Vita universitaria....

moonriver ha scritto:"Puntate alle stelle. Forse non riuscirete a raggiungerle, ma di certo alla fine avrete in pugno qualcosa di piu' di una manciata di terra..."

Marty ti basta questa come risposta?
@Franza: io i sogni me li coltivo ancora adesso a 33 anni se non se li coltivasse lei a 18 mi preoccuperei. Ah! Studio per diventare psicologo, se vuoi ti dico quali sono i tassi di suicidi nella nostra categoria!

non si tratta di non coltivare i sogni, ma di fare un po' i conti con la realtà...
di lavori con cui si è a contatto con gli animali ce ne sono molti e tanti più sicuri e più pagati che veterinaria...
poi probabilmente sarò strana io che vorrei uscire di casa a 27 anni appena laureata (e già mi mangio le mani per i due anni persi) e avere una famiglia entro i 30 anni, probabilmente a tanti andrà bene restare a casa con mamma e papà o farsi mantenere in gran parte dal compagno fino ai 35-38 anni e avere i figli a 40...
non capisco perchè la gran parte della gente si ostina a considerare solo l'università dopo le superiori (e mi ci metto in mezzo ovviamente anche io, cretina a non aver pensato ad altro), non capisco questo "obbligo" alla laurea anche in facoltà che non danno lavoro solo per il fine di avere una laurea...
Alla fine tra gli amici che ho quelli che sono più realizzati e più felici sono quelli che hanno lavori comuni senza laurea...l'imbianchino e al commessa che a rispettivamente 27 e 23 anni hanno l'appartamento già pagato in buona parte e che tra qualche anno penseranno ai figli, l'amico idraulico che se gli salta il picchio domani può andare a convivere con la morosa in affitto senza problemi, gli amici cuochi e l'amica estetista...

Quello che la gente normalmente pensa che sia il lavoro del veterinario e che sogna di fare è diverso da quello che è nella realtà, e non basta bazzicare ogni tanto tra veterinari per rendersi conto...io ho lavorato per 4 anni durante l'università con una veterinaria (tutte le feste, tutta l'estate e 2 giorni a settimana quando potevo) e ancora probabilmente non mi rendevo conto di quanto fosse diverso il lavoro vero da quello che la gente normalmente "sogna" che sia fare il veterinario...non è fare la punturina e salvare il cane, non è salvare il puledro ed esser pagato con l'amaro montenegro...

poi ognuno farà quel che vorrà, ma dato che tutti (e sottolineo tutti) prima dicono "lo faccio perchè sennò potrei rimpiangerlo" e poi dicono "ma se restavo a letto quel giorno del test d'ammissione era meglio" ci sarà un perchè...
Se una mira a non avere una vita facile e una famiglia allora coltivare il sogno (illusione?) di veterinaria è perfetto, ma se invece oltre al sogno di veterinaria c'è anche quello dela famiglia allora coltivare veterinaria renderà un inferno riuscire a realizzare anche l'altro...

Jennina ha scritto:Come distruggere i sogni di un'aspirante veterinaria: mia sorella fa la veterinaria ormai da anni. L'Italia è satura di veterinari. Controllate voi stessi siamo la nazione con più univesità veterinarie al mondo. Ergo con più veterinari al mondo. Ovvio che c'è un alto tasso di suicidio...in media studi per 7 anni (sono 5 ma raramente non vai fuori corso...mia sorella ci ha messo 8 anni e alcune sue amiche 10). Esci nella speranza di trovare lavoro e di essere stra-pagato e scopri che l'unico modo di lavorare è aprirti uno studio per conto tuo perchè i veterinari preferisono avere i neolaureati che lavorano gratuitamente e cambiarli di continuo. Allora cerchi una zona dove ci sono pochi veterinari (nel mio paese ce ne sono 5 per 5000 abitanti quindi è strapieno)...lo trovi in un paese un pò lontano...cerchi quanto dovresti spendere per un minuscolo e triste ambulatorio e scopri che il solo tavolo operatorio e gli attrezzi base ti porteranno a farti un mutuo di 20 anni. Mia sorella l'ha scoperto troppo tardi, ama il suo lavoro ma tornasse indietro sceglierebbe di entrare ad odontoiatria (era entrata in entrambe)....ora ha trovato dei lavoretti in vari ambulatori perchè è specializzata in animali esotici e sta studiando ecografia...ma è dura...lavora 7 giorni su 7...solo raramente ha un giorno di ferie e spesso fa la notte...viaggia da un ambulatorio all'altro...tutto per portare 1200 € al mese. I veterinari guadagnano tanto solo se sono abbastanza pieni di soldi da prendersi un ambulatorio.

ci tengo a precisare che non è mia sorella

http://www.universita.it/sivelp-veterinati-troppe-facolta-redditi-bassi/

Credo nella vita il lavoro sia importante...ma ciò che più conta è l'indipendenza e la possibilità di crearsi la famiglia. Studio una laurea sanitaria che in effetti non mi dispiace, definiamolo il "mio sogno". Sono entrata che tutti mi dicevano che avrei trovato immediatamente lavoro...e invece quando ho incontrato i futuri colleghi ho sentito per le prime volte "non troverai mai lavoro". Ormai ci sono dentro e accetto con tante speranze di poter trovare un lavoro...si sta parlando di ampliare le nostre possibilità lavorative...di chiudere le scuole...quindi ho speranze. Se un giorno però capirò che non c'è via di scampo e l'unico modo per crearmi una famiglia è fare l'operaia lo farei. Avrei buttato anni di università ma neanche troppi...tutto per avere uno stipendio. Nel caso non fossi entrata nella mia facoltà di certo non sarei entrata in un corso di studio senza vie di fuga come veterinaria o giurisprudenza però. Ci sono lavori che puoi fare dignitosamente con uno stipendio decente solo se sei raccomandato o con soldi alle spalle....la bravura in Italia non conta niente. Ecco! nel caso non trovassi niente in Italia, il mio lavoro all'estero è richiestissimo! Mi metterei a studiare tedesco mentre lavorerei come cameriera!!!


In conclusione.....Franza hai perfettamente ragione...i sogni son importanti ma la realtà è ben diversa a volte.

Io sono dell'idea che se un giorno cambio idea sono sempre in tempo a mollare tutto e andare a fare la commessa. Io ho esperienze e conoscenze diverse dalle tue, tutti quelli che mi circondano si pentono del loro lavoretto sottopagato e della casetta in affitto.
Vi ringrazio davvero per le vostre testimonianze perchè servono ad agire con un po' più di consapevolezza. Ma potrei non essere felice entrando a Veterinaria (sempre che io ci riesca...) ma di sicuro non sarò felice facendo qualcosa per forza così "trovo lavoro" in un Paese dove di lavoro non ce n'è.

Franza ha scritto:Guarda che io le ho solo descritto la realtà dei fatti, a me nessuno lo aveva detto tranne il professore di miglioramento genetico al primo anno di università (scelta già fatta quindi) ma nessuno gli ha voluto credere...
Quinta liceo significa 18 anni, penso/spero che sia abbastanza adulta da capire che nella vita non ci sono solo i sogni ma c'è anche la realtà con cui fare i conti...

Ecco adesso mi è venuto in mente l'unico settore di veterinaria dove si trova lavoro abbastanza facilmente e dove le paghe sono oneste-giuste: ispezione nei macelli...pronta anche a questo?

Ti do ragione....ma sul fatto di ispezione nei macelli no....è una mafia. Non troverai lavoro mai lì. Negli ippodromi sì ma rischi di finire in carcere subito perchè se non droghi i cavalli come si deve ti licenziano e se li droghi e ti scoprono ti ammanettono per violenze su animali. Per non parlare dei sensi di colpa perchè quei farmaci dimezzano la vita di un cavallo!


E Marty....chiedi alle persone depresse per il lavoro sottopagato e stressante se preferirebbero continuare a lavorare lì ed avere una famiglia....o riuscire a fare il lavoro dei loro sogni e non avere una famiglia. Credo che preferirei lavorare in miniera piuttosto di non andare a vivere con il mio compagno e farmi una famiglia! Preferirei lavorare al polo nord piuttosto che vivere alle spalle dei miei genitori per il resto della vita. Il lavoro in italia non c'è....ma puoi cercare sempre all'estero! Se desideri tanto fare la veterinaria in america pagano bene! Però non puoi fare la veterinaria....puoi fare l'infermiera veterinaria! Alcune amiche di mia sorella sono andate lì.

E non trovo nulla di male nella casetta in affitto....al giorno d'oggi la casa di proprietà è un lusso per pochi! Lo era ai tempi dei miei genitori figuriamoci adesso! La villetta con un cane e tanti pargoli sono cose che la nostra generazione se le scorderà al 99 %. L'1% è fatto dai fortunati che troveranno un lavoro super pagato.

MartyCTB ha scritto:

Lahinis ha scritto:Secondo me dovresti scegliere quello che ti piace... il rimpianto per una scelta di vita sbagliata è brutto! E poi siamo più o meno tutti sulla stessa barca...

E' proprio quello che ho pensato io... Prospettive di lavoro per niente incoraggianti, a questo punto tanto vale scegliere qualcosa che non sia un peso fare!

Quoto. Per quanto, come è già stato scritto, anche i pareri negativi possono aiutarti, credo sia importante fare quello che piace almeno un po', altrimenti la vita diventa un inferno. Riguardo alla maternità, a parte che non a tutte viene il desiderio di avere figli, penso che si debba andare per gradi. Marty ha già capito che se proprio tira una brutta aria potrà sempre cercare altro! In bocca al lupo!

Durante il liceo feci il diavolo a quattro perche' dopo il diploma volevo andare a studiare in Inghilterra. Ho avuto due genitori che mi hanno dato una lezione di liberta' e accettazione e di apertura mentale infinita. Sono partita da sola e da sola ho fatto tutto. L'esperienza piu' intensa della mia vita. Sono tornata dopo quattro anni con una laurea. Non in quello che pensavo (il mio pallino durante le medie e il liceo era la psicologia) ma a volte si prendono strade diverse da quelle che si pensava. Evidentemente pero' dentro di me c'era un piccolo psicologo davvero. Vedete? Uno pensa di conoscersi e invece...tre anni dopo il mio ritorno in Italia mi capito' tra le mani un libro di uno psicoterapeuta che fu una folgorazione e feci il test d'ingesso a Padova. Passato, ed eccomi qui. Non sto a tediarvi con la situazione del nostro settore in Italia perche' tanto gia' la immaginate. La mia fortuna e' quella di potermi misurare con gente in gamba che mi spinge a fare bene e ad andare oltre a quelle quattro nozioni che ci passano all'universita'. Io sono cosi', forse vi sembrero' cinica, ma sono sempre stata troppo ambiziosa per rinunciare "a me". Mi piacerebbe crearmi la mia famiglia un giorno e condividere con loro il mio sogno, ma non credo che riuscirei mai a rinunciare a quello che sto facendo ora e alla mia professione futura per crearmi una famiglia. Conoscendomi diventerei una frustrata infelice. Se c'e' una cosa che fa male sono i rimpianti, io voglio vivere senza.

moonriver hai ragione perchè ognuno ha le sue priorità! Tu hai come priorità avere un lavoro appagante...io ho come priorità l'indipendenza economica per crearmi una famiglia! Nessuna delle due scelte è sbagliata....semplicemente si deve capire qual'è la scelta da intraprendere! Perchè con la crisi che c'è è difficile avere entrambe le cose!
E' come le donne che vogliono figli e quelle che non le vogliono. Quelle che vogliono sposarsi e quelle che vogliono la convivenza. Quelle che vogliono fare le casalinghe (sempre che lo stipendio del marito/compagno lo permetta) e quelle che pur avendo il marito ricco vogliono lavorare a tutti i costi. Scelte di vita che sfortunatamente si devono prendere troppo presto oggi. Un tempo potevi dire "lavoro poi un giorno mi decido su cosa fare e riprendo a studiare" ora i genitori ti impongono a laurearti perchè sperano che possa fare la differenza.
Io a mio figlio se non avrà voglia di studiare non gli imporrò un liceo... vuoi lavorare? ok...studia per diventare idraulico, elettricista che sono lavori sicuri! Una volta fatto quello se troverai il lavoro dei tuoi sogni fallo! Nel frattempo avrai un lavoro sicuro!

Ma anche io non imporrei nulla ai miei figli (apparte l'inglese! ) ma mi spiace veder smontare cosi' le ambizioni di una persona tutto qui...se fossi stata io al posto di Marty mi avreste fatto passare la voglia non solo di studiare veterinaria ma proprio di vivere in generale.

ahahha no è che mi è sembrato desiderare troppo... già il dire "una casettina in affitto".... sembra quasi desiderare un lavoro fantastico e una casa di proprietà magari con tanti bambini e un cane come nella mulino bianco xD
Credo che chi le faccia davvero del male non siamo noi ma le persone accanto a lei insoddisfatte di una vita che in molti in realtà desiderano. Molti desiderano un lavoro, anche sotto pagato, e una casetta in affitto è una delle loro maggiori aspirazioni. Tutto qui...abbiamo voluto riportarla un pò alla triste e crudele realtà spiegandole che c'è altro oltre al lavoro! Che molte persone, come me, pur di essere indipendenti e avere una famiglia sono capaci a rinunciare a qualcosa! Così lei, se vorrà, dovrà essere capace a rinunciare alla famiglia per il lavoro dei suoi sogni!

Se avessi dato retta agli altri ora non sarei così colta musicalmente io faccio il DAMS e si sa che la nomea che ha come facoltà è quella di "fancazzista" - "per chi non vuole fare niente" - "ah ma da voi si studia?" - "vai ad amici dopo?"
Ricordo anni fa un conoscente (studente in medicina) che mi vide china sui libri in biblioteca e mi chiese cosa stessi studiando... Organizzazione di eventi culturali e dello spettacolo... "Roba facile che vuoi che sia!" è stata la sua risposta. Bravo però scommetto che ai concerti ORGANIZZATI da stronzi che studiano queste cose ci vai!
Meglio seguire i propri interessi tanto sono convinta che chi ha da ridire lo abbia comunque indipendentemente da cosa studi.

Io ho studiato musica e psicologia... le mie passioni. Sono musicista? Non di mestiere. Sono psicologa? Per ora no, e chissà se riuscirò a realizzarmi mai in questo campo. Però nonostante la brutta situazione sono felice delle mie scelte, fiera di averle fatte e di ciò che mi hanno resa! Tutto il resto "si vedrà"

MartyCTB ha scritto:... tutti quelli che mi circondano si pentono del loro lavoretto sottopagato e della casetta in affitto.

Perché pensi che diventando veterinaria potrai comprarti la casa senza problemi?! Certo...se te la pagano i tuoi...
Se devi pagartela con lo stipendio classico di un veterinario (perché tutti pensano che alla fine i veterinari guadagnino un macello, ed è vero se si tratta dei proprietari delle cliniche ma se tu sei il dipendente che fa i turni prendi una miseria) forse arriverai a guadagnare decentemente verso i 40 anni e il mutuo lo estinguerai a 80...

Jennina ha scritto:Negli ippodromi sì ma rischi di finire in carcere subito perchè se non droghi i cavalli come si deve ti licenziano e se li droghi e ti scoprono ti ammanettono per violenze su animali. Per non parlare dei sensi di colpa perchè quei farmaci dimezzano la vita di un cavallo!

Gli ippodromi stanno tutti chiudendo per una crisi stratosferica che affligge il mondo dell'ippica da un decennio, e comunque non ti pagano...
Ecco se pensate di fare li veterinario e pure sul mondo dei cavalli non vi dico nemmeno "fate altro", vi dico direttamente "ma hai tendenze masochiste?!"
Ci son vissuta per 5 anni e penso che sia il settore dove la vita per un veterinario è la più dura in assoluto...

Jennina ha scritto:E Marty....chiedi alle persone depresse per il lavoro sottopagato e stressante se preferirebbero continuare a lavorare lì ed avere una famiglia....o riuscire a fare il lavoro dei loro sogni e non avere una famiglia. Credo che preferirei lavorare in miniera piuttosto di non andare a vivere con il mio compagno e farmi una famiglia! Preferirei lavorare al polo nord piuttosto che vivere alle spalle dei miei genitori per il resto della vita.

Jennina probabilmente saremo antiquate io e te che mettiamo ancora la famiglia davanti al lavoro come priorità...
Io appena avrò preso la laurea penso che andrò anche a fare la spazzina pur di uscire di casa e poter andare a convivere al volo col mio ragazzo...(e mi sentirò una cacchina pestata e trascinata per il marciapiede al pensiero di tutti i soldi che ho fatto spendere ai miei per una scelta sbagliata mia, infatti vorrei riuscire a restituirglieli un giorno...)

Foll3ttocanoro ha scritto:Meglio seguire i propri interessi tanto sono convinta che chi ha da ridire lo abbia comunque indipendentemente da cosa studi.

Di quello che possono aver da ridire gli altri me ne frego (tranne di quello che mi dicono i miei che mi stanno mantenendo), qui si parla di quello che gli stessi studenti e neo-laureati di veterinaria hanno da ridire sulle loro stesse scelte...è ben diverso...

Poi ripeto: ognuno farà quel che vuole, ma dato che la professione del veterinario è quella su cui la gente si fa l'idea più sbagliata (tanti soldi, bel lavoro, punturine e coccole agli animali, stima da parte della gente) e ora in braghe di tela mi ci ritrovo io insieme ai miei colleghi di corso, penso che sia giusto "bilanciare" l'idea utopistica della gente con quella che è la realtà nuda e cruda...
Tanto al 99% nessuno ci crederà (perché quando ce lo aveva detto il prof di miglioramento genetico a noi nessuno gli ha creduto, sant'uomo che tentava di aprirci gli occhi), ma magari quel 1% che passano di qua e leggono valutando pro e contro potranno scegliere basandosi su una versione più realistica di quello che significa scegliere veterinaria...

Scusami Franza ma anche tu sei altro da Marty, non siete uguali e ognuna farà le sue scelte. Secondo me fregarsene di quello che dicono gli altri vuol dire anche fregarsene degli stessi studenti insoddisfatti perché quello è il loro percorso, non il mio, e se avessi seguito le lamentele di circa metà degli studenti in musica del DAMS non avrei continuato a studiare per passare esami come Teoria della musica.
Sembrano impossibili per un sacco di loro ma sinceramente me ne sono fregata della loro opinione pessimista per una volta e ho fatto solo bene! Non tutti siamo capaci di affrontare le stesse situazioni allo stesso modo ma almeno abbiamo il diritto di provarci, se poi le cose si mettono male si è in tempo a cambiare rotta mica si è in punto di morte.

Franza ha scritto:Jennina probabilmente saremo antiquate io e te che mettiamo ancora la famiglia davanti al lavoro come priorità...

Scusa ma cosa c'entra l'essere antiquate? Anche io se sara' destino mi creero' il mio nucleo familiare. Ma questo sinceramente dipende dal fatto che io possa incontrare o meno la persona giusta (cosa difficile visto cosa c'e' in giro... ) non certo dal mio lavoro. Una cosa non esclude l'altra. Non stiamo parlando di pietre miliari della letteratura italiana ma ricordo che in uno dei suoi libri Fabio Volo scrisse una cosa bellissima che rappresenta in pieno il concetto che cercavo di esprimere. "Fare una famiglia non e' un sogno. Le famiglie si dovrebbero fare per condividere con qualcuno che si ama il proprio sogno. Altrimenti le persone diventano funzionali a qualcosa, diventano dei mezzi e non possono essere cio' che sono". Era questo che intendevo, e' cosi' che sono sempre state le cose per me. Questo non vuol dire che ritengo "antiquato" farsi una famiglia. Credi che il settore che ci siamo scelte io e Lahinis sia tanto meglio? Ci sono una marea di psicologi, la gente crede che non facciamo nulla, che stiamo solo li a dare consigli e che quindi tanto vale chiacchierare con un amico. Nemmeno pensano al carico di stress a cui si e' sottoposti e al fatto che e' una delle professioni a piu' alto rischio burn out (per non parlare dei tassi di suicidi)...oltretutto pensano anche di noi che guadagnamo un sacco di soldi...seeeeee, come no....la consapevolezza e' importante ma certo che se parto gia' perdente stai pur certa che ci sono buone probabilita' che perdero' davvero....

Foll3ttocanoro ha scritto:Scusami Franza ma anche tu sei altro da Marty, non siete uguali e ognuna farà le sue scelte. Secondo me fregarsene di quello che dicono gli altri vuol dire anche fregarsene degli stessi studenti insoddisfatti perché quello è il loro percorso, non il mio, e se avessi seguito le lamentele di circa metà degli studenti in musica del DAMS non avrei continuato a studiare per passare esami come Teoria della musica.
Sembrano impossibili per un sacco di loro ma sinceramente me ne sono fregata della loro opinione pessimista per una volta e ho fatto solo bene! Non tutti siamo capaci di affrontare le stesse situazioni allo stesso modo ma almeno abbiamo il diritto di provarci, se poi le cose si mettono male si è in tempo a cambiare rotta mica si è in punto di morte.

guarda che lo sto ripetendo da un pezzo che ognuno farà quello che vuole, ci mancherebbe altro...
ma scegliere una facoltà del genere solo sulla base della visione utopistica del veterinario e sui sogni è sbagliato, bisogna considerare la realtà...
Anche perché cambiare rotta al 3°-4° anno di veterinaria significa aver buttato personalmente, o fatto buttare ai genitori che è peggio, una marea di soldi...io al tempo ho sbagliato, se tornassi indietro sapendo com'è realmente non penserei "beh intanto provo, poi se va male cambio e amen se farò buttare nel cesso 10mila euro ai miei genitori..."
Sono una marea di soldi ragazze, certo si può sempre cambiare rotta (potrei farlo anche io ora che mi manca poco) ma visto quello che comporta cambiare rotta (vedi alla voce montagna di soldi buttati) perché non ci si può ragionare meglio prima?
Si parla tanto di sogni ma i sogni non li mangi a cena, non li usi per pagare le bollette....io sarò troppo concreta e dura ma onestamente neanche parlare di solo sogni è giusto...
Una volta i genitori non assecondavano i sogni dei figli ed era sbagliato, ma ora forse si è finiti nel campo opposto osannando i soldi senza far capire che bisogna metterli nella bilancia con la realtà nell'altro piatto...se mio figlio ha il sogno di vendere ghiaccioli al polo nord potrò/dovrò pur fargli presente che magari è una min***ata?!
Io la chiudo qua perché il topic è generico e quello che dovevo dire l'ho detto, probabilmente solo Jennina ha capito cosa volevo dire dato che anche lei ha potuto vedere la realtà veterinaria da vicino...

Ultima cosa per moonriver: scegliere un lavoro che ancora a 30-35 anni non ti permetterà di andare a convivere col fidanzato per me è mettere il lavoro davanti alla famiglia, nucleo familiare per me significa vivere assieme e possibilmente figli...certo si può andare a vivere assieme al moroso e avere figli anche a 40-45 anni...ma personalmente (sottolineo che è un mio pensiero) non è la stessa cosa che farlo da giovani, per me è aver perso tanto tempo e tante cose...

Franza ha scritto:Ultima cosa per moonriver: scegliere un lavoro che ancora a 30-35 anni non ti permetterà di andare a convivere col fidanzato per me è mettere il lavoro davanti alla famiglia, nucleo familiare per me significa vivere assieme e possibilmente figli...certo si può andare a vivere assieme al moroso e avere figli anche a 40-45 anni...ma personalmente (sottolineo che è un mio pensiero) non è la stessa cosa che farlo da giovani, per me è aver perso tanto tempo e tante cose...

Io ne ho 33, figurati..ormai sono spacciata!

Te lo chiedo proprio papale papale: chi ha stabilito cosa è una minchiata e per chi? Tu?

Foll3ttocanoro ha scritto:Te lo chiedo proprio papale papale: chi ha stabilito cosa è una minchiata e per chi? Tu?

La realtà di vita?

La tua realtà? La mia? La sua? Quale? Potrei farti un esempio molto pratico della realtà della mia città: chi sta studiando (o ha studiato) veterinaria e che conosco personalmente al momento ha un lavoro nel settore. Mentre io non lo avrò nel mio... come mai? Forse perché da regione a regione ci sono diverse esigenze nel campo del lavoro?
Una volta si diceva: "Fai ingegneria che avrai il lavoro sicuro!" credo sia una delle frasi più stupide che ho sentito dire. La seconda è quella di mia madre che mi vedeva bene a Logopedia...

la realtà della vita odierna di tutti noi, non la mia e basta...e si parlava dei ghiaccioli...
Comunque per te io sbaglio a dire "ragazza pensa anche al fatto che non c'è richiesta di veterinari, non c'è lavoro", per me sbagli te a dirle "fallo perché è il tuo sogno e poi si vedrà, al limite cambi"
Io esagero da un lato, tu dall'altro...almeno la versione media è bilanciata, è giusto che ci sia la tua versione come è giusto che ci sia la mia dato che insieme possono far ragionare in modo giusto...
Se ci fosse solo la versione dei sogni non sarebbe realistica la cosa...

Guarda io sono la persona più pessimista del mondo però studiare qualcosa per cui non si ha slancio o non si è portati a fare solo perché ci sono difficoltà lavorative nel campo che si ama mi sembra insensato.

Foll3ttocanoro ha scritto:Guarda io sono la persona più pessimista del mondo però studiare qualcosa per cui non si ha slancio o non si è portati a fare solo perché ci sono difficoltà lavorative nel campo che si ama mi sembra insensato.

e si torna al solito problema...studiare...sembra che esista solo la laurea al mondo, e se non ti laurei sei un fallito...
Se ad una persona piacciono gli animali ci sono tante cose da fare oltre a veterinaria, tipo aprire una toelettatura...vedi tutti gli animali che vuoi, li vedi sani (cosa non da poco, state voi di fianco 24 ore al giorno ad animali malati e provate a guardarli mentre gli fate l'ultima punturina...io continuo a girarmi per nascondere le lacrime), hai dei buoni orari e una vita più che dignitosa...tanto per fare un esempio...
Con la situazione di schifo che abbiamo in Italia ora perché si deve far così tanta pressione sullo studiare per forza? onestamente non ci servono tutti questi laureati, e la laurea non vale più come una volta...
Se una ha la passione per gli animali ci sono tantissimi lavori possibili e anche altri corsi di laurea oltre a veterinaria, non capisco perché ci si intestardisca a pensare solo a questo...
Nel mondo dei miei sogni io alleverei e basta...

per favore non mettermi in bocca parole che non ho detto.