riflessioni sul bere alcolici

premetto che non sono una moralista, se sono in compagnia bevo volentieri (adoro il mojito   ) ma reggo bene l'alcol quindi posso bere parecchio senza conseguenze e so esattamente quando è il momento di fermarmi. Generalmente però, reggendo bene, mi stufo di bere prima ancora di arrivare a quel punto.
Non comprendo, invece, chi beve e non rispetta il suo "punto di non ritorno" oltre il quale alla fine si sta solo male, perchè ridursi in quello stato?
per lavoro (gestisco una location per eventi: matrimoni, cerimonie varie, feste di ogni tipo) assisto proprio alla metamorfosi della gente (soprattutto i giovani): arrivano tutti fighetti nel loro vestito da festa e poi bevono come otri riducendosi in uno stato pietoso che trovo davvero ridicolo e tornano a casa sorretti da qualche amico. E certe donne sono peggio degli uomini.
Non sto parlando di alcolismo patologico, quello è ancora un discorso a parte, mi riferisco a questi casi in cui si sta in compagnia e non si è capaci di capire quando è il momento di fermarsi.
Io non riesco a darmi delle risposte che siano logiche.

Ahah, capisco cosa vuoi dire... Anche io adoro il mojito!   E, se esco con gli amici mi piace bere (con moderazione)...   
Non sono mai andata oltre il punto di non ritorno, ma mi è capitato diverse volte di assistere a scene pietose  
il problema è che certe persone non capiscono che per divertirsi non è necessario bere come spugne!!!    

Io non bevo molto, anzi quasi niente, giusto qualcosa quando esco, anche perché io dopo uno spritz fatto bene ho giramenti di testa che nemmeno dopo le montagne russe  mi son sempre chiesta perché una persona arrivata ad un certo punto non si ferma: cosa ne ricavi? Cioè poi stai male, magari ti ridicolizzi pure, che senso ha?

Sono astemia, ma da gran golosa so bene quanto sia difficile (a volte impossibile) fermarsi quando qualcosa piace.
Personalmente non mi so moderare con il cibo (quello più calorico ovviamente), è sempre stato così e se solo provo a stare un po' attenta alla lunga è peggio, quindi accetto senza problemi i miei chili cosiddetti "in più".
Però c'è da dire che sono fatti miei, mentre se chi ha bevuto troppo infastidisce (o peggio) altre persone, le cose cambiano... possono succedere anche vere e proprie tragedie, quindi bisognerebbe imparare a rispettare i propri limiti, almeno un po'.
Questo per chi ama il bere in sè.
Poi ci sono quelli che bevono solo per farsi "fighi" quando magari l'alcool non gli piace nemmeno (io qualche volta sono stata presa in giro perchè lo odio, il sapore mi fa proprio schifo, ma me ne sono fregata)... ecco, quella è vera e propria stupidità, a mio parere.

Il fatto è che si ridicolizzano davvero e poi stanno proprio male! Inoltre, sul lavoro mi costringono a tenerli d'occhio per controllare che non facciano danni, che non si sentano male mentre si sono chiusi dentro il bagno, vedendoli andare via mi sento sollevata ma dentro di me prego che non siano loro a guidare e nel caso, che ce la facciano ad arrivare sani e salvi a destinazione senza coinvolgere altre persone in incidenti e poi il giorno dopo mi tocca pure pulire i loro eventuali vomitini nel giardino   . Mi aspetterei di più queste cose se avessi una birreria ma ad esempio ad una festa di matrimonio, perchè ridursi così?
Anche io sono molto golosa e davvero faccio fatica a trattenermi sul cibo (poco fa mi sono fatta fuori quasi una tavoletta di cioccolata   ) ma con il bere mi rapporto in un modo diverso.

dentro di me prego che non siano loro a guidare

Ecco, intendevo anche questo quando dicevo che il bere troppo può avere conseguenze, anche gravi, sugli altri, al contrario di altri "vizi"

Anche io reggo bene l'alcol.    Il mio fidanzato dice sempre che se il detto dice "non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca" lui avrà la botte vuota e la moglie sobria   

Mi piace bere quella birra (anche 2 o 3) in compagnia, ma se divento allegra è già tanto e poi capisco che devo fermarmi. E mi fermo. In fondo mi diverto chiacchierando con gli amici, mica ubriacandomi per poi non ricordare nulla o stare male   

nemmeno io capisco quelli che superano il limite.  

Vivo in un posto dove "bere fa parte della nostra cultura" (così dicono loro), e purtroppo, soprattutto quando vivevo in centro, vedevo cose veramente tristi/ridicole...
Ragazze sui loro sandali (a gennaio, ma questa è un'altra storia) con tacco 14 e plateau che semplicemente cadevano a terra mezze svenute per la sbornia, con le loro amiche solo leggermente più sobrie che cercavano di rimetterle in piedi.
Guardiamo il lato positivo, almeno queste scene in Italia non si vedono così facilmente   

Solo un paio di appunti:
1) Anche se reggi, bere tanto è comunque una cattiva abitudine: il tuo cervello potrà anche reggere un litro di vodka, il tuo fegato no;

2) Non ci trovo niente di male nell'essere un po' brilli in compagnia di tanto in tanto, ma soprattutto quando si è giovani e si è appena approdati all'alcol sociale, può essere difficile stabilire i propri limiti. E garantisco che anche quando si è più cresciuti le cose possono sfuggire di mano (non parlo di incidenti mortali, solo di trovarsi più ubriachi del previsto senza rendersi bene conto come ci si è arrivati).

Sottolineo che questi appunti non sono diretti a nessuna nel topic, più che altro a me stessa perchè a me piace molto bere in compagnia, e sono situazioni in cui mi sono trovata.

Thea ha scritto:Vivo in un posto dove "bere fa parte della nostra cultura" (così dicono loro), e purtroppo, soprattutto quando vivevo in centro, vedevo cose veramente tristi/ridicole...
Ragazze sui loro sandali (a gennaio, ma questa è un'altra storia) con tacco 14 e plateau che semplicemente cadevano a terra mezze svenute per la sbornia, con le loro amiche solo leggermente più sobrie che cercavano di rimetterle in piedi.
Guardiamo il lato positivo, almeno queste scene in Italia non si vedono così facilmente   

Solo un paio di appunti:
1) Anche se reggi, bere tanto è comunque una cattiva abitudine: il tuo cervello potrà anche reggere un litro di vodka, il tuo fegato no;

2) Non ci trovo niente di male nell'essere un po' brilli in compagnia di tanto in tanto, ma soprattutto quando si è giovani e si è appena approdati all'alcol sociale, può essere difficile stabilire i propri limiti. E garantisco che anche quando si è più cresciuti le cose possono sfuggire di mano (non parlo di incidenti mortali, solo di trovarsi più ubriachi del previsto senza rendersi bene conto come ci si è arrivati).

Sottolineo che questi appunti non sono diretti a nessuna nel topic, più che altro a me stessa perchè a me piace molto bere in compagnia, e sono situazioni in cui mi sono trovata.

Credo tu abbia ragione. Io bevo in compagnia a far tanto una volta al mese, come detto prima magari divento allegra ma nulla di più. Mi viene facile capire il limite, basta sentire come risponde il tuo corpo, calcolando che la reazione è "ritardata". Però non sono mai stata attratta dall'alcool e per questo devo ringraziare i miei genitori.  

Il vino a pasto ogni tanto e la birra con la pizza non sono mancati da quando ho memoria, e vedere i genitori che bevono quel bicchiere per gusto e basta mi ha aiutato a capire fin da piccola che l'alcol non è una cosa proibita. Crescendo poi (dai 13 anni circa) mio papà spesso mi diceva "assaggia, bevi un sorso per vedere se ti piace" magari con un vino o una birra leggeri. So che sembra assurdo ma il fatto che era mio papà a invitarmi a bere mi ha fatto collegare l'alcool a qualcosa di normale, parte di una routine, quindi un piacere senza eccessi.

Il fatto che io non lo volevo bere perché non mi piaceva il sapore e mio papà che mi diceva "ah, non hai buon gusto allora! Speriamo che migliori nel tempo", beh, quella è un'altra cosa  

Secondo me i genitori che fanno provare abbastanza presto ai figli certe cose fanno bene: in questo modo magari i figli stessi si rendono conto da soli se queste cose gli piacciono o meno, cosa meno facile da fare quando sono gli "amici" (metto le virgolette perchè secondo me chi è un amico non ti chiede con insistenza di provare cose che hai già spiegato di non gradire)  a spingerti a provarle, magari anche insistendo se rifiuti; in ogni caso una persona, secondo me, dovrebbe avere abbastanza cervello da fare qualcosa se lo vuole lei e non se lo vogliono gli altri.
I miei non hanno mai esagerato nel bere, ma io sono contenta che gli alcoolici non mi piacciano (e quindi di essere astemia) perchè, come spiegavo prima, quando qualcosa mi piace non mi so assolutamente moderare.

Curiosità...Thea, dove vivi?
In parte sono d'accordo sul discorso genitori, trovo sia giusto far provare raggiunta una certa età.
Birra, vino(rosso), cocktail, amari...bere non mi dispiace e purtroppo quando ero "più giovane" mi è capitato di stare male. Effettivamente non saprei dare una spiegazione del perché ci si arriva...forse (parlo per me) perché, come diceva qualcuno, a causa dell'effetto ritardato ho "fatto male i calcoli". Però ho sentito anche chi diceva "se sabato non mi ubriaco non mi diverto" pensando di farsi figo...

ste_1613 ha scritto:Curiosità...Thea, dove vivi?

In Irlanda (del Nord)   ma penso che queste abitudini di binge alcolico il sabato sera si siano diffuse in tutto il Regno Unito.

Però ho sentito anche chi diceva "se sabato non mi ubriaco non mi diverto" pensando di farsi figo...

Questo è proprio un atteggiamento che non capisco... ma ci son persone abbastanza timide che non sanno "sbloccarsi" se non bevendo

Chiara1978 ha scritto:

Però ho sentito anche chi diceva "se sabato non mi ubriaco non mi diverto" pensando di farsi figo...

Questo è proprio un atteggiamento che non capisco... ma ci son persone abbastanza timide che non sanno "sbloccarsi" se non bevendo

Forse lo dico un po' brutalmente, ma queste persone hanno bisogno di uno psicologo non dell'alcool.

Io la vedo così.

Vero, ma, c'è anche da dire chi ama bere e arriva a scendere nel patologico prende per buono qualsiasi pretesto per farlo... lo stress, i problemi... e anche qui ci vorrebbe un aiuto...