Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
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Foll3ttocanoro
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- Chiara1978Membro TOP
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 7:37 pm
La penso come te
E ancora una volta mi dispiaccio (scusate l'OT) che tu e Folletto siate geograficamente lontane da me
Fortuna che c'è il forum
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- lilly_la_princyMembro attivissimo
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 8:00 pm
Chiara1978 ha scritto:La penso come te
E ancora una volta mi dispiaccio (scusate l'OT) che tu e Folletto siate geograficamente lontane da me
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un mega abbraccione!
Con tutto che a me i bambini piacciono pure e mi piace accudirli (ho un fratellino che ha 15 anni meno di me e me ne son sempre presa cura con gioia). Io e il mio compagno, piuttosto che farne uno nostro, preferiremmo adottarlo... ma solo se saremo ben sistemati, orari di lavoro permettendo e tra almeno 10 anni, se poi non succederà pazienza, siamo già felici in due.
Ma, sinceramente, apprezzo parecchio le persone che agiscono per logica e non perché i fantomatici ormoni malvagi decidono per loro prendendo il controllo.
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 9:38 pm
Chiara1978 ha scritto:personalmente sono sicura che ci sono tantissime persone che potendo tornerebbero indietro all'istante, ma non possono, non lo ammettono e fanno una vita d'inferno.
Conosco almeno una donna che divorzierebbe all'istante, se soltanto a suo tempo non avesse mollato un lavoro che le piaceva (e le permetteva di guadagnare più del marito!) per fare la madre casalinga a tempo pieno... e conosco anche qualche uomo che è diventato padre solo per accontentare la compagna, senza però saper poi gestire il suo ruolo di genitore.
Chiara1978 ha scritto:invece dai figli, scusate se sono ripetitiva, ma davvero indietro non si torna e se non si va più d'accordo con il partner le cose possono diventare dolorosissime.
Infatti.
A me fa una rabbia pazzesca vedere bambini che vengono usati come strumento di ricatto morale/affettivo. E lo dico sia nei riguardi dei bambini stessi, che rischiano di restarne danneggiati, sia degli adulti che vengono manipolati sul piano emotivo ma non se ne rendono conto o non vogliono rendersene conto perché sarebbe doloroso ammettere che qualcuno che ti è vicino voglia fregarti/approfittarsi di te.
A volte ho tentano d'intervenire, ma è facile che venga ignorata perché una scorbutica come me, che non si commuove davanti a un cambio di pannolino, secondo loro parlerebbe solo per difendere i propri interessi o comunque non sarebbe abbastanza coinvolta per capire davvero... Santa pazienza.
Chiara1978 ha scritto:sarò cinica ma il "per sempre" non dico che sia impossibile ma non è facile... sarò anche presuntuosa, ma penso che nel nostro caso sia difficile ma comunque non ho detto impossibile, ed è proprio per questo che abbiamo parlato anche del caso in cui ci fosse una rottura.
Non sei cinica.
Tu e tuo marito avete fatto solo quello che ogni coppia sensata dovrebbe fare: siete stati onesti tra di voi.
- Foll3ttocanoroMembro fedele
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 25, 2016 1:14 pm
lilly_la_princy ha scritto:Foll3ttocanoro ha scritto:Thea ha scritto:
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
In che senso preoccupanti?
Io sono sicuramente una di quelle che non ha piacere a passare il tempo con i bambini, ma non dico 2 ore... manco 2 minuti! ma non mi sembra un problema, mica è obbligatorio trovare simpatici i bambini... o si? boh credo che l'importante sia esserne consapevoli così da evitarsi rotture di scatole
No Folletto, mica i bambini devono per forza piacere a tutte le donne, ci mancherebbe pure altro!... Solo, se ad una donna adulta non piacciono e non vuol passarci nemmeno due minuti insieme, è più che sensato che decida di non volerne avere (come te per esempio) piuttosto che il contrario... mia opinione personale.
ma io sono d'accordo, anzi, più che d'accordo! Solo mi chiedevo cosa ci trovasse Thea di preoccupante in una donna che ammette di sopportare poco i bambini o che ritiene di non essere in grado di interagire con loro... capita, alcune sono così e hanno pure figli (purtroppo...) mentre qui al momento mi è parso di capire che nessuna di noi ne abbia per un motivo o per un altro.
So di non gradirli in generale, non li odio piuttosto li ignoro qualcuno poi è davvero insopportabile (sarà colpa dei genitori certamente ma dipende anche dal carattere). Ecco io ne sono consapevole, so che non è obbligatorio che piacciano, ed ho deciso che i figli non fanno per me. Ma non trovo preoccupante pensarla in questo modo
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Sab Apr 02, 2016 9:39 pm
Thea ha scritto:
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
Aspetta, mi pare che tu stia estremizzando un po' troppo quello che io e altre abbiamo scritto.
Prima di tutto non mi sogno nemmeno di prendere a calci un bambino, ma mi spazientisco facilmente e quando mi spazientisco dico cose che non dovrei, oppure sbotto e mi allontano abbandonando il poverino che ovviamente non si rende conto di aver causato il mio scatto di nervi. Non sono una persona violenta, non uccido neanche le mosche.
Sulla Critica della Ragion Pura: ma non sono mica scema! Non pretendo di fare discorsi complessi o astratti con un bambino piccolo, ma mi pesa di non poter fare un discorso razionale. Sono cose diverse. Con un bambino un po' più grande o un adolescente puoi dire: "Questa cosa non possiamo farla perché ecc ecc", oppure "Questa cosa la facciamo così anziché cosà, perché viene meglio" oppure "Mettiti il giubbino sennò ti raffreddi". Quando parlo di discorsi razionali, mi riferisco a cose di questo genere. E' molto frustrante non poter CONVINCERE un bambino con le parole. Come fai a comunicare? Boh, per me resta un po' un mistero. Possibile che l'unico modo per indirizzare i loro comportamenti in modo sicuro e socialmente accettabile e per educarli sia urlare? Non so... in ogni caso non poter usare le parole per me è un grosso ostacolo e mi fa innervosire.
Sul voler o non voler avere figli: mi rendo conto di essere contraddittoria, grazie tante, sennò non avrei aperto questa discussione, vi pare?
Il fatto è che da una parte non mi piace passare del tempo con i bambini, dall'altra però vorrei farmi una famiglia, in futuro, nel caso riuscissi a trovare un uomo dal quale non mi venga voglia di fuggire dopo un paio di mesi. Penso che ci sia una certa differenza tra "figli" e "bambini": i figli non restano piccoli per sempre, e io vorrei avere dei figli non per come sono da piccoli, ma per come sono... diciamo... dai 7-8 anni in su, ecco. Insomma: non farei mai e poi mai la maestra d'asilo o, peggio, l'educatrice al nido, perché significherebbe passare la maggior parte della mia vita con bambini al di sotto dei 6 anni, che per me sono fonte di immenso stress. Però forse potrei anche fare la mamma, sacrificandomi in quegli anni in cui i figli sono piccoli, perché tanto poi a un certo punto crescono. Mi fa orrore l'idea di partorire (che modo cruento di riprodursi!) e mi spaventa moltissimo la prospettiva di passare 6-7 anni a impazzire appresso a un piccolo esserino privo di razionalità e pieno di esigenze di ogni tipo, ma l'idea di prendermene cura negli anni successivi e insomma di formare una famiglia, quella mi piace. Se mi immagino a 40-50 anni senza un compagno e senza figli mi viene la tristezza, penso a come deve essere una casa vuota tutte le sere e tutte le notti della tua vita, dove non c'è nessuno di cui ti importi e nessuno a cui importi tu... non che pensi alla famiglia del mulino bianco, ma ecco, vivere in una famiglia, buona o scangherata che sia, per me è importante.
E' per questo che mi preoccupa così tanto non sopportare i bambini: proprio perché in futuro vorrei averne, ma sento di non essere all'altezza, capite? Non mi sento una donna completa, al 100%, forse sotto sotto vorrei essere un uomo, uno che per fare figli non ha bisogno di tenerseli dentro ed espellerli dalle viscere e incontrare un sacco di problemi sul lavoro e nella vita in generale a causa del suo essere maledettamente femmina in un mondo maledettamente maschio...
Chi non sopporta i bambini ed è convinta di non volerne penso che possa stare serena, ma io mi sento come divisa in due: una parte di me giudica quella che non ama i bambini un orribile mostro, l'altra parte giudica quella che sotto sotto vuole una famiglia tradizionale come una piccola idiota plagiata dai film disney e dalla morale cattolica.
Insomma, mi sento un po' come nella canzone che dice:
"Cresciuti con una morale cattolica
E con i rock'n roll"
Nessuna di voi si è mai sentita così? E se sì, siete cambiate poi?
- nimueMembro attivo
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Dom Apr 03, 2016 1:00 pm
Per me il problema tuo di fondo è questo: devi smetterla di credere che per essere donna al 100% bisogna avere figli! Ma dove sta scritto questo? Io non ho desiderio di maternità e non è che mi sento incompleta... Anzi! Quindi per me devi iniziare a capire se questa tua dicotomia sia dovuto all'influenza della società o per tue insicurezze legate al non sapere.
- Foll3ttocanoroMembro fedele
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Dom Apr 03, 2016 1:05 pm
Non posso che quotare nimue ;-)
- JulmaxMembro
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Dom Apr 03, 2016 1:32 pm
Sono d'accordo con le altre, sarebbe da approfondire queste tue insicurezze...
A leggere del tuo desiderio di avere una famiglia ma del tuo orrore per il parto o il fatto che non ti piace stare con i bambini sotto i 6-7 anni mi è venuta in mente l'adozione... Sarebbe anche un meraviglioso gesto per bambini che purtroppo si sono trovati in condizioni sfortunate, poi le persone spesso cercano bambini più piccoli possibile (ho tradotto diversi documenti dall'anpas per lavoro)
A leggere del tuo desiderio di avere una famiglia ma del tuo orrore per il parto o il fatto che non ti piace stare con i bambini sotto i 6-7 anni mi è venuta in mente l'adozione... Sarebbe anche un meraviglioso gesto per bambini che purtroppo si sono trovati in condizioni sfortunate, poi le persone spesso cercano bambini più piccoli possibile (ho tradotto diversi documenti dall'anpas per lavoro)
- lilly_la_princyMembro attivissimo
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Dom Apr 03, 2016 6:44 pm
Anche io mi trovo perfettamente d'accordo con Nimue.
Riguardo l'adozione ho invece i miei dubbi perché quando i bimbi giungono in una nuova famiglia (e non sono più neonati) oltre ad essere pur sempre bambini, hanno esigenze particolari che mal si sposano con quanto scritto sopra da Fra.V e mi riferisco a questo (ma non solo):
Poi
Qui mi preme dire una cosa: se TU decidi di diventare madre partendo dal presupposto di doverti sacrificare, ti invito a farti una domanda: quanto pensi si debba invece sacrificare un bambino che non ha invece deciso non soltanto di venire al mondo, ma anche di avere una madre a cui pesa avere a che fare con la sua tenera età?
6-7 anni non sono poi così pochi e, anche se poi i figli crescono, non sono certo fagioli magici, pertanto quei 6-7 anni devono pur trascorrerli.
E' certamente vero che un bambino di 3 mesi non può capire che deve mettere il giubbino per non prendere freddo... ma già un bambino un poco più grandetto riesce a capire qualcosina (certamente prima dei 6 anni)... il tipo di comunicazione deve semplicemente essere più semplice. Poi, ovvio, se si urla si ottiene ben poco; i bambini son pur sempre persone e le urla non piacciono a nessuno.
Ok, però sei donna, lo sei al 100% già ora con o senza figli. Non vedo davvero dove risieda l'incompletezza.
Si può far parte di una famiglia senza avere figli e, quindi, senza ricoprire il ruolo di madre, se esso comporta delle responsabilità che non ti senti di assumerti.
Quando ci si fa un figlio si acquisisce il pacchetto full optional: quello con i pianti notturni, le cacche nel pannolino, i bacetti bavosi nella guancia, i primi "bravissimo" a scuola e tutto il resto... insomma, gioie e preoccupazioni che tutte le fasi della sua vita comportano.
Non si può decidere di "ibernarlo" per un lasso di tempo e poi scongelarlo come l'arrosto buono la domenica a pranzo.
O tutto o niente; pertanto, se una fase della vita di un eventuale figlio non ti andrebbe di affrontarla a priori, ti faresti seriamente del male decidendo di forzarti a viverla in futuro per scacciare lo spauracchio della solitudine. Dovresti, piuttosto, lavorare su questa paura di restare sola... il tuo problema non è l'indecisione che senti di avere ma questo, a mio parere.
In un certo qual modo il legame madre-figlio è sempre presente in un aspetto:
madre poco serena = figlio poco sereno.
Riguardo l'adozione ho invece i miei dubbi perché quando i bimbi giungono in una nuova famiglia (e non sono più neonati) oltre ad essere pur sempre bambini, hanno esigenze particolari che mal si sposano con quanto scritto sopra da Fra.V e mi riferisco a questo (ma non solo):
Fra.V ha scritto:Prima di tutto non mi sogno nemmeno di prendere a calci un bambino, ma mi spazientisco facilmente e quando mi spazientisco dico cose che non dovrei, oppure sbotto e mi allontano abbandonando il poverino che ovviamente non si rende conto di aver causato il mio scatto di nervi. Non sono una persona violenta, non uccido neanche le mosche.
Poi
Fra.V ha scritto: Penso che ci sia una certa differenza tra "figli" e "bambini": i figli non restano piccoli per sempre, e io vorrei avere dei figli non per come sono da piccoli, ma per come sono... diciamo... dai 7-8 anni in su, ecco. Insomma: non farei mai e poi mai la maestra d'asilo o, peggio, l'educatrice al nido, perché significherebbe passare la maggior parte della mia vita con bambini al di sotto dei 6 anni, che per me sono fonte di immenso stress. Però forse potrei anche fare la mamma, sacrificandomi in quegli anni in cui i figli sono piccoli, perché tanto poi a un certo punto crescono.
Qui mi preme dire una cosa: se TU decidi di diventare madre partendo dal presupposto di doverti sacrificare, ti invito a farti una domanda: quanto pensi si debba invece sacrificare un bambino che non ha invece deciso non soltanto di venire al mondo, ma anche di avere una madre a cui pesa avere a che fare con la sua tenera età?
6-7 anni non sono poi così pochi e, anche se poi i figli crescono, non sono certo fagioli magici, pertanto quei 6-7 anni devono pur trascorrerli.
Fra.V ha scritto: Con un bambino un po' più grande o un adolescente puoi dire: "Questa cosa non possiamo farla perché ecc ecc", oppure "Questa cosa la facciamo così anziché cosà, perché viene meglio" oppure "Mettiti il giubbino sennò ti raffreddi". Quando parlo di discorsi razionali, mi riferisco a cose di questo genere. E' molto frustrante non poter CONVINCERE un bambino con le parole. Come fai a comunicare? Boh, per me resta un po' un mistero. Possibile che l'unico modo per indirizzare i loro comportamenti in modo sicuro e socialmente accettabile e per educarli sia urlare? Non so... in ogni caso non poter usare le parole per me è un grosso ostacolo e mi fa innervosire.
E' certamente vero che un bambino di 3 mesi non può capire che deve mettere il giubbino per non prendere freddo... ma già un bambino un poco più grandetto riesce a capire qualcosina (certamente prima dei 6 anni)... il tipo di comunicazione deve semplicemente essere più semplice. Poi, ovvio, se si urla si ottiene ben poco; i bambini son pur sempre persone e le urla non piacciono a nessuno.
Fra.V ha scritto: Non mi sento una donna completa, al 100%, forse sotto sotto vorrei essere un uomo, uno che per fare figli non ha bisogno di tenerseli dentro ed espellerli dalle viscere e incontrare un sacco di problemi sul lavoro e nella vita in generale a causa del suo essere maledettamente femmina in un mondo maledettamente maschio...
Ok, però sei donna, lo sei al 100% già ora con o senza figli. Non vedo davvero dove risieda l'incompletezza.
Fra.V ha scritto: mi spaventa moltissimo la prospettiva di passare 6-7 anni a impazzire appresso a un piccolo esserino privo di razionalità e pieno di esigenze di ogni tipo, ma l'idea di prendermene cura negli anni successivi e insomma di formare una famiglia, quella mi piace. Se mi immagino a 40-50 anni senza un compagno e senza figli mi viene la tristezza, penso a come deve essere una casa vuota tutte le sere e tutte le notti della tua vita, dove non c'è nessuno di cui ti importi e nessuno a cui importi tu... non che pensi alla famiglia del mulino bianco, ma ecco, vivere in una famiglia, buona o scangherata che sia, per me è importante.
Si può far parte di una famiglia senza avere figli e, quindi, senza ricoprire il ruolo di madre, se esso comporta delle responsabilità che non ti senti di assumerti.
Quando ci si fa un figlio si acquisisce il pacchetto full optional: quello con i pianti notturni, le cacche nel pannolino, i bacetti bavosi nella guancia, i primi "bravissimo" a scuola e tutto il resto... insomma, gioie e preoccupazioni che tutte le fasi della sua vita comportano.
Non si può decidere di "ibernarlo" per un lasso di tempo e poi scongelarlo come l'arrosto buono la domenica a pranzo.
O tutto o niente; pertanto, se una fase della vita di un eventuale figlio non ti andrebbe di affrontarla a priori, ti faresti seriamente del male decidendo di forzarti a viverla in futuro per scacciare lo spauracchio della solitudine. Dovresti, piuttosto, lavorare su questa paura di restare sola... il tuo problema non è l'indecisione che senti di avere ma questo, a mio parere.
In un certo qual modo il legame madre-figlio è sempre presente in un aspetto:
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- Fra.VMembro
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Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mer Gen 18, 2017 9:37 am
L'incompletezza risiede nel fatto che, come spiegavo nel post precedente, una parte di me vorrebbe in futuro avere dei figli e l'altra parte aborre questa prospettiva.
Ma vedo che tanto qui non mi capisce nessuna, quindi evidentemente faccio parte di una minuscola minoranza.
Ma vedo che tanto qui non mi capisce nessuna, quindi evidentemente faccio parte di una minuscola minoranza.
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