma mi sono diplomata nel 2002 quando la dicitura riportata sull'attestato di diploma era ancora "diploma magistrale" e quindi valido per le supplenze. Il mondo della sciola, e ne parlo per esperienza diretta visto che sono già da 4 anni nelle graduatorie statali, è una vera e propria giungla che poi va sempre a finire nella classica "guerra fra poveri" per il solo fatto che: "io che ho una laurea debbo essere messo in una fascia superiore alla tua di diplomato magistrale", non capendo che siamo tutti nella stessa barca del precariato e che magari dietro al "candidato/a" di una supplenza vi può anche essere una famiglia che "deve mangiare" oppure di sogni e speranze di un singolo che si vuole emancipare dai genitori (e poi hanno anche il coraggio di chimarci "choosy"). Io e mio marito apparteniamo a quella "categoria" di famiglie che vivono con meno di 1500 euro al mese, abbiamo la fortuna di non avere un mutuo, ma quasi la totalità dei guadagni va in tasse (statali o comunali), alimenti (perché dobbiamo pur mangiare...e come minimo spendiamo settimanalemente intorno ai 100 euro a causa anche della totale mancanza di acqua potabile nell'abitazione) e pagamento delle rate della macchina che mi sono presa essendo venuta ad abitare in aperta campagna lontano qualche chilometro dal primo centro abitato (ma soprattutto per usarla in caso di chimaata "in corsa" per le supplenze). Tra qualche mese dovrebbe esserci il rinnovo delle graduatorie statali, ma io e mio marito non sappiamo se conviene rinnovare visto e considerato che è da settembre che da quel fronte "tutto tace"...se non mi avesse chiamato la scuola paritaria a cui portai il curriculum due anni fa, non avrei potuto avere in tasca ogni mese qualche centinaio d'euro. Ho anche inviato, come te, centinaia di curriculum anche per altre posizioni professionali (commessa, operatrice di call center informatico) ma anch'io non ho avuto nessuna risposta causa "mancanza di esperienza"...e sono 4 anni che vivo in questa situazione di totale incertezza lavorativa 8almeno da parte mia) e più passa il tempo e più pesa perché a volte non mi sembra di portare alcun contributo alla famiglia che mi sono duramente formata; comunque bisogna continuare a non mollare, so che è duro-difficile-complicato ma non bisogna cedre.
- ktt87Moderatore
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Sab Mar 01, 2014 8:18 pm
Cate88 ha scritto:
Vivo ancora con i miei, e a 25 anni mi pesa abbastanza. Vorrei avere la mia indipendenza, ma è un'utopia.
Non sai quanto ti capisco...ok che siamo ancora "giovani" ma vivere con mamma e papà... ... a me sembra quasi che mi mancano gli spazi vitali... cose a cuii prima non badavo mi pesano... il desiderio di riuscire ad essere indipendenti è un'utopia e sembra che la nostra generazione non potrà mai costruirsi un futuro...io per la disperazione ho accettato un dottorato senza borsa fuori sede (a Trieste)...pur di restare senza fare niente ero disposta a stare lì e trovare qualunque lavoro che mi permettesse di mantenermi gli studi e prendermi quest'altro titolo...ed è stato a dir poco imbarazzante...ho girato per bar, pizzerie, negozi e quando mi chiedevano "hai esperienza?" ... "emmm no, non ho nessuna esperienza"..."ho buttato sei anni per prendermi una laurea che non mi da nessuna certezza e nel frattempo onn ho potuto fare esperienza" mi veniva da aggiungere... la cosa più brutta è che siamo già "fuori mercato"... come cameriere, commesse, cercano neodiplomate non ragazze "avanti" negli anni.... attualmente la laurea è diventato un motivo di non assunzione...non ti prendono se sei laureato perché per legge devono pagarti di più... e allora mi sono inventata dei curricula senza laurea ma hanno un buco di sei anni appunto in cui la gente si può chiedere "ma questa non ha fatto un bel niente?"...insomma è umiliante, mortificante, sconfortante... io sono rientrata alla fine a Palermo perché fortuna ha voluto che vincessi un corso di formazione pagato che durerà alcuni mesi ma anche qui...prendiamo questo titolo e poi siamo dinuovo punto e a capo... siamo una generazione di ultraspecializzati disoccupati!
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Lun Mar 03, 2014 5:25 pm
Guarda, io non posso lamentarmi della mia famiglia, sto bene a casa...solo che non è casa mia(nel senso solo mia), bene o male sei sempre dipendente dai genitori..che sia per mangiare a una certa ora o per uscire. Io mi faccio sempre mille problemi anche a dormire fuori casa, devo sempre chiedere...inizia ad essere stressante!
Poi essendo sempre stata una ragazza tranquilla, a loro fa strano che adesso chiedo la mia indipendenza, che ho bisogno di uscire, svagarmi...ma cavolo..non ho più 15 anni!
Io, adesso aspetto di fare i colloqui per questo corso (pagato dalla regione). Ho comunque paura, perchè è uno spiraglio ma al tempo stesso se poi dopo quest'anno non mi serve a niente comunque?
Avrò 27 anni...e sarò senza esperienza ancora e ancora...
Non so, cerco sempre di non abbattermi e guardare altrove, cercare un modo di tenere duro.
E' vero, non devo mantenere una famiglia e un tetto ce l'ho, ma mi chiedo sempre quando inizia la mia vita.
Ci sono di mezzo così tanta burocrazia e tante raccomandazioni che una persona qualunque deve veramente arrancare per lavorare o avere una botta di fortuna assurda.
Anche perchè mi dico, cavolo se mi prendono a tempo determinato, non posso comunque prendere una casa. Nel mese in cui non lavoro come pago l'affitto e il mangiare?
Prima da giovane ti buttavano in qualche bottega e ti insegnavano il lavoro, ti poteva anche fare schifo, ma lavoravi tutta la vita. Adesso ti fa schifo e dopo un mese ti mandano a casa. (e se vuoi lavorare devi anche buttare giù parecchi rospi...)
Hai ragione tu, siamo super specializzati-disoccupati. Più ti specializzi, più sei "vecchio", meno lavori.
E oltre a noi, conosco anche tanta gente di 50 anni e più, che ha perso il lavoro e non sa dove sbattere la testa..non so che succederà, spero le cose cambino, in un modo o nell'altro! Può essere una meschinità, ma sapere che ci sono altre persone in questa situazione mi fa sentire meno sola e meno sbagliata.
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Io, adesso aspetto di fare i colloqui per questo corso (pagato dalla regione). Ho comunque paura, perchè è uno spiraglio ma al tempo stesso se poi dopo quest'anno non mi serve a niente comunque?
Avrò 27 anni...e sarò senza esperienza ancora e ancora...
Non so, cerco sempre di non abbattermi e guardare altrove, cercare un modo di tenere duro.
E' vero, non devo mantenere una famiglia e un tetto ce l'ho, ma mi chiedo sempre quando inizia la mia vita.
Ci sono di mezzo così tanta burocrazia e tante raccomandazioni che una persona qualunque deve veramente arrancare per lavorare o avere una botta di fortuna assurda.
Anche perchè mi dico, cavolo se mi prendono a tempo determinato, non posso comunque prendere una casa. Nel mese in cui non lavoro come pago l'affitto e il mangiare?
Prima da giovane ti buttavano in qualche bottega e ti insegnavano il lavoro, ti poteva anche fare schifo, ma lavoravi tutta la vita. Adesso ti fa schifo e dopo un mese ti mandano a casa. (e se vuoi lavorare devi anche buttare giù parecchi rospi...)
Hai ragione tu, siamo super specializzati-disoccupati. Più ti specializzi, più sei "vecchio", meno lavori.
E oltre a noi, conosco anche tanta gente di 50 anni e più, che ha perso il lavoro e non sa dove sbattere la testa..non so che succederà, spero le cose cambino, in un modo o nell'altro! Può essere una meschinità, ma sapere che ci sono altre persone in questa situazione mi fa sentire meno sola e meno sbagliata.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Lun Mar 03, 2014 5:40 pm
Personalmente non credo che sia una meschinità: mal comune, mezzo gaudio... oltretutto il problema è che, anche lavorando, spesso non ce la si fa a vivere soli perchè uno stipendio medio non è sufficiente (a me e mio marito basta perchè abbiamo ricevuto la casa in regalo per il matrimonio, e lui ha cominciato a lavorare anni fa, quando gli stipendi erano ancora decenti).
La mia amica di cui sopra ha da parte un po' di soldi proprio perchè vive con i suoi, ma ora che ne avrà abbastanza per andarsene di casa definitivamente ne passerà di tempo.
Per lei non è più di tanto un problema stare con i suoi, tanto non ci sono alternative e quindi si gode i lati positivi della situazione (non dover lavorare e poi gestire anche una casa ).
La mia amica di cui sopra ha da parte un po' di soldi proprio perchè vive con i suoi, ma ora che ne avrà abbastanza per andarsene di casa definitivamente ne passerà di tempo.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Nov 06, 2014 3:11 pm
Stessa vostra situazione: quasi 31 anni, non lavoro io (laureata), non lavora il mio Lui (artigiano) ... la mia riflessione è che sono nella stessa situazione di quando avevo 15 anni: devo chiedere i soldi a mia mamma per qualsiasi cosa. La cosa che più detesto è sentirmi dire dai parenti "il lavoro c'è per chi lo vuole", "io alla tua età...", "bisogna accontentarsi".
Prima o poi diventerà troppo tardi per avere un figlio ... ormai per non dar di matto mi son detta: fregatene, fai quello che più ti piace e se nessuno ti vuole nessuno ti merita. E l'ho fatto: mi sono iscritta (coi soldi di mamma) in piscina, leggo, faccio qualche gita/cinema con il mio Lui. Ma ripeto: questa è vita? Sì, forse a 18 anni, forse per un po', ma alla lunga diventa umiliante e penso che nel migliore dei casi finirò ad occuparmi dei miei genitori quando saranno anziani, vivendo della loro pensione ... che in fondo è quello che faccio già ora
Prima o poi diventerà troppo tardi per avere un figlio ... ormai per non dar di matto mi son detta: fregatene, fai quello che più ti piace e se nessuno ti vuole nessuno ti merita. E l'ho fatto: mi sono iscritta (coi soldi di mamma) in piscina, leggo, faccio qualche gita/cinema con il mio Lui. Ma ripeto: questa è vita? Sì, forse a 18 anni, forse per un po', ma alla lunga diventa umiliante e penso che nel migliore dei casi finirò ad occuparmi dei miei genitori quando saranno anziani, vivendo della loro pensione ... che in fondo è quello che faccio già ora
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Ven Nov 07, 2014 3:44 pm
Fai bene a fregartene, perché devono farti stare male?
Magari sbaglierò, e forse non sono nella posizione di dare consigli dato che sono casalinga (per scelta, dato che me lo posso permettere e mi piace poter avere del tempo per me, alla faccia di chi pensa che faccio una vita da "eterna ragazzina", siccome io e mio marito non vogliamo figli, e perché ai tempi i miei non mi permisero di fare quello che volevo, facendomi prendere a forza un diploma inutile), ma credo che il modo di fare della mia amica di cui sopra sia applicabile anche a te.
Ok, lei lavora ma se vuole mettersi qualcosa da parte deve chiedere comunque soldi ai suoi, però non se ne fa un problema, guarda i lati positivi della situazione, esce con il suo ragazzo, quando ha tempo si dedica ai suoi hobby... è inutile fossilizzarsi sui luoghi comuni tipo "la vita così è da ragazzina, la vita cosà è da 'grande' "... bisogna anche tener conto delle situazioni e delle possibilità che si hanno; se quello che si vuole al momento è impossibile, meglio guardare i lati positivi di quello che si ha
Ripeto, mi rendo conto che per me è diverso perché non voglio una famiglia "tradizionale" e non ho problemi a "farmi mantenere", però credo che essere tristi non serva, anzi, peggiori la situazione.
Chi dice "il lavoro si trova" , probabilmente intende che, se si è disposti a lavorare nei fast food e negli Autogrill, quindi a fare lavori veramente molto faticosi e stressanti, qualcosa si trova.
Sarà anche vero, forse, ma a che prezzo? Un mio amico lavora appunto in un fast food e ha tutti i sintomi di uno stress pazzesco; secondo me, a meno che davvero l'alternativa non sia vivere per strada, non ne vale la pena.
Un abbraccio! Spero tanto che tu e il tuo lui troviate un lavoro che vi è congeniale e possiate realizzare i vostri sogni
Magari sbaglierò, e forse non sono nella posizione di dare consigli dato che sono casalinga (per scelta, dato che me lo posso permettere e mi piace poter avere del tempo per me, alla faccia di chi pensa che faccio una vita da "eterna ragazzina", siccome io e mio marito non vogliamo figli, e perché ai tempi i miei non mi permisero di fare quello che volevo, facendomi prendere a forza un diploma inutile), ma credo che il modo di fare della mia amica di cui sopra sia applicabile anche a te.
Ok, lei lavora ma se vuole mettersi qualcosa da parte deve chiedere comunque soldi ai suoi, però non se ne fa un problema, guarda i lati positivi della situazione, esce con il suo ragazzo, quando ha tempo si dedica ai suoi hobby... è inutile fossilizzarsi sui luoghi comuni tipo "la vita così è da ragazzina, la vita cosà è da 'grande' "... bisogna anche tener conto delle situazioni e delle possibilità che si hanno; se quello che si vuole al momento è impossibile, meglio guardare i lati positivi di quello che si ha
Ripeto, mi rendo conto che per me è diverso perché non voglio una famiglia "tradizionale" e non ho problemi a "farmi mantenere", però credo che essere tristi non serva, anzi, peggiori la situazione.
Chi dice "il lavoro si trova" , probabilmente intende che, se si è disposti a lavorare nei fast food e negli Autogrill, quindi a fare lavori veramente molto faticosi e stressanti, qualcosa si trova.
Sarà anche vero, forse, ma a che prezzo? Un mio amico lavora appunto in un fast food e ha tutti i sintomi di uno stress pazzesco; secondo me, a meno che davvero l'alternativa non sia vivere per strada, non ne vale la pena.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Dom Nov 09, 2014 5:04 pm
Quoto in pieno!! Il mio problema è che mi accontento e anzi mi godo quello che ho, ma so che per alcuni dei miei desideri (anzi, uno!) c'è una scadenza: avere un figlio e sì possibile a 40-45 anni, ma con molte più difficoltà e rischi.Chiara1978 ha scritto:... bisogna anche tener conto delle situazioni e delle possibilità che si hanno; se quello che si vuole al momento è impossibile, meglio guardare i lati positivi di quello che si ha
Per la questione dei lavori più faticosi o umilianti non mi tirerei nemmeno indetro, solo che a 31 anni se non hai almeno qualche esperienza nel settore (che sia fare la commessa, call center, pulizie) sei comunque troppo vecchia per cominciare ... naturalmente la laurea è da nascondere, ma la data di nascita non si può, e se vedono una di 30 anni che dichiara di avere solo diploma/terza media e poi ha un buco di almeno 10 anni qualche domandina se la fanno Posso dirlo con sincerità perchè ho provato pure quello! Al momento, più che altro per passare il tempo, mi sto proponendo come volontaria in piccole biblioteche della mia zona (che sarebbe il mio 'vero' lavoro), ma ti giuro è difficile pure lavorare gratis, a volte devi avere conoscenze (=spinte) pure per quello. In una biblioteca mi è pure sembrato che mi proponessero (velatamente) di versare una mazzetta ...
Lo so lo so lo so che sembro una piantagrane, ma alla fine posso dire di esser fortunata in molte altre cose e certo non si può avere tutto (specialmente in un periodo del genere), ma cavoli fa rabbia che la propria vita sia condizionata in modo così pesante
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mar Dic 15, 2015 3:58 pm
Mamma mia... rileggendo questo topic mi ritrovo pienamente in quello che dite.
Io mi sono laureata in DAMS, solo triennale, non ho voluto studiare altri 2 anni perché allo stato attuale delle cose lo ritengo inutile. Non volevo perdere altro tempo a formarmi per qualcosa che non trovo e non troverò mai come lavoro perché si sa, quando i soldi in un paese non ci sono o sono mal distribuiti e mancano le risorse, il settore culturale (visto come superfluo ai più) è il primo a risentirne. Mi sono laureata nel 2013 e per almeno 2 anni non ho trovato uno straccio di lavoro che sia uno e vi assicuro che ho cercato di tutto, mi so accontentare tanto che mi sono offerta di fare le pulizie a domicilio, rassettare, stirare ecc.
Dopo questi anni dove tutto tace ora stiro saltuariamente (mooolto saltuariamente) per una ragazza a 8 euro l'ora e lavoro presso l'edicola della mamma della mia migliore amica ad ore, solo su chiamata, ciò vuol dire che difficilmente arrivo a 10 ore a settimana... insomma una tragedia, i soldi sono pochi, e sto cercando di risparmiare il più possibile perché tra i miei progetti ci sarebbe la convivenza con il mio fidanzato. Ma sto davvero tagliando tutto, se non vivessi con i miei genitori mi ritroverei in strada.
A volte ci penso ed è davvero dura, io ce la sto davvero mettendo tutta ma mi prende sempre più spesso un forte sconforto!
Anche a me hanno fatto discorsi del c***o (scusate ma è così e sono molto arrabbiata!) sul fatto che se uno vuole il lavoro lo trova... sono discorsi che, guarda un po' che caso, escono dalla bocca di chi ha un indeterminato da anni, decenni e che non è di sicuro trentenne nel 2015! E grazie, cercati adesso un lavoro sicuro e poi ne riparliamo.
I tempi sono cambiati, non possiamo farci niente e non è colpa nostra anche se fanno di tutto per farci sentire bamboccioni, mantenuti, parassiti ecc. ma la verità è che quelli che ora stanno bene ci stanno grazie ad una grossa botta di culo, periodi favorevoli, nessuna crisi evidente. L'Italia è un paese che ha da sempre fatto scelte sbagliate in tutti i sensi e in tutti i campi e di questo oggi a farne le spese siamo noi.
Io mi sono laureata in DAMS, solo triennale, non ho voluto studiare altri 2 anni perché allo stato attuale delle cose lo ritengo inutile. Non volevo perdere altro tempo a formarmi per qualcosa che non trovo e non troverò mai come lavoro perché si sa, quando i soldi in un paese non ci sono o sono mal distribuiti e mancano le risorse, il settore culturale (visto come superfluo ai più) è il primo a risentirne. Mi sono laureata nel 2013 e per almeno 2 anni non ho trovato uno straccio di lavoro che sia uno e vi assicuro che ho cercato di tutto, mi so accontentare tanto che mi sono offerta di fare le pulizie a domicilio, rassettare, stirare ecc.
Dopo questi anni dove tutto tace ora stiro saltuariamente (mooolto saltuariamente) per una ragazza a 8 euro l'ora e lavoro presso l'edicola della mamma della mia migliore amica ad ore, solo su chiamata, ciò vuol dire che difficilmente arrivo a 10 ore a settimana... insomma una tragedia, i soldi sono pochi, e sto cercando di risparmiare il più possibile perché tra i miei progetti ci sarebbe la convivenza con il mio fidanzato. Ma sto davvero tagliando tutto, se non vivessi con i miei genitori mi ritroverei in strada.
A volte ci penso ed è davvero dura, io ce la sto davvero mettendo tutta ma mi prende sempre più spesso un forte sconforto!
Anche a me hanno fatto discorsi del c***o (scusate ma è così e sono molto arrabbiata!) sul fatto che se uno vuole il lavoro lo trova... sono discorsi che, guarda un po' che caso, escono dalla bocca di chi ha un indeterminato da anni, decenni e che non è di sicuro trentenne nel 2015! E grazie, cercati adesso un lavoro sicuro e poi ne riparliamo.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Dic 16, 2015 11:51 am
Foll3ttocanoro ha scritto:Mamma mia... rileggendo questo topic mi ritrovo pienamente in quello che dite.
Io mi sono laureata in DAMS, solo triennale, non ho voluto studiare altri 2 anni perché allo stato attuale delle cose lo ritengo inutile. Non volevo perdere altro tempo a formarmi per qualcosa che non trovo e non troverò mai come lavoro perché si sa, quando i soldi in un paese non ci sono o sono mal distribuiti e mancano le risorse, il settore culturale (visto come superfluo ai più) è il primo a risentirne. Mi sono laureata nel 2013 e per almeno 2 anni non ho trovato uno straccio di lavoro che sia uno e vi assicuro che ho cercato di tutto, mi so accontentare tanto che mi sono offerta di fare le pulizie a domicilio, rassettare, stirare ecc.
Dopo questi anni dove tutto tace ora stiro saltuariamente (mooolto saltuariamente) per una ragazza a 8 euro l'ora e lavoro presso l'edicola della mamma della mia migliore amica ad ore, solo su chiamata, ciò vuol dire che difficilmente arrivo a 10 ore a settimana... insomma una tragedia, i soldi sono pochi, e sto cercando di risparmiare il più possibile perché tra i miei progetti ci sarebbe la convivenza con il mio fidanzato. Ma sto davvero tagliando tutto, se non vivessi con i miei genitori mi ritroverei in strada.
A volte ci penso ed è davvero dura, io ce la sto davvero mettendo tutta ma mi prende sempre più spesso un forte sconforto!
Anche a me hanno fatto discorsi del c***o (scusate ma è così e sono molto arrabbiata!) sul fatto che se uno vuole il lavoro lo trova... sono discorsi che, guarda un po' che caso, escono dalla bocca di chi ha un indeterminato da anni, decenni e che non è di sicuro trentenne nel 2015! E grazie, cercati adesso un lavoro sicuro e poi ne riparliamo.
I tempi sono cambiati, non possiamo farci niente e non è colpa nostra anche se fanno di tutto per farci sentire bamboccioni, mantenuti, parassiti ecc. ma la verità è che quelli che ora stanno bene ci stanno grazie ad una grossa botta di culo, periodi favorevoli, nessuna crisi evidente. L'Italia è un paese che ha da sempre fatto scelte sbagliate in tutti i sensi e in tutti i campi e di questo oggi a farne le spese siamo noi.
Non posso che concordare con te!
Io al momento studio ancora all'università ma già ho inviato qualche curriculum per un tirocinio GRATUITO...
Bhè, ormai non vogliono più nessuno nemmeno gratis... se non sei automunito non ti considerano nemmeno, in pratica ti vogliono se ci rimetti soldi di tasca tua per spostarti da una parte all'altra perché non si degnano di dare nemmeno un rimborso spese (e non parlo di aziende piccole e senza soldi, parlo di studi di ingegneri ben affermati).
E, purtroppo, se uno a queste condizioni non ci sta (non perché non voglia ma perché non può), la scusa che accampano è proprio quella che dici tu: "i giovani non vogliono lavorare"...
Ciò che mi preoccupa è che siamo giovani senza lavoro ora, ma saremo vecchi senza pensione poi.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Dic 16, 2015 11:58 am
Si, siamo comunque fregati e veniamo anche umiliati da chi un lavoro ce l'ha e mai ha dovuto sudarselo come stiamo facendo noi ora in questo momento storico schifoso. E' questo che più mi fa incavolare. Se devo lavorare gratis ovvio che non lavoro, come mi pago le spese, una famiglia non campa d'aria! E soprattutto non è giusto!
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Dic 16, 2015 12:55 pm
Foll3ttocanoro ha scritto:Si, siamo comunque fregati e veniamo anche umiliati da chi un lavoro ce l'ha e mai ha dovuto sudarselo come stiamo facendo noi ora in questo momento storico schifoso. E' questo che più mi fa incavolare. Se devo lavorare gratis ovvio che non lavoro, come mi pago le spese, una famiglia non campa d'aria! E soprattutto non è giusto!
Ma mica ti danno aria... è visibilità ed esperienza... ogni tanto immagino degli assegni compilati con queste due parole anziché le cifre in denaro vero...
Tuttavia bisogna imparare a farsi scivolare addosso le stupidaggini che dicono le persone che non capiscono realmente la situazione, tu ti stai dando da fare e certamente hai la coscienza a posto. Il problema dell'Italia non è tanto la disoccupazione, ma proprio quello del cittadino medio che si erge a tuttologo senza accorgersi di essere ridicolo.
Durante il primo anno di università facevo le pulizie in due case, venivo trattata da schifo ma almeno mi pagavano... Ma si sa, questi lavori in nero durano il tempo che durano e, dopo 4 anni, addio anche a loro... ho cercato lavoro come baby sitter e donna delle pulizie ma mai più nulla... Ed il tutto condito con domande da parte dei presunti datori di lavoro del tipo "sei sicura che vuoi fare solo pulizie? " e che mi lasciavano gli scarti delle loro attività sessuali in giro per casa...
Però vado a testa alta, sono molto orgogliosa di me e della mia forza di volontà proprio perché so bene quanti sacrifici ho fatto e quanto mi do da fare.
Arriveranno tempi migliori e, per ciò che riguarda ora, vai fiera di stare facendo l'impossibile per portare a casa qualcosa.
P.S. io seguo spessissimo il tuo blog, sei bravissima e molto genuina nello scrivere!
Se sei preparata e appassionata di musica e spettacolo, perché non provi a scrivere qualche post anche su questi argomenti?
Secondo me sarebbe bello sentire l'opinione di una persona che ha studiato queste discipline.
Anche io ho un blog di musica ed è molto appagante poterci scrivere, perché do spazio ad una delle mie più grandi passioni. Poi, sarà triste da dire/fare ma purtroppo sarebbe meglio inserire nel blog della pubblicità per poterci ricavare qualche spicciolo in più (anche io sto pensando di farlo)...
Un abbraccio!
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Dic 16, 2015 1:18 pm
Si, la pubblicità come si inserirebbe? non sono molto pratica... non ho pensato di scrivere di musica perché sento che non mi frutterebbe granché. Poi è anche vero che è da parecchio che non mi dedico al blog, è un periodo di magra pure per le coppette... con i pochi soldi che mi ritrovo non ne ho acquistate più.
Non so nemmeno se sono ancora appassionata come prima, sto perdendo molta motivazione e sono parecchio triste in questo periodo. E tanto stanca... mi alzo già stanca, lavoro come posso, faccio la mia parte in casa e in famiglia. Ancora non riesco ad essere fiera di me, mi sento un peso per chiunque.
Non so nemmeno se sono ancora appassionata come prima, sto perdendo molta motivazione e sono parecchio triste in questo periodo. E tanto stanca... mi alzo già stanca, lavoro come posso, faccio la mia parte in casa e in famiglia. Ancora non riesco ad essere fiera di me, mi sento un peso per chiunque.
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Mer Dic 16, 2015 2:25 pm
Basta andare sul menu in cui puoi vedere i tuoi post, le statistiche, i commenti ecc e troverai la voce "profitti". Da lì dovresti semplicemente seguire le indicazioni!
Quanto alle tue passioni, secondo me la tua è soltanto un'impressione... Se hai finito il tuo corso di laurea vuol dire che, nonostante le varie difficoltà, ti interessava per davvero (te lo dico perché conosco delle persone che il DAMS lo hanno mollato perché non riuscivano a dare gli esami).
Il punto è: il posto in cui viviamo non valorizza e nullifica il tuo titolo, ma non vedo perché tu debba giocare al loro gioco!
Saresti una persona che potrebbe realmente parlare con cognizione di causa delle discipline che hai studiato... Magari potresti creare un nuovo blog a tema artistico che aggiorneresti quando te la senti, dove potresti creare 3 rubriche: una più divulgativa che magari potrebbe sfruttare chi studia come una sorta di enciclopedia, una che riguarda le tue opinioni su eventi/mostre a cui hai partecipato da spettatrice, ed una in cui potresti inserire le tue opere (es. se fai decoupage). Nessuno ti vieterebbe di scrivere post più brevi, anche perché, in alcuni casi, le immagini farebbero la maggior parte del lavoro.
Per iniziare potresti rompere il ghiaccio scrivendo qualcosa su un argomento in particolare che ti ha colpita ed interessata più degli altri.
Anche se l'arte purtroppo non dà lavoro (in Italia), non significa che le persone non la apprezzino e non se ne interessino.
Avendo due blog "monetizzati" molto probabilmente non cambierebbe granché, ma se anche guadagni 5 € al mese, son meglio di nulla, no? Dopotutto si tratta sempre del compenso per aver investito il tuo impegno in qualcosa che fin'ora hai comunque fatto gratis.
Per esperienza personale ti posso dire che ho lasciato per anni e anni alcune delle mie passioni da parte per frustrazione e per lo stesso senso di sentirmi un peso per gli altri... Poi, parlando con le persone che mi vogliono bene, ho scoperto che in realtà ammirano i miei sforzi più di quanto io stessa non faccia! E, sono sicura, sarà così anche per te.
Ritagliati un po' di spazio per te stessa, ti aiuterà a stare meglio e ti regalerà grandi soddisfazioni!
P.S. se dovessi decidere di aprire un nuovo blog, faccelo sapere, io lo seguirei volentieri!
Quanto alle tue passioni, secondo me la tua è soltanto un'impressione... Se hai finito il tuo corso di laurea vuol dire che, nonostante le varie difficoltà, ti interessava per davvero (te lo dico perché conosco delle persone che il DAMS lo hanno mollato perché non riuscivano a dare gli esami).
Il punto è: il posto in cui viviamo non valorizza e nullifica il tuo titolo, ma non vedo perché tu debba giocare al loro gioco!
Saresti una persona che potrebbe realmente parlare con cognizione di causa delle discipline che hai studiato... Magari potresti creare un nuovo blog a tema artistico che aggiorneresti quando te la senti, dove potresti creare 3 rubriche: una più divulgativa che magari potrebbe sfruttare chi studia come una sorta di enciclopedia, una che riguarda le tue opinioni su eventi/mostre a cui hai partecipato da spettatrice, ed una in cui potresti inserire le tue opere (es. se fai decoupage). Nessuno ti vieterebbe di scrivere post più brevi, anche perché, in alcuni casi, le immagini farebbero la maggior parte del lavoro.
Per iniziare potresti rompere il ghiaccio scrivendo qualcosa su un argomento in particolare che ti ha colpita ed interessata più degli altri.
Anche se l'arte purtroppo non dà lavoro (in Italia), non significa che le persone non la apprezzino e non se ne interessino.
Avendo due blog "monetizzati" molto probabilmente non cambierebbe granché, ma se anche guadagni 5 € al mese, son meglio di nulla, no? Dopotutto si tratta sempre del compenso per aver investito il tuo impegno in qualcosa che fin'ora hai comunque fatto gratis.
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Ritagliati un po' di spazio per te stessa, ti aiuterà a stare meglio e ti regalerà grandi soddisfazioni!
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Dic 17, 2015 2:01 pm
Ci penserò su... intanto cerco di godermi le feste in arrivo oggi ho lavorato e mi sento un poco meglio...
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Dic 17, 2015 5:54 pm
Mi fa piacere, vedrai che si aggiusterà tutto!
Ti auguro buone feste!
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Gio Dic 17, 2015 5:56 pm
intanto cerco di godermi le feste in arrivo
Brava così si fa un abbraccio
E ricordati che invece stai facendo tanto, non sei un peso e dovresti essere orgogliosa di quello che riesci a fare ci sono persone che si adagiano e non fanno assolutamente nulla se non lamentarsi
Scommetto che se qualcuno proponesse a queste persone quello che stai facendo tu, accamperebbero un milione di scuse per non farlo
Testa alta!!!! Anche l'atteggiamento fa tanto, infatti comunque finora qualcosa hai trovato: continua a cercare ma senza ansie, non farti condizionare dalla morale comune e sentiti felice perché lo vuoi e basta
alla fine posso dire di esser fortunata in molte altre cose e certo non si può avere tutto
Vedi, te ne sei accorta da sola
E comunque sei giovane, non angustiarti troppo perché tanto non serve, continua goderti quello che hai e cerca sempre di avere un atteggiamento positivo
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Re: L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro
Sab Dic 19, 2015 11:56 am
Grazie a tutte il mio problema risiede innanzitutto in una bassa autostima è oggettivamente vero che faccio quello che posso e che c'è... oggi mia mamma, dopo anni in cui mi ha letteralmente dato della nullafacente, ha ammesso che apprezza molto la mia buona volontà. E grazie ma se fino all'altro ieri ero una fancazzista per te... bah... i genitori non si rendono conto che i tempi non sono più gli stessi, che il lavoro non è come era ai loro tempi e nemmeno i contratti lo sono.
Il mio fidanzato ha un modo di vedere le cose molto diverse dai miei... lui è sempre ottimista, crede che qualcosa per me prima o poi spunterà fuori ma sa anche che potrebbe non succedere a breve o succedere affatto. Sa anche che potrebbe durare poco... anche chi ha un lavoro è stato licenziato o lo sarà prima o poi se l'azienda taglia il personale. Vorrei tanto iniziare una convivenza ma per ora si deve attendere ancora e sento la mia vita messa in pausa. E a maggio gli anni saranno 30...
Il mio fidanzato ha un modo di vedere le cose molto diverse dai miei... lui è sempre ottimista, crede che qualcosa per me prima o poi spunterà fuori ma sa anche che potrebbe non succedere a breve o succedere affatto. Sa anche che potrebbe durare poco... anche chi ha un lavoro è stato licenziato o lo sarà prima o poi se l'azienda taglia il personale. Vorrei tanto iniziare una convivenza ma per ora si deve attendere ancora e sento la mia vita messa in pausa. E a maggio gli anni saranno 30...
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