L'odissea dei neolaureati in cerca di lavoro

Foll3ttocanoro ha scritto:Grazie a tutte il mio problema risiede innanzitutto in una bassa autostima è oggettivamente vero che faccio quello che posso e che c'è... oggi mia mamma, dopo anni in cui mi ha letteralmente dato della nullafacente, ha ammesso che apprezza molto la mia buona volontà. E grazie ma se fino all'altro ieri ero una fancazzista per te... bah... i genitori non si rendono conto che i tempi non sono più gli stessi, che il lavoro non è come era ai loro tempi e nemmeno i contratti lo sono.
Il mio fidanzato ha un modo di vedere le cose molto diverse dai miei... lui è sempre ottimista, crede che qualcosa per me prima o poi spunterà fuori ma sa anche che potrebbe non succedere a breve o succedere affatto. Sa anche che potrebbe durare poco... anche chi ha un lavoro è stato licenziato o lo sarà prima o poi se l'azienda taglia il personale. Vorrei tanto iniziare una convivenza ma per ora si deve attendere ancora e sento la mia vita messa in pausa. E a maggio gli anni saranno 30...

Oh... ma le mamme sono così... hanno sempre qualcosa di cui lamentarsi!
Pensano che quello sia un modo per "spronare" (quanto ODIO questo termine) mentre in realtà stanno dando solo sfogo alla loro frustrazione gettandoci nello sconforto più totale. Spesso e volentieri sono però loro ad essere preoccupate per non aver potuto fare abbastanza per dare ai propri figli una vita soddisfacente (vedi che, alla fine, la verità da lei è saltata fuori; è che quando sanno di avere un bravo figlio ma non lo vedono "sistemato" tendono a dar comunque la colpa a lui perché pensano  di aver sbagliato loro ed è costoso ammetterlo). "L'essere umano è tremendamente egocentrico, si accolla tutti i meriti e le colpe di cose che non può controllare, perché ha bisogno di trovare una spiegazione a tutto" questa è la frase che mi dice più spesso la mia psicologa ed in questo caso calza a pennello perché, il discorso di tua madre ridotto ai minimi termini è "Non trovi lavoro, la colpa è certamente di qualcuno: tua perché non ti dai abbastanza da fare o mia perché non riesco ad aiutarti e, vedendoti infelice mi sento inerme?"  
Certo è che, indubbiamente, è pesante dover vivere con i propri genitori quando si hanno in mente altri progetti e si vorrebbe portarli avanti e tu hai tutto il diritto di sentirti giù ma le cose si sistemeranno!
Il tuo fidanzato infatti sembra avere la marcia giusta, penso (e ti auguro) che il suo presentimento si possa avverare. Hai una grande fortuna ad averlo vicino in un momento così negativo. Ti vuole far capire che crede in te!
Tu sai benissimo di avere tutta la volontà e di metterci tutto l'impegno per andare avanti e, come hai potuto constatare, lo hanno capito anche i tuoi cari.