Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
+5
Foll3ttocanoro
Thea
Chiara1978
lilly_la_princy
Fra.V
9 partecipanti
Pagina 1 di 2 • 1, 2
- Fra.VMembro
- Messaggi : 51
Stars : 93
Data d'iscrizione : 14.03.15
Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Lun Mar 14, 2016 7:07 pm
Ciao a tutte,
questo pomeriggio al lavoro ho avuto da fare con un libro che parlava di come allevare i figli e mi è tornato in mente molto forte un dubbio che mi assilla da alcuni anni (per la precisione, da quando è arrivato in famiglia un nuovo nato, che ora ha 4 anni).
Il dubbio è questo: se a me i bambini non piacciono, sono cattiva? E potrò mai avere e crescere decentemente eventuali figli, se solo l'idea di passare una o due ore con un bambino piccolo mi fa sentire soffocata?
Non è che odi i bambini, ma odio il fatto che con loro sia impossibile parlare civilmente prima che abbiano 7-8 anni; odio i capricci, le pappe, la parola "bimbo" e l'affettazione con cui la si pronuncia, odio l'idea di una cosa che cresca dentro di me e poi debba uscirne in modo orribile e violento, odio l'idea di non poter dormire la notte e di non aver mai, mai, mai, mai un minuto di tranquillità perché la peste urla, sbraita, pretende attenzioni in continuazione e non comprende il minimo ragionamento logico. Avere a che fare con bambini piccoli, per me, è come avere a che fare con animali, a livello di comunicabilità, con l'aggravante che un bambino richiede molte, molte più attenzioni di un animale.
Voi come fate a fare pace con il fatto di essere donne?!?!?!?
Io odio anche la prospettiva di dovermi limitare nel lavoro e nella vita in generale, mentre un mio ipotetico compagno alla fine vivrebbe più o meno come viveva prima... io vorrei fare dei figli in futuro, ma li vorrei fare come li fa un uomo, cioè senza diventare schiava del marmocchio, senza sprofondare nello stereotipo della donna-mamma che guarda le pubblicità del latte crescita mellin precinutri e altre scemenze simili!!!
Come si fa a venire a patti con la femminilità e con questa condanna ad avere la parte più difficile nella procreazione? Io proprio non so come fare... e ho 26 anni: ormai dovrei essermici rassegnata al fatto di possedere un utero...
questo pomeriggio al lavoro ho avuto da fare con un libro che parlava di come allevare i figli e mi è tornato in mente molto forte un dubbio che mi assilla da alcuni anni (per la precisione, da quando è arrivato in famiglia un nuovo nato, che ora ha 4 anni).
Il dubbio è questo: se a me i bambini non piacciono, sono cattiva? E potrò mai avere e crescere decentemente eventuali figli, se solo l'idea di passare una o due ore con un bambino piccolo mi fa sentire soffocata?
Non è che odi i bambini, ma odio il fatto che con loro sia impossibile parlare civilmente prima che abbiano 7-8 anni; odio i capricci, le pappe, la parola "bimbo" e l'affettazione con cui la si pronuncia, odio l'idea di una cosa che cresca dentro di me e poi debba uscirne in modo orribile e violento, odio l'idea di non poter dormire la notte e di non aver mai, mai, mai, mai un minuto di tranquillità perché la peste urla, sbraita, pretende attenzioni in continuazione e non comprende il minimo ragionamento logico. Avere a che fare con bambini piccoli, per me, è come avere a che fare con animali, a livello di comunicabilità, con l'aggravante che un bambino richiede molte, molte più attenzioni di un animale.
Voi come fate a fare pace con il fatto di essere donne?!?!?!?
Io odio anche la prospettiva di dovermi limitare nel lavoro e nella vita in generale, mentre un mio ipotetico compagno alla fine vivrebbe più o meno come viveva prima... io vorrei fare dei figli in futuro, ma li vorrei fare come li fa un uomo, cioè senza diventare schiava del marmocchio, senza sprofondare nello stereotipo della donna-mamma che guarda le pubblicità del latte crescita mellin precinutri e altre scemenze simili!!!
Come si fa a venire a patti con la femminilità e con questa condanna ad avere la parte più difficile nella procreazione? Io proprio non so come fare... e ho 26 anni: ormai dovrei essermici rassegnata al fatto di possedere un utero...
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Lun Mar 14, 2016 7:37 pm
Ciao, al contrario di come certe persone pensano, non è affatto obbligatorio procreare per cui, se non te la senti, se non vorrai mai diventare mamma, non sarai meno femminile o meno degna di stima di quanto tu non lo sia attualmente.
A mio parere, diventare genitori non dovrebbe essere un qualcosa che si fa per il solo gusto di appagare sé stessi o perché "la natura chiama", fare un figlio è la più grande responsabilità che un essere umano possa prendersi, dovrebbe sempre essere una scelta consapevole e consensuale tra due persone ed è comprensibile ma, soprattutto, ASSOLUTAMENTE RISPETTABILE anche il non volersela prendere.
Se ti interessa, c'è già un altro topic simile a questo, eccolo qui:
https://lacoppettamestruale.forumattivo.com/t2304-non-voglio-figli-per-ora-o-per-sempre?highlight=figli
A mio parere, diventare genitori non dovrebbe essere un qualcosa che si fa per il solo gusto di appagare sé stessi o perché "la natura chiama", fare un figlio è la più grande responsabilità che un essere umano possa prendersi, dovrebbe sempre essere una scelta consapevole e consensuale tra due persone ed è comprensibile ma, soprattutto, ASSOLUTAMENTE RISPETTABILE anche il non volersela prendere.
Se ti interessa, c'è già un altro topic simile a questo, eccolo qui:
https://lacoppettamestruale.forumattivo.com/t2304-non-voglio-figli-per-ora-o-per-sempre?highlight=figli
- Chiara1978Membro TOP
- Messaggi : 6167
Stars : 9609
Data d'iscrizione : 07.05.12
Età : 45
Località : Lombardia
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mar Mar 15, 2016 5:20 pm
Io la penso ESATTAMENTE come te e, anche per questo (ma non solo: non mi piace il mondo in cui viviamo, basta vedere quanti stupidi "dogmi" ci siano in giro e quanto gli altri possano guardare storto, e non solo, chi non li segue, altrimenti ognuno farebbe tranquillamente le sue scelte senza porsi troppe domande, in tutti gli ambiti... e potrei andare avanti all'infinito), molti anni fa ho deciso di non avere figli e non ho mai avuto né dubbi né tentennamenti in questo senso, anzi: più ho a che fare con genitori (il meno possibile, perché non mi ci trovo, non abbiamo niente in comune: è normale che essi siano totalmente assorbiti dai figli, come è normale che io, non avendo la pazienza né la voglia di avere a che fare con i bambini per i motivi che hai così ben esposto, mi annoi a morte in loro compagnia) più mi rendo connto che non è una vita che fa per me (e anche qui, i motivi li hai già esposti perfettamente).
Sono una persona a cui non importa né delle regole sociali, né di quello che fanno gli altri, né di essere considerata "strana": penso con la mia testa prima di tutto, e se si tratta di qualcosa che so che non fa per me, non la faccio, punto; oltretutto credo che (e me ne sono convinta ancora di più ascoltando conversazioni un po' qua e un po' là e ponendo qualche domanda) tantissime persone agiscono (e non parlo solo dell'avere figli, ma in generale) prima di tutto per non distinguersi dalla massa, per non farsi accusare di essere "strane" e per non stare da sole; facendo uno sforzo, perché a me sembra sempre e comunque innaturale e ingiusto verso sé stessi comportarsi così, posso capirlo per altre cose, ma per un figlio no.
È una persona, non un oggetto, e ha bisogno di qualcuno che si renda ben conto di cosa voglia dire crescerlo e che, anche conoscendo i lati negativi, voglia farlo davvero.
Diverse persone secondo me si sono pentite, ma non lo direbbero mai, perché "non si fa".
Ma anche se c'è un sacco di omertà su questo argomento (e su molti altri), alla fine i fatti parlano da soli: essere genitori è difficile, faticoso e limitante.
Se si è il tipo di persona a cui tutto questo sta veramente bene e che è felice di tutti ciò che comporta un figlio, ottimo, ma non tutti sono così e purtroppo spesso per non farsi giudicare ci si trova in situazioni dolorosissime (ne ho sentite parecchie).
Poi c'è chi non si rende conto della differenza che corre tra il "mi piace" e il "lo voglio davvero": amare i bambini, avere voglia di giocare con loro e di coccolarli non vuol dire necessariamente essere buoni genitori, soprattutto quando i figli crescono, il tempo dei giochi finisce e le cose si fanno ancora più difficili (questo l'ho vissuto di persona perché i miei sono così; per fortuna, almeno mia mamma si è resa conto dei suoi errori, ma comunque essere figli di una persona che non sa gestire un adolescente e che ama solo i bambini piccoli e "pucciosi" non è il massimo; non avessi avuto un carattere forte e una chiara idea di chi sono e cosa voglio, chi sa dove sarei a quest'ora).
Naturalmente, sia charo, non voglio dire che sia così per tutti i genitori (o, in generale, per tutti quelli che fanno scelte considerate "giuste" dalla società): solo che non tutti pensano bene prima di diventarlo, diversi si fanno trascinare dal "così fan tutti" e che poi ci va di mezzo un innocente
Secondo me siamo tutti persone, non distinguo, se non in senso biologico, il "maschile" dal "femminile": sono prima di tutto, appunto, una persona, e il fatto che in quanto biologicamente donna potrei procreare non vuol dire che debba farlo, quindi sono tranquilla e in pace con me stessa; so di essere dolce, affettuosa, gentile e dotata di tatto, ma di voler condividere queste mie qualità con degli adulti selezionati, a me affini, che sappiano apprezzarle e con cui possa avere uno scambio di idee, uscire, divertirmi e godermi la vita, non con qualcuno che ha esigenze completamente diverse dalle mie, che crescendo potrebbe anche essermi antipatico e che mi dovrei sentire "obbligata" ad amare. Non fa assolutamente per me.
E comunque sono anche egoista e dura quando serve, un po' di "cattiveria" a volte nella vita ci vuole, non è detto che in quanto donne si debba essere sempre buone, fragili e gentili... sinceramente sono stufa di questi stereotipi.
E mi dispiace anche che si stia ancora a "dibattere" su scelte che dovrebbero essere perfettamente legittime, solo perché qualcuno ha deciso che "non vanno bene"... non avere figli, sposare una persona dello stesso sesso... e potrei andare avanti per ore.
Per fortuna almeno se ne parla, e nessuno può costringerci a fare quello che non vogliamo... mi auguro che parlando, confrontandosi e aprendo la mente, le cose cambino presto e in meglio, anche se ancora, quando sento certi discorsi, mi sento
Però sono fiduciosa
Sono una persona a cui non importa né delle regole sociali, né di quello che fanno gli altri, né di essere considerata "strana": penso con la mia testa prima di tutto, e se si tratta di qualcosa che so che non fa per me, non la faccio, punto; oltretutto credo che (e me ne sono convinta ancora di più ascoltando conversazioni un po' qua e un po' là e ponendo qualche domanda) tantissime persone agiscono (e non parlo solo dell'avere figli, ma in generale) prima di tutto per non distinguersi dalla massa, per non farsi accusare di essere "strane" e per non stare da sole; facendo uno sforzo, perché a me sembra sempre e comunque innaturale e ingiusto verso sé stessi comportarsi così, posso capirlo per altre cose, ma per un figlio no.
È una persona, non un oggetto, e ha bisogno di qualcuno che si renda ben conto di cosa voglia dire crescerlo e che, anche conoscendo i lati negativi, voglia farlo davvero.
Diverse persone secondo me si sono pentite, ma non lo direbbero mai, perché "non si fa".
Ma anche se c'è un sacco di omertà su questo argomento (e su molti altri), alla fine i fatti parlano da soli: essere genitori è difficile, faticoso e limitante.
Se si è il tipo di persona a cui tutto questo sta veramente bene e che è felice di tutti ciò che comporta un figlio, ottimo, ma non tutti sono così e purtroppo spesso per non farsi giudicare ci si trova in situazioni dolorosissime (ne ho sentite parecchie).
Poi c'è chi non si rende conto della differenza che corre tra il "mi piace" e il "lo voglio davvero": amare i bambini, avere voglia di giocare con loro e di coccolarli non vuol dire necessariamente essere buoni genitori, soprattutto quando i figli crescono, il tempo dei giochi finisce e le cose si fanno ancora più difficili (questo l'ho vissuto di persona perché i miei sono così; per fortuna, almeno mia mamma si è resa conto dei suoi errori, ma comunque essere figli di una persona che non sa gestire un adolescente e che ama solo i bambini piccoli e "pucciosi" non è il massimo; non avessi avuto un carattere forte e una chiara idea di chi sono e cosa voglio, chi sa dove sarei a quest'ora).
Naturalmente, sia charo, non voglio dire che sia così per tutti i genitori (o, in generale, per tutti quelli che fanno scelte considerate "giuste" dalla società): solo che non tutti pensano bene prima di diventarlo, diversi si fanno trascinare dal "così fan tutti" e che poi ci va di mezzo un innocente
Secondo me siamo tutti persone, non distinguo, se non in senso biologico, il "maschile" dal "femminile": sono prima di tutto, appunto, una persona, e il fatto che in quanto biologicamente donna potrei procreare non vuol dire che debba farlo, quindi sono tranquilla e in pace con me stessa; so di essere dolce, affettuosa, gentile e dotata di tatto, ma di voler condividere queste mie qualità con degli adulti selezionati, a me affini, che sappiano apprezzarle e con cui possa avere uno scambio di idee, uscire, divertirmi e godermi la vita, non con qualcuno che ha esigenze completamente diverse dalle mie, che crescendo potrebbe anche essermi antipatico e che mi dovrei sentire "obbligata" ad amare. Non fa assolutamente per me.
E comunque sono anche egoista e dura quando serve, un po' di "cattiveria" a volte nella vita ci vuole, non è detto che in quanto donne si debba essere sempre buone, fragili e gentili... sinceramente sono stufa di questi stereotipi.
E mi dispiace anche che si stia ancora a "dibattere" su scelte che dovrebbero essere perfettamente legittime, solo perché qualcuno ha deciso che "non vanno bene"... non avere figli, sposare una persona dello stesso sesso... e potrei andare avanti per ore.
Per fortuna almeno se ne parla, e nessuno può costringerci a fare quello che non vogliamo... mi auguro che parlando, confrontandosi e aprendo la mente, le cose cambino presto e in meglio, anche se ancora, quando sento certi discorsi, mi sento
Però sono fiduciosa
- TheaMembro
- Messaggi : 78
Stars : 121
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mer Mar 16, 2016 1:03 pm
Premetto che in linea di massima sono d'accordo con te e con Chiara: non mi piacciono molto i bambini, non provo quell'istintiva tenerezza verso di loro, non so come relazionarmi a loro (è una cosa che ad alcuni viene istintiva, ad altri no - questo me lo hanno confermato anche mamme, papà e in generale persone con più esperienza di me... io chiaramente coi bambini non ci so fare, pazienza).Fra.V ha scritto:
Non è che odi i bambini, ma odio il fatto che con loro sia impossibile parlare civilmente prima che abbiano 7-8 anni; odio i capricci, le pappe, la parola "bimbo" e l'affettazione con cui la si pronuncia, odio l'idea di una cosa che cresca dentro di me e poi debba uscirne in modo orribile e violento, odio l'idea di non poter dormire la notte e di non aver mai, mai, mai, mai un minuto di tranquillità perché la peste urla, sbraita, pretende attenzioni in continuazione e non comprende il minimo ragionamento logico. Avere a che fare con bambini piccoli, per me, è come avere a che fare con animali, a livello di comunicabilità, con l'aggravante che un bambino richiede molte, molte più attenzioni di un animale.
Voi come fate a fare pace con il fatto di essere donne?!?!?!?
Non ho cmq escluso di averne in futuro: in questo momento no, ci penserò fra un paio d'anni e si vedrà.
Però il tuo post mi lascia un po' perplessa, e mi sembra un po'... conflittuale. Lamentarsi che i bambini piangano, richiedano attenzioni e debbano essere accuditi in tutte le loro necessità; è come lamentarsi che gli esseri umani devono mangiare, bere e dormire. E' una cosa fisiologica ed è il modo in cui funziona la riproduzione e la crescita umana. Si può tranquillamente evitare di partecipare in questa attività (la riproduzione) e sono pienamente d'accordo che debba essere una libera scelta. Ma lamentarsi della condizione fisiologica di un neonato mi sembra molto strano.
Io amo i cani, molte persone saranno d'accordo, molte altre no. Nessuno è obbligato ad avere un cane, per carità. Ma se sentissi una persona che dice "no, io odio i cani perché non capiscono che devono fare la cacca nel water" penserei che sia un'osservazione che lascia il tempo che trova.
L'ultima frase che ho evidenziato in grassetto è quella che mi lascia più basita: il fatto di essere donne non significa automaticamente che dobbiamo vivere in funzione del nostro utero. Anche gli uomini sono necessari alla riproduzione, quindi il discorso dovrebbe essere lo stesso per loro.
ll modo in cui si vive l'avere figli sarà sempre diverso per le questioni biologiche, ma di nuovo mi sembra che tu stia parlando di tutt'altro: ok, gli uomini non restano incinti, ma se il problema è guardare le pubblicità del latte Mellin (che poi, che c'è di male? Qualcosa dovrà pur mangiare, il pupo), non è necessario un utero per scegliere quale marca di latte in polvere comprare per il neonato...
- Foll3ttocanoroMembro fedele
- Messaggi : 4371
Stars : 4961
Data d'iscrizione : 19.10.11
Età : 38
Località : Bologna
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mer Mar 16, 2016 1:30 pm
Io condivido quel che ha scritto Chiara non sentirti obbligata, io nemmeno voglio avere figli e non mi sento meno donna per questo. Non lasciarti influenzare da alcuni stereotipi di genere
Se in futuro vorrai avere dei figli (ai giorni nostri 26 anni non sono niente!) sarà solamente una scelta tua e del tuo compagno.
Se in futuro vorrai avere dei figli (ai giorni nostri 26 anni non sono niente!) sarà solamente una scelta tua e del tuo compagno.
- sepofaMembro
- Messaggi : 53
Stars : 91
Data d'iscrizione : 25.09.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 17, 2016 12:50 pm
mi piace questa discussione
probabilmente il mio è un punto di vista ancora differente....
io amo i bambini, vorrei tanto averne (ma la natura non è stata dalla nostra parte), ma penso comunque con terrore alla trasformazione donna - mamma perchè, diciamoci la verità, il 100% delle mamme che conosco non sono più donne!!! e ovviamente non intendo dal punto di vista biologico, ma parlo di padronanza della propria vita.
E' vero, gli uomini vivono la loro vita con leggere modifiche, le mamme invece si possono scordare di continuare a lavorare come facevano prima, di essere padrone del proprio tempo, anche quando hanno accanto un compagno molto presente. Vedo spesso mamme che, pur avendo del tempo libero, si sentono in colpa a lasciare i bambini al papà....
E anche io provo ribrezzo quando le mamme non fanno altro che parlare della cacca del pupo, dei prodotti bio da dargli, dei pannolini, senza riuscire a trovare qualsiasi argomento diverso da questi! E la cosa è fastidiosa, se pensiamo che la mente umana non può limitarsi ad un unico ed esclusivo argomento!
Ecco, mi piacerebbe diventare mamma, ma restare sempre la stessa donna: con tutte le responsabilità che ci si assume, con la gioia di amare ed accudire il proprio bambino e la propria famiglia, ma senza il peso sociale che impone di dimostrare quanto si è dediti ad accudire amare etc.
probabilmente il mio è un punto di vista ancora differente....
io amo i bambini, vorrei tanto averne (ma la natura non è stata dalla nostra parte), ma penso comunque con terrore alla trasformazione donna - mamma perchè, diciamoci la verità, il 100% delle mamme che conosco non sono più donne!!! e ovviamente non intendo dal punto di vista biologico, ma parlo di padronanza della propria vita.
E' vero, gli uomini vivono la loro vita con leggere modifiche, le mamme invece si possono scordare di continuare a lavorare come facevano prima, di essere padrone del proprio tempo, anche quando hanno accanto un compagno molto presente. Vedo spesso mamme che, pur avendo del tempo libero, si sentono in colpa a lasciare i bambini al papà....
E anche io provo ribrezzo quando le mamme non fanno altro che parlare della cacca del pupo, dei prodotti bio da dargli, dei pannolini, senza riuscire a trovare qualsiasi argomento diverso da questi! E la cosa è fastidiosa, se pensiamo che la mente umana non può limitarsi ad un unico ed esclusivo argomento!
Ecco, mi piacerebbe diventare mamma, ma restare sempre la stessa donna: con tutte le responsabilità che ci si assume, con la gioia di amare ed accudire il proprio bambino e la propria famiglia, ma senza il peso sociale che impone di dimostrare quanto si è dediti ad accudire amare etc.
- Fra.VMembro
- Messaggi : 51
Stars : 93
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 18, 2016 8:31 am
Thea, il mio post è conflittuale, è vero, infatti cerca di esprimere un conflitto che mi sento dentro.
Ovviamente non pretendo che i neonati si comportino come adulti, ma tutte quelle cose caratteristiche del loro comportamento (ovvero che sbraitino, urlino, abbiano bisogno di cure incessanti e non sia possibile parlare ocn loro se non in modo a-logico, con versetti e smorfiette) per me sono quasi intollerabili. Magari se poi si trattasse di un figlio mio diventerei un po' più tollerante, ci farei l'abitudine, ma resta il fatto che per me un neonato è una fonte di stress mostruosa, inferiore solo al rumore di un martello pneumatico nell'appartamento di sopra mentre cerchi di studiare. Non sono mica scema. Lo so che un bambino è un bambino.
Quanto al fare pace con l'essere donna, il fatto è che, come ha detto in modo diverso sepofa, avere un utero significa riprodursi in modo decisamente più impegnativo rispetto a come si riproduce un uomo, non fosse altro per l'insieme di gravidanza e parto ed eventuale allattamento. Aggiungici il fatto che vivamo in una società (ancora? O eternamente?) maschilista, ed ecco qua schifezze tipo le dimissioni in bianco, le mamme che quando vanno a lavorare o a fare qualsiasi altra cosa si sentono in colpa a lasciare il figlio a qualcun altro, la perdita della propria identità e dei propri interessi come persona, mente il tuo compagno continua bellamente, che so, a farsi il calcetto settimanale... ce ne sono di uomini così. Poi ci sono anche quelli che, se diventano padri, lo diventano davvero, si dedicano ai figli e non abbandonano la donna a se stessa - magari si prendono addirittura un congedo di paternità o riducono il proprio orario di lavoro, se possono, naturalmente - ma quanti sono? Per la mia esperienza, una minoranza. Credo che sarei disposta ad avere figli solo con un uomo che mi consentirebbe, come ha scritto sepofa, di "diventare mamma, ma restare sempre la stessa donna". E' questo che intendo, dicendo che vorrei avere figli, ma averli come li ha un uomo...
Oltre al fatto che, oggettivamente, l'idea di tenermi un feto nella pancia mi fa proprio ribrezzo. Dite quello che volete, ma penso che gli ovipari siano molto più fortunati dei mammiferi
Ovviamente non pretendo che i neonati si comportino come adulti, ma tutte quelle cose caratteristiche del loro comportamento (ovvero che sbraitino, urlino, abbiano bisogno di cure incessanti e non sia possibile parlare ocn loro se non in modo a-logico, con versetti e smorfiette) per me sono quasi intollerabili. Magari se poi si trattasse di un figlio mio diventerei un po' più tollerante, ci farei l'abitudine, ma resta il fatto che per me un neonato è una fonte di stress mostruosa, inferiore solo al rumore di un martello pneumatico nell'appartamento di sopra mentre cerchi di studiare. Non sono mica scema. Lo so che un bambino è un bambino.
Quanto al fare pace con l'essere donna, il fatto è che, come ha detto in modo diverso sepofa, avere un utero significa riprodursi in modo decisamente più impegnativo rispetto a come si riproduce un uomo, non fosse altro per l'insieme di gravidanza e parto ed eventuale allattamento. Aggiungici il fatto che vivamo in una società (ancora? O eternamente?) maschilista, ed ecco qua schifezze tipo le dimissioni in bianco, le mamme che quando vanno a lavorare o a fare qualsiasi altra cosa si sentono in colpa a lasciare il figlio a qualcun altro, la perdita della propria identità e dei propri interessi come persona, mente il tuo compagno continua bellamente, che so, a farsi il calcetto settimanale... ce ne sono di uomini così. Poi ci sono anche quelli che, se diventano padri, lo diventano davvero, si dedicano ai figli e non abbandonano la donna a se stessa - magari si prendono addirittura un congedo di paternità o riducono il proprio orario di lavoro, se possono, naturalmente - ma quanti sono? Per la mia esperienza, una minoranza. Credo che sarei disposta ad avere figli solo con un uomo che mi consentirebbe, come ha scritto sepofa, di "diventare mamma, ma restare sempre la stessa donna". E' questo che intendo, dicendo che vorrei avere figli, ma averli come li ha un uomo...
Oltre al fatto che, oggettivamente, l'idea di tenermi un feto nella pancia mi fa proprio ribrezzo. Dite quello che volete, ma penso che gli ovipari siano molto più fortunati dei mammiferi
- TheaMembro
- Messaggi : 78
Stars : 121
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 18, 2016 10:01 am
Di nuovo... no. Davvero non voglio risultare antipatica, e non sto in nessun modo cercando di farti cambiare idea (sarebbe alquanto strano, visto che condivido molte delle cose che dici), ma questo è semplicemente inesatto. Fino ad un certo punto della loro vita i bambini non comunicano (se non con il pianto, per quanto riguarda le loro esigenze primarie). A fare la vocina e le smorfiette sono alcune mamme. Sono una ricercatrice nell'ambito dell'acquisizione del linguaggio, e ti posso garantire che se un bambino non ha ancora sviluppato la comprensione del linguaggio verbale, il fatto di fargli dei versi non servirà a farsi capire da lui...Fra.V ha scritto:
Ovviamente non pretendo che i neonati si comportino come adulti, ma tutte quelle cose caratteristiche del loro comportamento (ovvero che sbraitino, urlino, abbiano bisogno di cure incessanti e non sia possibile parlare ocn loro se non in modo a-logico, con versetti e smorfiette)
Comunque sono solo cose stupidine che vengono spontanee, qualche volta anche io facevo la vocina al mio cane (se ero sola con lei ), ma appunto era solo una cosa che mi veniva spontanea in momenti di tenerezza. Se poi qualcuno sentendomi avesse pensato di avere di fronte una ritardata, liberissimi di avere un'opinione, ma non sto dando fastidio a nessuno.
Per tutto il resto del post: mi spiace se tu hai avuto brutte esperienze con i tuoi partner che ti hanno spinta a pensare quelle cose. Io non farei mai un figlio se non avessi la certezza che il mio partner assumerà un ruolo paritario (o quasi) nella crescita del bambino. Non si può essere genitori part-time, e sono sicura che sono pochissimi gli uomini che partono con questo presupposto - e quelli che lo fanno, sarebbe meglio che non diventassero padri. Mio padre gioca a calcio due volte a settimana da molto prima che io nascessi, mia madre ha altri hobby per conto suo, ma io non mi sono sentita trascurata da nessuno dei due.
Infine, non hai bisogno (come nessun altro) del permesso del tuo partner per rimanere "la stessa donna" di prima. Io sono io, ho una carriera (altalenante ), degli interessi ed una vita. E' ovvio che se avrò un bambino le cose cambieranno, come sono cambiate quando sono andata all'uni, quando ho iniziato a lavorare, quando mi sono trasferita all'estero e così via. E' inutile negarlo, alcune cose le ho perse (alcuni amici, alcuni hobby ecc.), ma altre le ho guadagnate: la vita funziona così. Figli o no, affronterò altri cambiamenti... ma la mia vita andrà avanti, non smetterò di essere una persona e un individuo. Poi per carità, è vero che le donne si impegnano di più nella crescita dei figli almeno nei primi anni - ci sono cose (tipo l'allattamento al seno) che gli uomini proprio non possono fare, ma non si viene di certo rinchiusa a vita in un campo di concentramento dopo aver avuto figli.
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 18, 2016 10:13 am
Thea ha scritto:Premetto che in linea di massima sono d'accordo con te e con Chiara: non mi piacciono molto i bambini, non provo quell'istintiva tenerezza verso di loro, non so come relazionarmi a loro (è una cosa che ad alcuni viene istintiva, ad altri no - questo me lo hanno confermato anche mamme, papà e in generale persone con più esperienza di me... io chiaramente coi bambini non ci so fare, pazienza).
Non ho cmq escluso di averne in futuro: in questo momento no, ci penserò fra un paio d'anni e si vedrà.
Perdonami Thea ma a me, a dire il vero, lascia perplessa questa affermazione; non in sé e per sé ma per il fatto che le donne che la pensano in questo modo non siano neanche poche.
Equivale a dire "non mi piacciono le donne, non ne sono attratta né riesco a rapportarmi a loro ma non escludo che potrei avere una relazione sentimentale con una di esse in futuro"... Mi sembra enormemente contraddittorio, ecco.
- TheaMembro
- Messaggi : 78
Stars : 121
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 18, 2016 10:40 am
Ci sono due piccole cose:
a) Nella vita, le cose cambiano. Se è per questo, a 13 anni pensavo ancora che i maschi fossero stupidi e mi avrebbe fatto schifo baciarli (eh, sono maturata un po' tardi). Circa un anno più tardi ho iniziato ad avere interessi romantici, a provare attrazione fisica e ad uscire con dei ragazzi.
In relazione ai bambini, non escludo che prima o poi l'orologio biologico inizi a ticchettare, e fra l'altro mia posizione sull'avere figli è cambiata: fino a 2-3 anni fa avrei detto di essere ragionevolmente sicura di non volerne, adesso sono aperta alla possibilità. Il mio punto di vista potrebbe cambiare ancora, e potrei essere sicura di volerne in futuro (e in quel caso, ovviamente, proverò ad averne). O potrei decidere che non fa per me. Di nuovo... Si cambia.
b) Avere un figlio non è come avere una relazione sentimentale. Seguendo il tuo esempio, una donna rimarrà sempre una donna (vabbè, salvo interventi chirurgici ecc.), ma un figlio non sarà sempre un bambino piccolo: tempo pochi anni e sarà cresciuto.
In secondo luogo, francamente non sono convinta che tutte le donne che non impazziscono per i bambini decidano di non averne: un conto è un piccolo estraneo, un conto è mio figlio. Anche dal punto di vista biologico, è il legame più forte che esista.
Per fare un esempio più coerent, non me ne frega niente dei cinquantenni, penso di non avere niente in comune e non mi relaziono con loro... Ma di certo non applico questo ragionamento a mio padre, anche se ha cinquant'anni pure lui.
Sono fiduciosa che, se deciderò di avere figli, gli ormoni faranno il loro corso e sarò in grado di amarli e prendermi cura dei miei eventuali figli esattamente come altre persone che si rapportano con i bambini meglio di me.
Poi di
a) Nella vita, le cose cambiano. Se è per questo, a 13 anni pensavo ancora che i maschi fossero stupidi e mi avrebbe fatto schifo baciarli (eh, sono maturata un po' tardi). Circa un anno più tardi ho iniziato ad avere interessi romantici, a provare attrazione fisica e ad uscire con dei ragazzi.
In relazione ai bambini, non escludo che prima o poi l'orologio biologico inizi a ticchettare, e fra l'altro mia posizione sull'avere figli è cambiata: fino a 2-3 anni fa avrei detto di essere ragionevolmente sicura di non volerne, adesso sono aperta alla possibilità. Il mio punto di vista potrebbe cambiare ancora, e potrei essere sicura di volerne in futuro (e in quel caso, ovviamente, proverò ad averne). O potrei decidere che non fa per me. Di nuovo... Si cambia.
b) Avere un figlio non è come avere una relazione sentimentale. Seguendo il tuo esempio, una donna rimarrà sempre una donna (vabbè, salvo interventi chirurgici ecc.), ma un figlio non sarà sempre un bambino piccolo: tempo pochi anni e sarà cresciuto.
In secondo luogo, francamente non sono convinta che tutte le donne che non impazziscono per i bambini decidano di non averne: un conto è un piccolo estraneo, un conto è mio figlio. Anche dal punto di vista biologico, è il legame più forte che esista.
Per fare un esempio più coerent, non me ne frega niente dei cinquantenni, penso di non avere niente in comune e non mi relaziono con loro... Ma di certo non applico questo ragionamento a mio padre, anche se ha cinquant'anni pure lui.
Sono fiduciosa che, se deciderò di avere figli, gli ormoni faranno il loro corso e sarò in grado di amarli e prendermi cura dei miei eventuali figli esattamente come altre persone che si rapportano con i bambini meglio di me.
Poi di
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Ven Mar 18, 2016 2:54 pm
E' proprio il cambiare idea il problema: con una relazione sentimentale si può, ci si lascia e via!
Avere un bambino e poi capire che, in fondo, era meglio non averlo o rimpiangere la propria vita prima della sua nascita sono cose che possono succedere, per questo vanno pesate bene, molto molto bene.
Hai ragione sul fatto che il legame madre-figlio sia fortissimo ed indissolubile ma non sempre succede così.
Da ciò che scrivi mi pare di capire che la tua famiglia sia stata per te piuttosto positiva per la tua crescita... bè, purtroppo non è così per tutti.
Con questo ci tengo a precisare che non sto dicendo che tu, eventualmente, saresti una cattiva madre, semplicemente reputo che certe scelte vadano prese con la consapevolezza che sono irreversibili in quanto la testimonianza che l'istinto materno non attecchisce proprio su tutte esiste e non si può sperare che spunti fuori come un fungo e che un bambino cambi una donna solo perché d'un tratto diventa madre.
Per questo comprendo benissimo le persone come Chiara che dicono:
EDIT: un'ultima cosa i bambini in pochi anni crescono ma quei pochi anni sono davvero importantissimi per il loro sviluppo.
Avere un bambino e poi capire che, in fondo, era meglio non averlo o rimpiangere la propria vita prima della sua nascita sono cose che possono succedere, per questo vanno pesate bene, molto molto bene.
Hai ragione sul fatto che il legame madre-figlio sia fortissimo ed indissolubile ma non sempre succede così.
Da ciò che scrivi mi pare di capire che la tua famiglia sia stata per te piuttosto positiva per la tua crescita... bè, purtroppo non è così per tutti.
Con questo ci tengo a precisare che non sto dicendo che tu, eventualmente, saresti una cattiva madre, semplicemente reputo che certe scelte vadano prese con la consapevolezza che sono irreversibili in quanto la testimonianza che l'istinto materno non attecchisce proprio su tutte esiste e non si può sperare che spunti fuori come un fungo e che un bambino cambi una donna solo perché d'un tratto diventa madre.
Per questo comprendo benissimo le persone come Chiara che dicono:
certi atteggiamenti di alcuni "adulti" sono decisamente peggio dei capricci dei bambini e l'egoismo di cui sanno essere capaci mi fa abbastanza ribrezzo. Per fortuna non tutti sono così!Chiara1978 ha scritto:
Naturalmente, sia chiaro, non voglio dire che sia così per tutti i genitori (o, in generale, per tutti quelli che fanno scelte considerate "giuste" dalla società): solo che non tutti pensano bene prima di diventarlo, diversi si fanno trascinare dal "così fan tutti" e che poi ci va di mezzo un innocente
EDIT: un'ultima cosa i bambini in pochi anni crescono ma quei pochi anni sono davvero importantissimi per il loro sviluppo.
- JulmaxMembro
- Messaggi : 135
Stars : 183
Data d'iscrizione : 24.08.15
Età : 30
Località : Settignano
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Lun Mar 21, 2016 6:43 pm
Io credo che Thea sia stata fraintesa. Credo che con la questione del "cambiare" intensa dire che ora come ora pensa di non volere figli, ma non esclude a priori di avere il desiderio di averne in futuro... E se sentirà di volerne non credo che si butterebbe a capofitto nella cosa, ma ci rifletta per bene perché, da quello che scrive, sembra capire che è una scelta importante e delicata.
Dal canto mio, posso dire che da quando ero bambina dicevo sempre che non mi sarei sposata (e tra tre mesi guarda un po' mi sposo) e che non volevo figli; ora io sento invece un fortissimo desiderio di maternità, ormai da anni (ho trovato una vecchia incisione fatta a scuola, una madre che allatta al seno, e avevo 15 anni) e so bene che è irreversibile, so che sarò totalmente totalmente coinvolta da un figlio, che non avrò tempo di fare la doccia (parlando dei primi tempi soprattutto) e ne sarei felice e lo so che lo sarei... Perché sarei mamma, ed è il mio desiderio più grande, una vocazione potrei dire. Con questo, non giudico assolutamente chi non ne vuole, anzi! Ognuno fa le sue scelte, consapevole di cosa vuole... Una mia amica non ne vuole, per le stesse motivazioni scritte nel primo post. Anzi, se tutti volessero figli e li facessero, già siamo troppi, figuriamoci quanti saremmo! Io credo che sia anche per questo che alcuni vogliono figli e altri no...
Dal canto mio, posso dire che da quando ero bambina dicevo sempre che non mi sarei sposata (e tra tre mesi guarda un po' mi sposo) e che non volevo figli; ora io sento invece un fortissimo desiderio di maternità, ormai da anni (ho trovato una vecchia incisione fatta a scuola, una madre che allatta al seno, e avevo 15 anni) e so bene che è irreversibile, so che sarò totalmente totalmente coinvolta da un figlio, che non avrò tempo di fare la doccia (parlando dei primi tempi soprattutto) e ne sarei felice e lo so che lo sarei... Perché sarei mamma, ed è il mio desiderio più grande, una vocazione potrei dire. Con questo, non giudico assolutamente chi non ne vuole, anzi! Ognuno fa le sue scelte, consapevole di cosa vuole... Una mia amica non ne vuole, per le stesse motivazioni scritte nel primo post. Anzi, se tutti volessero figli e li facessero, già siamo troppi, figuriamoci quanti saremmo! Io credo che sia anche per questo che alcuni vogliono figli e altri no...
- Fra.VMembro
- Messaggi : 51
Stars : 93
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Lun Mar 21, 2016 7:35 pm
Allora mi correggo: con i bambini molto piccoli, che ancora non hanno sviluppato la comprensione del linguaggio, non si può comunicare con il linguaggio, semplice o complesso che sia... e con i bambini un po' più grandicelli comunque non si riescono a fare discorsi granché sensati, soprattutto quando sono bambini molto vivaci. Ho un cugino di quattro anni al quale, ti assicuro, è moooooooolto difficile dire un "no" quando è necessario, proprio perché è molto vivace e NON capisce (o non vuole capire) che una certa cosa non può farla, men che meno se tenti di spiegargli che "non puoi farla perché altrimenti fai male all'altro bambino" oppure "perché altrimenti si rompe" oppure "non puoi suonare il tamburo perché la nonna dorme". Non sta a sentire. Non puoi ragionare. Non puoi parlare con gli altri adulti in sua presenza, perché lui richiama continuamente la tua attenzione, vuole farti giocare con lui e non accetta di essere lasciato a giocare da solo. Ecco cos'è che non riesco a gestire con i bambini... non so se mi sono spiegata meglio, ora. Alcuni bambini magari sono più tranquilli, silenziosi, ad alcuni piace anche giocare da soli e non hanno bisogno di rumore costante e di cambiare gioco ogni 30 secondi per intrattenersi. Ma molti bambini, quelli più estroversi, vivaci, chiamiamoli come vogliamo, sono davvero difficili da gestire. Ti privano della tua dimensione adulta, costringendoti a stare costantemente "sintonizzata" sui loro pensieri, i loro giochi, i loro desideri o capricci. Io sono una persona che comunica principalmente ocn il linguaggio mentre sono poco fisica e poco istintiva. Penso molto, agisco poco. E' chiaro che con un bambino così esplosivo faccia fatica e mi esasperi dopo pochi minuti!Thea ha scritto:
A fare la vocina e le smorfiette sono alcune mamme. Sono una ricercatrice nell'ambito dell'acquisizione del linguaggio, e ti posso garantire che se un bambino non ha ancora sviluppato la comprensione del linguaggio verbale, il fatto di fargli dei versi non servirà a farsi capire da lui...
Spero che, se avrò figli, questi prendano un po' del mio carattere, così che sia più facile capirsi anche nei primi anni di vita...
- Ms EmmeNuovo membro
- Messaggi : 24
Stars : 67
Data d'iscrizione : 25.11.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mar Mar 22, 2016 5:47 pm
Fra.V ha scritto:Non è che odi i bambini, ma odio il fatto che con loro sia impossibile parlare civilmente prima che abbiano 7-8 anni; odio i capricci, le pappe, la parola "bimbo" e l'affettazione con cui la si pronuncia, odio l'idea di una cosa che cresca dentro di me e poi debba uscirne in modo orribile e violento, odio l'idea di non poter dormire la notte e di non aver mai, mai, mai, mai un minuto di tranquillità perché la peste urla, sbraita, pretende attenzioni in continuazione e non comprende il minimo ragionamento logico. [...] Io vorrei fare dei figli in futuro, ma li vorrei fare come li fa un uomo, cioè senza diventare schiava del marmocchio [...]
La penso più o meno allo stesso modo, con una differenza: non ho mai provato interesse per i bambini né desiderato una gravidanza, e ormai ho trent'anni.
Ci sono venuta a patti riflettendo sul fatto che in fondo, al mondo, c'è una minoranza di persone che non sentono la necessità di diventare genitori e che, dietro questo, non si nasconde alcun motivo particolare. Ammetterlo mi sembra più maturo che non fare figli perché si è vittime delle aspettative di coniuge e famiglia o della pressione sociale, col rischio di rovinare poi la vita a sé stessi e alla propria prole. Forse c'è anche gente che cambia idea "in corso d'opera", se vogliamo dire così, ma sono casi rari.
Il tuo topic mi ha colpito perché, da quando sono nate le mie nipoti – che al momento hanno, rispettivamente, cinque e tre anni –, si aspettavano tutti che cambiassi atteggiamento e mi trasformassi di colpo in un'orgogliosa mammina adottiva...
Fra.V ha scritto:[...] Ho un cugino di quattro anni al quale, ti assicuro, è moooooooolto difficile dire un "no" quando è necessario, proprio perché è molto vivace e NON capisce (o non vuole capire) che una certa cosa non può farla [...]. Non puoi parlare con gli altri adulti in sua presenza, perché lui richiama continuamente la tua attenzione, vuole farti giocare con lui e non accetta di essere lasciato a giocare da solo. [...] Alcuni bambini magari sono più tranquilli, silenziosi, ad alcuni piace anche giocare da soli e non hanno bisogno di rumore costante e di cambiare gioco ogni 30 secondi per intrattenersi. [...]
Una delle mie nipoti corrisponde al tipo A, l'altra al tipo B.
Sarebbe un sollievo per me se fossero entrambe tranquille, e forse in quel caso mi sforzerei di più d'interagire con loro, ma mi rendo conto che il carattere non si sceglie e che in futuro potrebbero cambiare... Io da piccola non facevo che piagnucolare, mi hanno raccontato, e adesso a stento mi si sente.
Ho scelto l'evitamento: quando l'allegra famigliola è a casa nostra, piuttosto che occuparmi delle bambine do una mano in cucina o cose simili. Sono stata ripresa dai miei parenti per questo, ma mi è sembrato preferibile all'avere scatti di nervi davanti a bambine ancora troppo piccole per capire che si stanno comportando in un modo che potrebbe dare fastidio a qualcuno.
Piuttosto, vorrei che i loro genitori intervenissero quando la situazione si fa esasperata...
- Fra.VMembro
- Messaggi : 51
Stars : 93
Data d'iscrizione : 14.03.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mar Mar 22, 2016 8:58 pm
Ah, come ti capisco!!!Ms Emme ha scritto:
Ho scelto l'evitamento: quando l'allegra famigliola è a casa nostra, piuttosto che occuparmi delle bambine do una mano in cucina o cose simili. Sono stata ripresa dai miei parenti per questo, ma mi è sembrato preferibile all'avere scatti di nervi davanti a bambine ancora troppo piccole per capire che si stanno comportando in un modo che potrebbe dare fastidio a qualcuno.
Piuttosto, vorrei che i loro genitori intervenissero quando la situazione si fa esasperata...
Faccio la stessa cosa, ma ci sono momenti in cui proprio non posso sfuggire al pargolo, che mi viene appioppato senza tanti complimenti... e vorrei che i genitori lo tenessero un po' più a freno o che comunque si rendessero conto che non tutti sono pronti a fargli da baby sitter così, su due piedi... si dà troppo per scontato che, se c'è un bambino in famiglia, tutti automaticamente debbano metterlo al primo posto e adorarlo e viziarlo come se non esistesse più niente e nessun altro...
- Ms EmmeNuovo membro
- Messaggi : 24
Stars : 67
Data d'iscrizione : 25.11.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mar Mar 22, 2016 10:39 pm
Fra.V ha scritto:e vorrei che i genitori lo tenessero un po' più a freno o che comunque si rendessero conto che non tutti sono pronti a fargli da baby sitter così, su due piedi...
Appunto.
Capisco il dare una mano quando stai ospitando in casa quattro persone in più, ma se hai anche altri impegni? È da egoisti suggerire di non lasciare le bambine a sfrenarsi fino all'una e mezzo del mattino, quando devi puntare la sveglia presto? Dovrei sentirmi in colpa nell'ammettere che preferisco restare a casa a fare ciò che avevo in programma di fare piuttosto che accettare un invito a pranzo arrivato la sera prima, anche se questo significherà perdermi un incontro con le nipoti?
Secondo i miei familiari, sì.
- Chiara1978Membro TOP
- Messaggi : 6167
Stars : 9609
Data d'iscrizione : 07.05.12
Età : 45
Località : Lombardia
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mer Mar 23, 2016 3:13 pm
Condivido pienamente quello che hanno scritto Lilly e Folletto!!! Come spesso succede, ci capiamo ︎
Per il resto, posso dire che, secondo me, se non si è assolutamente SICURI di ciò che si sta facendo (e per esserlo bisogna pensare bene anche ai lati negativi, non solo a quelli positivi, o presunti tali, che molti sbandierano ad ogni piè sospinto) e di cosa comporta, è meglio evitare di avere figli.
Non credo che se il figlio è proprio, è sicuro che le cose siano diverse, anzi, e poi indietro non si torna... di genitori pentiti ce ne sono parecchi (i legami di sangue non assicurano né affinità, né affetto sincero, né altro... può benissimo capitare un figlio con il quale non ci si trova affatto, così come capita con molti altri parenti, non è assolutamente detto che essi siano sempre buoni, belli e bravi... ).
Non penso nemmeno che chi non vuole figli sia una minoranza, solo che, come dicevo, in tantissimi non lo ammettono apertamente/lo vivono male (come anche i genitori pentiti)... quindi, spesso, o si sentono "sbagliati" perché senza figli, o li fanno per non scontentare gli altri (che poi, comunque, trovano sempre il modo di dire qualcosa: quando fai il secondo, ma perché non torni a lavorare/stai a casa, e DEVI allattare al seno, ecc. ecc. ...), o ancora dicono che sono felicissimi di essere diventati genitori, quando invece non è vero
Siccome già dovunque è un proliferare di pro-figli e in generale di pro "fai-quello-che-fanno-gli-altri-e-zitto/a", sono contenta che ci sia questo forum dove si può parlare pacatamente e dove, finalmente, si esce dai soliti schemi (esiste un forum di childfree, ma alla fine la maggior parte di loro ci va per lamentarsi di come siano cattivi gli altri che rompono sempre con le stesse domande, e se per caso non sono loro quelli sbagliati, invece di fare le loro scelte con tranquillità e fregarsene di chiacchiere e insinuazioni varie, oltre a mettere al loro posto i rompiscatole, quindi l'ho lasciato perdere)... se qualcuno non comincia a dare una svolta alle cose, queste non cambieranno mai.
È chiaro che si deve parlare a cuore apertissimo con il partner prima di procreare e assicurarsi che anche lui sia d'accordo e faccia la sua parte, ma sono sempre parole, si spera che all'atto pratico vengano, appunto, messe in pratica, però spesso, purtroppo, dato che per gli uomini le cose sono più facili (perché, come dicevo, sono in pochi ad alzare la testa e a sovvertire certe regole), alla fine si ricade nei vecchi cliché.
Ovviamente non voglio dire che succeda sempre, ma finché non si capirà una volta per tutte che avere figli è una scelta consapevole e non un obbligo, sarà facile per gli uomini entusiasmarsi pensando: "certo che voglio figli, tanto il lavoro peggiore tocca a lei"... e se su tante altre cose si riesce ad essere paritari perché di volta in volta gli equilibri si possono assestare/sistemare/ridiscutere, dato che si é due adulti, e se proprio non va bene ci si lascia e ciao, con un figlio è tutta un'altra cosa: non si può tornare indietro e questi equilibri vanno faticosamente ricostruiti.
Non dico che sia impossibile eh, ma nemmeno facile/bello come vogliono farci credere quelli, genitori e non, che pensano che con un figlio sia tutto meraviglioso e che per il solo fatto che ci sia le cose si sistemano da sole; non è così, altrimenti al mondo non ci sarebbero tanti problemi, spesso originati proprio nelle famiglie.
Come già detto, i bambini hanno bisogno di tantissima pazienza, abnegazione e cura; secondo me è bene ricordarlo, perché troppo spesso si pensa a loro solo come a dei bei bambolotti paffuti e tranquilli, quindi non mi stancherò mai di ripetere che bisogna pensarci benissimo e decidere in completa autonomia, senza farsi condizionare.
In un mondo dove tutti vengono rispettati sarebbe una cosa ovvia: so che per me è troppo, non lo faccio, discorso chiuso.
Ma in un mondo come questo, dove dovunque ti viene ricordato quali sono i tuoi "doveri", soprattutto, purtroppo, se sei donna, a un certo punto sbotti e dici: "per me assumermi una responsabilità di questa portata è troppo, rendetevi ben conto di ciò che vuol dire: poca libertà, pianti e capricci!".
Come dicevo su, qualcosa può piacere, ma non è detto che si sia, solo per questo, capaci di assumersene effettivamente la responsabilità; io amo i cani, li trovo adorabili, ma da qui a prenderne ce ne passa, perché hanno bisogno di cure, attenzioni e spazi che non sempre avrei voglia di dargli. Infatti ho un gatto, molto più facile da gestire, ed è proprio l'animale domestico che fa per me.
Si sente sempre, giustamente, soprattutto in estate, dire che gli animali non sono giocattoli, che non li si può prendere solo perché sono tanto carini; lo si dovrebbe dire anche per i figli, ma ovviamente è raro -.-'
La cosa importante è prendere la propria decisione ascoltandosi bene e rendendosi conto che i figli comportano davvero tanti sacrifici, e che, soprattutto, non si possono rimandare indietro.
È per questo che il mio no è irrevocabile e definitivo da anni, oltre che per le altre ragioni già esposte: le cose, le persone e le situazioni cambiano, ma genitori lo si rimane per sempre e a me sinceramente questo non sta affatto bene.
Molte persone ancora credono che se qualcuno non ha figli, primo muoia dalla voglia di accudire i loro e secondo sotto sotto ne voglia sempre, anche quando dice che non è così.
Beh, con queste persone, secondo me, l'unica è cantargliele chiare, anche perché, altrimenti, non cambierà mai nulla
È vero che diversi genitori esagerano nell' "idolatrare" i figli, ma alla fine sono una responsabilità così grande che non si può fare a meno di pensare spesso a loro e a come crescerli al meglio, me ne rendo perfettamente conto.
Insomma, non fa proprio per me, ne sono consapevole e sono felicissima della mia vita. Gli altri, che si facciano i fatti loro, altrimenti se la vedranno con me, di certo non la faccio passare liscia ai rompiscatole/impiccioni
Per il resto, posso dire che, secondo me, se non si è assolutamente SICURI di ciò che si sta facendo (e per esserlo bisogna pensare bene anche ai lati negativi, non solo a quelli positivi, o presunti tali, che molti sbandierano ad ogni piè sospinto) e di cosa comporta, è meglio evitare di avere figli.
Non credo che se il figlio è proprio, è sicuro che le cose siano diverse, anzi, e poi indietro non si torna... di genitori pentiti ce ne sono parecchi (i legami di sangue non assicurano né affinità, né affetto sincero, né altro... può benissimo capitare un figlio con il quale non ci si trova affatto, così come capita con molti altri parenti, non è assolutamente detto che essi siano sempre buoni, belli e bravi... ).
Non penso nemmeno che chi non vuole figli sia una minoranza, solo che, come dicevo, in tantissimi non lo ammettono apertamente/lo vivono male (come anche i genitori pentiti)... quindi, spesso, o si sentono "sbagliati" perché senza figli, o li fanno per non scontentare gli altri (che poi, comunque, trovano sempre il modo di dire qualcosa: quando fai il secondo, ma perché non torni a lavorare/stai a casa, e DEVI allattare al seno, ecc. ecc. ...), o ancora dicono che sono felicissimi di essere diventati genitori, quando invece non è vero
Siccome già dovunque è un proliferare di pro-figli e in generale di pro "fai-quello-che-fanno-gli-altri-e-zitto/a", sono contenta che ci sia questo forum dove si può parlare pacatamente e dove, finalmente, si esce dai soliti schemi (esiste un forum di childfree, ma alla fine la maggior parte di loro ci va per lamentarsi di come siano cattivi gli altri che rompono sempre con le stesse domande, e se per caso non sono loro quelli sbagliati, invece di fare le loro scelte con tranquillità e fregarsene di chiacchiere e insinuazioni varie, oltre a mettere al loro posto i rompiscatole, quindi l'ho lasciato perdere)... se qualcuno non comincia a dare una svolta alle cose, queste non cambieranno mai.
È chiaro che si deve parlare a cuore apertissimo con il partner prima di procreare e assicurarsi che anche lui sia d'accordo e faccia la sua parte, ma sono sempre parole, si spera che all'atto pratico vengano, appunto, messe in pratica, però spesso, purtroppo, dato che per gli uomini le cose sono più facili (perché, come dicevo, sono in pochi ad alzare la testa e a sovvertire certe regole), alla fine si ricade nei vecchi cliché.
Ovviamente non voglio dire che succeda sempre, ma finché non si capirà una volta per tutte che avere figli è una scelta consapevole e non un obbligo, sarà facile per gli uomini entusiasmarsi pensando: "certo che voglio figli, tanto il lavoro peggiore tocca a lei"... e se su tante altre cose si riesce ad essere paritari perché di volta in volta gli equilibri si possono assestare/sistemare/ridiscutere, dato che si é due adulti, e se proprio non va bene ci si lascia e ciao, con un figlio è tutta un'altra cosa: non si può tornare indietro e questi equilibri vanno faticosamente ricostruiti.
Non dico che sia impossibile eh, ma nemmeno facile/bello come vogliono farci credere quelli, genitori e non, che pensano che con un figlio sia tutto meraviglioso e che per il solo fatto che ci sia le cose si sistemano da sole; non è così, altrimenti al mondo non ci sarebbero tanti problemi, spesso originati proprio nelle famiglie.
Come già detto, i bambini hanno bisogno di tantissima pazienza, abnegazione e cura; secondo me è bene ricordarlo, perché troppo spesso si pensa a loro solo come a dei bei bambolotti paffuti e tranquilli, quindi non mi stancherò mai di ripetere che bisogna pensarci benissimo e decidere in completa autonomia, senza farsi condizionare.
In un mondo dove tutti vengono rispettati sarebbe una cosa ovvia: so che per me è troppo, non lo faccio, discorso chiuso.
Ma in un mondo come questo, dove dovunque ti viene ricordato quali sono i tuoi "doveri", soprattutto, purtroppo, se sei donna, a un certo punto sbotti e dici: "per me assumermi una responsabilità di questa portata è troppo, rendetevi ben conto di ciò che vuol dire: poca libertà, pianti e capricci!".
Come dicevo su, qualcosa può piacere, ma non è detto che si sia, solo per questo, capaci di assumersene effettivamente la responsabilità; io amo i cani, li trovo adorabili, ma da qui a prenderne ce ne passa, perché hanno bisogno di cure, attenzioni e spazi che non sempre avrei voglia di dargli. Infatti ho un gatto, molto più facile da gestire, ed è proprio l'animale domestico che fa per me.
Si sente sempre, giustamente, soprattutto in estate, dire che gli animali non sono giocattoli, che non li si può prendere solo perché sono tanto carini; lo si dovrebbe dire anche per i figli, ma ovviamente è raro -.-'
La cosa importante è prendere la propria decisione ascoltandosi bene e rendendosi conto che i figli comportano davvero tanti sacrifici, e che, soprattutto, non si possono rimandare indietro.
È per questo che il mio no è irrevocabile e definitivo da anni, oltre che per le altre ragioni già esposte: le cose, le persone e le situazioni cambiano, ma genitori lo si rimane per sempre e a me sinceramente questo non sta affatto bene.
Molte persone ancora credono che se qualcuno non ha figli, primo muoia dalla voglia di accudire i loro e secondo sotto sotto ne voglia sempre, anche quando dice che non è così.
Beh, con queste persone, secondo me, l'unica è cantargliele chiare, anche perché, altrimenti, non cambierà mai nulla
È vero che diversi genitori esagerano nell' "idolatrare" i figli, ma alla fine sono una responsabilità così grande che non si può fare a meno di pensare spesso a loro e a come crescerli al meglio, me ne rendo perfettamente conto.
Insomma, non fa proprio per me, ne sono consapevole e sono felicissima della mia vita. Gli altri, che si facciano i fatti loro, altrimenti se la vedranno con me, di certo non la faccio passare liscia ai rompiscatole/impiccioni
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Mer Mar 23, 2016 11:00 pm
Un momento... io non ho detto che non sia possibile cambiare idea a questo mondo ma trovo ben diverso un cambio d'idea sul colore preferito o sul fatto di sognare o no l'abito bianco all'età di otto anni da questo. Non sono cose neanche lontanamente paragonabili. È normale cambiate idea rispetto a quando si è piccoli... ma sentire dire ad una donna ADULTA "i bambini non mi piacciono e con loro non mi ci trovo ma forse in futuro vorrei averne" mi fa accapponare la pelle (anche perché i bambini hanno bisogno di passare del tempo con i loro coetanei e, quando si ha un bambino si deve aver a che fare anche con i suoi amichetti/cuginetti/compagnetti a meno che non lo si voglia isolare dal resto del mondo, quindi il discorso che con il proprio figlio sia diverso può pure reggere ma fino ad un certo punto). Come giustamente dice Chiara "poi non si torna indietro" e si può arrivare al punto di arrecare sofferenza a se stessi e, soprattutto, al povero bambino che non ha colpa di essere venuto al mondo.
Ergo, secondo me, se una donna vuole avere un bambino, i bambini le devono piacere perché avrà proprio, guarda caso, un bambino... a meno che non abbia preso per buona la pubblicità di quella donna alla quale, dopo il parto, i presenti in sala annunciano solenni "è un pallone".
Non potrei essere più d'accordo anche perché sono la testimonianza in carne ed ossa di quanto sia vera questa frase.
Ergo, secondo me, se una donna vuole avere un bambino, i bambini le devono piacere perché avrà proprio, guarda caso, un bambino... a meno che non abbia preso per buona la pubblicità di quella donna alla quale, dopo il parto, i presenti in sala annunciano solenni "è un pallone".
Chiara1978 ha scritto: i legami di sangue non assicurano né affinità, né affetto sincero, né altro...
Non potrei essere più d'accordo anche perché sono la testimonianza in carne ed ossa di quanto sia vera questa frase.
- TheaMembro
- Messaggi : 78
Stars : 121
Data d'iscrizione : 07.02.14
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 9:48 am
Ognuno ha le sue idee, quindi non insisterò ulteriormente, ma visto che l'ultimo post di Lily mi ha chiamata in causa, spiego solo un paio di cose:
a) Julmax ha capito esattamente quello che volevo dire. Le persone cambiano, continuamene: oggi, a 25 anni, faccio quotidianamente cose che 5, ma anche 3 anni fa non mi sarei nemmeno sognata... O forse sarei scappata a gambe levate se avessi saputo che la mia vita oggi sarebbe stata quella che è. Eppure la mia vita di oggi è data da scelte che ho fatto IO... Semplicemente perché io sono cambiata, il mio livello di maturità (grazie al cielo) è cambiato, i miei interessi sono cambiati, i miei obiettivi nella vita sono cambiati. Non che tutti debbano per forza cambiare idea su tutto, ma nella vita si cresce e ci si evolve.
b) Julmax ha fatto come esempio il fatto di aver sempre pensato di non volersi sposare, ma di avere recentemente cambiato idea e di stare per fare il grande passo. Al che, il commento è stato:
Lilly, ne abbiamo già parlato nel topic apposito: il matrimonio non è solo una festa in abito bianco, ma un contratto giuridico fra due persone con importantissime conseguenze giuridiche, economiche e sociali. Mi sembra strano che tu a 25 anni non riesca a capire questo semplice discorso. Sposarsi forse non è un cambiamento importante quanto fare un figlio, ma ci va molto vicino... Eppure un sacco di gente cambia idea, e passa dal non volersi sposare, all'essere entusiasta di compiere questo grande passo. Tutti stronzi? Non saprei.
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
a) Julmax ha capito esattamente quello che volevo dire. Le persone cambiano, continuamene: oggi, a 25 anni, faccio quotidianamente cose che 5, ma anche 3 anni fa non mi sarei nemmeno sognata... O forse sarei scappata a gambe levate se avessi saputo che la mia vita oggi sarebbe stata quella che è. Eppure la mia vita di oggi è data da scelte che ho fatto IO... Semplicemente perché io sono cambiata, il mio livello di maturità (grazie al cielo) è cambiato, i miei interessi sono cambiati, i miei obiettivi nella vita sono cambiati. Non che tutti debbano per forza cambiare idea su tutto, ma nella vita si cresce e ci si evolve.
b) Julmax ha fatto come esempio il fatto di aver sempre pensato di non volersi sposare, ma di avere recentemente cambiato idea e di stare per fare il grande passo. Al che, il commento è stato:
lilly_la_princy ha scritto: sul fatto di sognare o no l'abito bianco
Lilly, ne abbiamo già parlato nel topic apposito: il matrimonio non è solo una festa in abito bianco, ma un contratto giuridico fra due persone con importantissime conseguenze giuridiche, economiche e sociali. Mi sembra strano che tu a 25 anni non riesca a capire questo semplice discorso. Sposarsi forse non è un cambiamento importante quanto fare un figlio, ma ci va molto vicino... Eppure un sacco di gente cambia idea, e passa dal non volersi sposare, all'essere entusiasta di compiere questo grande passo. Tutti stronzi? Non saprei.
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
- JulmaxMembro
- Messaggi : 135
Stars : 183
Data d'iscrizione : 24.08.15
Età : 30
Località : Settignano
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 12:57 pm
Sì, per il paragone sul matrimonio non guardavo alla parte puramente romantica della cosa, ma alla parte burocratica e legale; un contratto, un vincolo, dal quale si può tornare indietro, ma non per tutti è così facile, ma dal quale io non tornerei indietro. E poi non mi sembra che Thea abbia detto di "odiare" i bambini, ma che si trova in difficoltà a relazionarsi con loro... Ed è comprensibile... Mi dà più da pensare invece Fra.V che dice di non sopportare i bambini ma che non esclude una gravidanza in futuro...
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 5:51 pm
Thea mi pare che siamo io e te a non capirci proprio... sulla questione dell'abito bianco mi riferivo al fatto che Julmax abbia - com'è fisiologico e normale che sia - cambiato idea rispetto a quando era bambina, non al fatto che sbagli a sposarsi (anche perché non lo penso, la vita è la sua, è giusto che lei faccia ciò che la rende felice per quanto mi riguarda).
Strano che tu non abbia capito che era solo un esempio riferito a lei. Se ti sei sentita chiamata in causa, perdona la franchezza, ma credo sia un tuo problema in quanto mi riferivo più alle persone che provano disgusto nel passare tempo con un bambino, che non sappiano parlarci e non vogliano proprio saperne di loro ma che improvvisamente decidono ugualmente di divenare genitori, che a te nello specifico.
Oltretutto non mi sono permessa di tirare in ballo la tua "capacità di comprensione in quanto venticinquenne"... ma, del resto, sei tu quella che a 25 anni, avendo capito tutto della vita, puoi permetterti di esprimerti in modo ipercritico sempre e riguardo qualsiasi argomento.
Visto che però non ho intenzione di essere fraintesa ulteriormente da te, mi preme farti capire che sul tuo punto (c) sono pienamente d'accordo ed era a quel tipo di persone che decidono ugualmente di farsi figli che erano rivolte le mie critiche.
Se posso permettermi, visto che tu stessa metti poca remore e delicatezza nei tuoi commenti quando ti esprimi, parti troppo in quarta e spesso prendi delle sonore cantonate (come in questo caso, dato che se avessi voluto rivolgermi a te nello specifico ti avrei quotata o nominata, come ho fatto qualche messaggio fa e adesso...).
Strano che tu non abbia capito che era solo un esempio riferito a lei. Se ti sei sentita chiamata in causa, perdona la franchezza, ma credo sia un tuo problema in quanto mi riferivo più alle persone che provano disgusto nel passare tempo con un bambino, che non sappiano parlarci e non vogliano proprio saperne di loro ma che improvvisamente decidono ugualmente di divenare genitori, che a te nello specifico.
Oltretutto non mi sono permessa di tirare in ballo la tua "capacità di comprensione in quanto venticinquenne"... ma, del resto, sei tu quella che a 25 anni, avendo capito tutto della vita, puoi permetterti di esprimerti in modo ipercritico sempre e riguardo qualsiasi argomento.
Visto che però non ho intenzione di essere fraintesa ulteriormente da te, mi preme farti capire che sul tuo punto (c) sono pienamente d'accordo ed era a quel tipo di persone che decidono ugualmente di farsi figli che erano rivolte le mie critiche.
Se posso permettermi, visto che tu stessa metti poca remore e delicatezza nei tuoi commenti quando ti esprimi, parti troppo in quarta e spesso prendi delle sonore cantonate (come in questo caso, dato che se avessi voluto rivolgermi a te nello specifico ti avrei quotata o nominata, come ho fatto qualche messaggio fa e adesso...).
- Ms EmmeNuovo membro
- Messaggi : 24
Stars : 67
Data d'iscrizione : 25.11.15
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 6:11 pm
Ero indecisa sul se aggiungere un altro commento a questa discussione, ma da persona che non ama i bambini e a volte si è sentita (o è stata fatta sentire) un mostro per questo, mi sento di dover precisare un paio di cose.
Il titolo di questo topic è: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva? Ha attirato la mia attenzione perché non si trattava di una discussione generica sul diritto di astenersi dal procreare senza essere giudicati, ma sollevava un tabù su cui raramente piace soffermarsi: è accettabile ammettere di non volersi prendere la responsabilità di un figlio, ma non dire esplicitamente che i bambini possono essere fastidiosi – molto fastidiosi.
Se una persona che ha sempre dichiarato di non avere pazienza con i bambini e di non saperli gestire mi chiedesse un parere in proposito, probabilmente le sconsiglierei di avere figli perché correrebbe il rischio di rendere la vita un inferno a sé stessa e a loro. Però i motivi per cui si decide di procreare – o magari di portare a termine una gravidanza non programmata – possono essere diversi per ognuno e di solito evito di emettere sentenze senza conoscerli.
Ho visto coppie che avevano tra i loro primi desideri quelli di creare una famiglia insieme trasformarsi in iene quando si sono resi conto di quanto è difficile nella pratica allevare un bambino, e altre che, pur avendo cercato e desiderato i loro bambini, alla fine gli hanno rovinato la vita in un modo o nell'altro. Posso sostenere con assoluta certezza che chi ammette di non gradire alcune caratteristiche tipiche dei bambini sarà un genitore abusante, oppure che negherà ai suoi eventuali figli il necessario perché infastidito all'idea di dover sopportare capricci e confusione (sentimento peraltro diffuso tra la maggior parte dei genitori, anche se non lo direbbero mai a voce alta)? No.
Se era un riferimento a quando ho parlato di "scatti di nervi", posso rassicurarvi tutte: non mi è mai passato per la testa di alzare le mani su un bambino.
Confesso che quando ho a che fare con bambini che urlano come ossessi sarei tentata di fare lo stesso, ecco cosa intendevo, ma so che sarebbe completamente inutile (spaventerei il bambino in questione e basta) e perciò faccio l'unica cosa logica in questi casi: chiedo aiuto a qualcuno più capace di me di calmarlo, preferibilmente uno dei suoi genitori. Che spesso è a cinque metri di distanza che controlla Facebook dal cellulare e finge di non sentire, nella speranza che ci pensi qualcun altro.
Sulla questione dell'irrazionalità dei bambini, non posso parlare al posto di Fra.V e non so se la pensiamo allo stesso modo al riguardo, ma sì, io personalmente ho difficoltà a rapportarmi a una creatura con la quale non posso fare un discorso razionale.
Non nel senso che mi aspetto che pensi e parli come una persona adulta e che mi innervosisco se non lo fa, ma che io non sono in grado di farmi capire senza sentirmi una scema che fa moine sdolcinate. Questo è un limite personale e me ne rendo conto, ma posso farci poco.
Il titolo di questo topic è: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva? Ha attirato la mia attenzione perché non si trattava di una discussione generica sul diritto di astenersi dal procreare senza essere giudicati, ma sollevava un tabù su cui raramente piace soffermarsi: è accettabile ammettere di non volersi prendere la responsabilità di un figlio, ma non dire esplicitamente che i bambini possono essere fastidiosi – molto fastidiosi.
Se una persona che ha sempre dichiarato di non avere pazienza con i bambini e di non saperli gestire mi chiedesse un parere in proposito, probabilmente le sconsiglierei di avere figli perché correrebbe il rischio di rendere la vita un inferno a sé stessa e a loro. Però i motivi per cui si decide di procreare – o magari di portare a termine una gravidanza non programmata – possono essere diversi per ognuno e di solito evito di emettere sentenze senza conoscerli.
Ho visto coppie che avevano tra i loro primi desideri quelli di creare una famiglia insieme trasformarsi in iene quando si sono resi conto di quanto è difficile nella pratica allevare un bambino, e altre che, pur avendo cercato e desiderato i loro bambini, alla fine gli hanno rovinato la vita in un modo o nell'altro. Posso sostenere con assoluta certezza che chi ammette di non gradire alcune caratteristiche tipiche dei bambini sarà un genitore abusante, oppure che negherà ai suoi eventuali figli il necessario perché infastidito all'idea di dover sopportare capricci e confusione (sentimento peraltro diffuso tra la maggior parte dei genitori, anche se non lo direbbero mai a voce alta)? No.
Thea ha scritto:senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant.
Se era un riferimento a quando ho parlato di "scatti di nervi", posso rassicurarvi tutte: non mi è mai passato per la testa di alzare le mani su un bambino.
Confesso che quando ho a che fare con bambini che urlano come ossessi sarei tentata di fare lo stesso, ecco cosa intendevo, ma so che sarebbe completamente inutile (spaventerei il bambino in questione e basta) e perciò faccio l'unica cosa logica in questi casi: chiedo aiuto a qualcuno più capace di me di calmarlo, preferibilmente uno dei suoi genitori. Che spesso è a cinque metri di distanza che controlla Facebook dal cellulare e finge di non sentire, nella speranza che ci pensi qualcun altro.
Sulla questione dell'irrazionalità dei bambini, non posso parlare al posto di Fra.V e non so se la pensiamo allo stesso modo al riguardo, ma sì, io personalmente ho difficoltà a rapportarmi a una creatura con la quale non posso fare un discorso razionale.
Non nel senso che mi aspetto che pensi e parli come una persona adulta e che mi innervosisco se non lo fa, ma che io non sono in grado di farmi capire senza sentirmi una scema che fa moine sdolcinate. Questo è un limite personale e me ne rendo conto, ma posso farci poco.
- Foll3ttocanoroMembro fedele
- Messaggi : 4371
Stars : 4961
Data d'iscrizione : 19.10.11
Età : 38
Località : Bologna
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 6:58 pm
Thea ha scritto:
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
In che senso preoccupanti?
Io sono sicuramente una di quelle che non ha piacere a passare il tempo con i bambini, ma non dico 2 ore... manco 2 minuti! ma non mi sembra un problema, mica è obbligatorio trovare simpatici i bambini... o si? boh credo che l'importante sia esserne consapevoli così da evitarsi rotture di scatole
- Chiara1978Membro TOP
- Messaggi : 6167
Stars : 9609
Data d'iscrizione : 07.05.12
Età : 45
Località : Lombardia
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 7:13 pm
è accettabile ammettere di non volersi prendere la responsabilità di un figlio
Magari, sarebbe troppo bello. Molto, molto spesso spesso non lo è, altrimenti non saremmo qua a discuterne, e se leggete il topic "non voglio figli: per ora o per sempre?" ci sono un bel po' di persone che dicono "cambierete idea" a chi si dichiara CF, qualcuna dice di volere figli per non stare da sola... infatti ho smesso di rispondere, anche perché le mie idee già le ho espresse, e quando vedo modi di pensare diametralmente opposti al mio lascio perdere... almeno ci ho provato, come dicevo ritengo importante parlarne ma non insistere, ovviamente... però commenti come questi mi fanno venire i brividi, anche se per fortuna anche lì si è parlato dell'argomento con tatto e pacatezza
Ho visto coppie che avevano tra i loro primi desideri quelli di creare una famiglia insieme trasformarsi in iene quando si sono resi conto di quanto è difficile nella pratica allevare un bambino, e altre che, pur avendo cercato e desiderato i loro bambini, alla fine gli hanno rovinato la vita in un modo o nell'altro. Posso sostenere con assoluta certezza che chi ammette di non gradire alcune caratteristiche tipiche dei bambini sarà un genitore abusante, oppure che negherà ai suoi eventuali figli il necessario perché infastidito all'idea di dover sopportare capricci e confusione (sentimento peraltro diffuso tra la maggior parte dei genitori, anche se non lo direbbero mai a voce alta)? No.
Mi trovi assolutamente d'accordo... quelli che ho visto io, invece di trasformarsi in iene, si sono trasformati in budini tremanti, depressi e repressi, ma sempre lì siamo.
Magari non è sempre così, sicuramente si può cambiare, ma secondo me sono casi piuttosto rari perché per passare dal "certe caratteristiche dei bambini, quasi tutte, diciamolo, non mi piacciono affatto" al "mi sento veramente pronto per avere un figlio mio, accettando di buon grado TUTTO ciò che ne consegue, buono e cattivo" bisogna cambiare veramente tanto, e secondo me non è da tutti; personalmente sono sicura che ci sono tantissime persone che potendo tornerebbero indietro all'istante, ma non possono, non lo ammettono e fanno una vita d'inferno.
Non posso che ribadire, quindi, che bisogna pensarci bene, anche perché credo che cambiare possa anche implicare il "non voglio-voglio-di nuovo non voglio": in questi casi come si fa?
È vero, il divorzio non è facile, ma senza figli non è nemmeno così difficile; una mia conoscente childfree ha divorziato in un anno e mezzo proprio perché non ha figli, mentre se ce ne sono il divorzio è molto più lungo e difficile; comunque si può fare, ci si può ricostruire una vita, invece dai figli, scusate se sono ripetitiva, ma davvero indietro non si torna e se non si va più d'accordo con il partner le cose possono diventare dolorosissime.
Tra adulti si può, volendo decidere consapevolmente di rimanere insieme per "comodo" (io e mio marito infatti ne abbiamo parlato, non ci vedremmo nulla di male e nella vita non si sa mai; poi all'atto pratico, facendo gli scongiuri, magari non ci vorremo più guardare in faccia, ma comunque tra adulti si può parlare, cercare di venirsi incontro e soprattutto discutere delle questioni importanti non troppo tardi, in modo che sia molto più probabile che un rapporto duri, mentre un figlio te lo devi prendere così com'è e basta), ma ovviamente quando ci sono bambini di mezzo la cosa è ben diversa.
Io e mio marito siamo praticamente compatibili al 100% molto affini, ma non é stata solo fortuna; abbiamo, appunto, parlato delle questioni importanti (comportamento da tenere con i parenti, dove vivere, avere figli) poco dopo esserci fidanzati proprio perché queste sono cose importanti e, soprattutto sull'essere genitori non si può scendere a compromessi, o è sì o è no, e se lui avesse voluto figli l'avrei lasciato prima di subito: assolutamente non avrei voluto che facesse una scelta che non voleva davvero fare solo per me, ma nemmeno io potevo fare lo stesso per lui.
Comunque, questo non vuol dire che un domani non possiamo smettere di andare d'accordo: sarò cinica ma il "per sempre" non dico che sia impossibile ma non è facile... sarò anche presuntuosa, ma penso che nel nostro caso sia difficile ma comunque non ho detto impossibile, ed è proprio per questo che abbiamo parlato anche del caso in cui ci fosse una rottura.
Io sono sicuramente una di quelle che non ha piacere a passare il tempo con i bambini, ma non dico 2 ore... manco 2 minuti! ma non mi sembra un problema
Personalmente, come dicevo, non mi sento né cattiva, né sbagliata né altro: semplicemente, la vita con i figli non fa per me e molte, se non tutte, delle caratteristiche dei bambini non mi piacciono e non vedo nessuna ragione per farmele piacere, quindi evito.
I bambini mi fanno innervosire e non voglio averci a che fare, tutto qui: voglio relazionarmi con persone adulte, con le quali chiacchierare, svagarmi, stare in compagnia e sostenersi reciprocamente se qualcosa non va; persone selezionate, con cui sto bene e che, se non dovesse essere più così, potrei anche smettere di vedere.
Non vedo niente di terribile/sbagliato in questo, e parlandone di più alla fine anche la mentalità della massa al riguardo cambierebbe; infatti, come dicevo, ne parlo appena posso, ovviamente senza insistere... butto il seme, sperando che fiorisca qualcosa (in questo caso più consapevolezza del fatto che la vita si può vivere in tanti modi e che ognuno trova il suo)
Non potrei essere più d'accordo anche perché sono la testimonianza in carne ed ossa di quanto sia vera questa frase.
Credimi, lo sono anche io... il 90% dei miei familiari è una vera schifezza e infatti non li frequento, mentre quelli di mio marito sono davvero tutti pessimi, infatti anche lui ne ha preso le distanze. Sia i miei che i suoi hanno figliato perché "si deve" (o perché "i bambini sono così carini", mi diverto a far loro da baby-sitter, quindi è scontato che sarò un buon genitore -.-' ), solo che, per fortuna, come ho già detto, almeno mia mamma si è sforzata di capire dove ha sbagliato e qualcun altro fra i suoi parenti è una brava persona.
Meglio di niente, ma non è così che si fa
Però sono contenta di avere abbastanza testa e intelligenza da rendermi conto di tutte queste cose, e con me mio marito
Scusate i miei post sempre barbosamente lunghi ma avrete capito che questo è un argomento che mi sta a cuore e solo parlando le cose si muovono e cambiano
- lilly_la_princyMembro attivissimo
- Messaggi : 1192
Stars : 1945
Data d'iscrizione : 17.03.15
Età : 33
Re: Non mi piacciono i bambini. Sono una persona cattiva?
Gio Mar 24, 2016 7:32 pm
Foll3ttocanoro ha scritto:Thea ha scritto:
c) Capisco che il mio non voler strapazzare di coccole ogni bambino che vedo E non essere sicura di non volere figli possa sembrare una contraddizione, ma allo stesso tempo, senza offesa per nessuna, mi sembrano molto più preoccupanti alcuni dei post che ho letto qui: vi assicuro che almeno io riesco a passare tranquillamente un paio d'ore in compagnia di un bambino, senza volerlo prendere a calci perché non posso discuterci della Critica della Ragion Pura di Kant. E soprattutto, sono vagamente al corrente del fatto che della maleducazione dei bambini sono imputabili i genitori, e che c'è poco da prendersela con il piccolino di 4 anni per cose che fisiologicamente (la sua capacità di ragionamento logico ha appena iniziato a svilupparsi) NON PUO' capire.
In che senso preoccupanti?
Io sono sicuramente una di quelle che non ha piacere a passare il tempo con i bambini, ma non dico 2 ore... manco 2 minuti! ma non mi sembra un problema, mica è obbligatorio trovare simpatici i bambini... o si? boh credo che l'importante sia esserne consapevoli così da evitarsi rotture di scatole
No Folletto, mica i bambini devono per forza piacere a tutte le donne, ci mancherebbe pure altro!... Solo, se ad una donna adulta non piacciono e non vuol passarci nemmeno due minuti insieme, è più che sensato che decida di non volerne avere (come te per esempio) piuttosto che il contrario... mia opinione personale.
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.