Non voglio figli. Per ora o per sempre?

Non è del tutto vero in realtà, sopra i 35 anni aumentano i problemi di circolazione e di pressione nelle donne incinta rispetto che una 25enne...

Per come la vedo io più si aspetta e più si farà fatica a star dietro alle energie del bambino, mio papà ha giocato molto ma molto di più con me (nata quando lui aveva 28 anni) rispetto a quello che ha giocato con l'ultima sorella (nata quando lui aveva 37), il tempo che aveva da dedicarci era lo stesso ma le energie a 30 anni son diverse da quelle che hai a 40 anni...
Per questo io ho sempre detto di volerli se possibile prima dei trenta...
La veterinaria con cui lavoravo ha avuto il primo e unico figlio a 39 anni, ora con tutto il bene che le voglio non posso fare a meno di pensare che quando lui si laureerà lei ne avrà minimo 64 e i primi ipotetici nipotini li vedrà a 70 anni lei...

stavo parlando a livello di salute =) tu hai scritto lahinis "Il motivo principale è il rischio per la salute del bambino, ma per il resto ho visto che non ci sono altri problemi".. in realtà è principale la salute della madre! Se una madre non ha il fisico, i problemi si ripercuotono sul figlio

Si si, è che io non penso mai molto alla mia salute

Comunque, i tempi cambiano... adesso un uomo è ragazzo anche a 40 anni (il mio compagno non ha niente a che vedere con mio padre quando aveva la sua età)... non dico che i figli si debbano fare tardi (non vedo perché!) ma che non credo che essere più grandi della media sia un enorme problema oggi.

separiamo le due cose: società e salute... per la società ormai anche a 50 anni non è che faccia poi tanto strano... è per la salute della donna e di conseguenza del bambino che si deve fare attenzione, più si va avanti più il corpo non regge, è un dato di fatto questo Come ha scritto Franza, oltre i 35 si han più pericoli, come pressione alta.. e non è una cosa da poco!

nimue ha scritto:separiamo le due cose: società e salute... per la società ormai anche a 50 anni non è che faccia poi tanto strano... è per la salute della donna e di conseguenza del bambino che si deve fare attenzione, più si va avanti più il corpo non regge, è un dato di fatto questo Come ha scritto Franza, oltre i 35 si han più pericoli, come pressione alta.. e non è una cosa da poco!

io ho visto i problemi che ha avuto mia zia a 40 anni con una seconda gravidanza finita male per i problemi di pressione (sputati fuori durante la gravidanza, prima non aveva nessun problema) e assolutamente non ci voglio passare, a 38-39 anni mi metto il tappo là sotto!

Una cugina di mia mamma ha avuto un figlio, tre mesi fa, a 47 anni.
Non ha fato amniocentesi nè altro, desiderava questo figlio e l'avrebbe accettato in ogni caso.
Almeno non sono ricorsi alla inseminazione artificiale, ma è venuto naturalmente, altrimenti non avrei capito il senso.

Beh a 47 anni sinceramente mi sembra troppo pericoloso... posso capire se viene per sbaglio (anche se a quell'età uno dovrebbe sapere come evitarlo ) ma programmarlo, chissà! In ogni caso non giudico, ognuno ha le sue motivazioni e sono personali, intime. Mai mettere becco su queste cose

anche se molti vorrebbero farmici sentire... a volte credo che la gente sia o insensibile oppure un po'stron...etta

Sicuramente lo è, ma è prima di tutto troppo attaccata a quello che si "dovrebbe" fare e appena vede qualcosa "fuori dalla norma" deve "redimere"

Secondo me l'età è relativa: se si fa quello che davvero si ritiene giusto per sè, che siano i figli o per esempio una nuova impresa, anche se si ha una certa età le energie arrivano e la salute non ne risente.
Credo che la salute derivi prima di tutto dal sentirsi sereni e soddisfatti, e quindi dal fare quello che è in linea con se stessi.
Se si fanno le cose per forza, o perchè ci si sottomette ai condizionamenti, anche da giovanissimi, secondo me, si possono avere problemi di salute.

Potrei scrivere un trattato sull'argomento...dico solo che nn ho figli per scelta e non ho ancora capito se voglio averne.
Dico che sono stanca delle prediche di chi mi dice che sto invecchiando, che sono egoista e che mi pentirò tutta la vita.
Che non ce la faccio più a sopportare mia suocera che implora un nipotino e le mie zie che vogliono un pronipote prima di morire.
Che mi sono rotta le palle delle vicine che controllano il mio peso e la mia pancia.
Che non ho voglia di fare un figlio solo per compiacere la famiglia e tantomeno per scaricarlo ai nonni ogni giorno come un pacco postale.
Che la gente dovrebbe pensare di più ai fatti propri e meno a quelli degli altri...
che un figlio lo devi volere, desiderare e sognare, non farlo solo perchè lo fanno tutti...
Non so se farò un figlio, adesso vorrei solo essere lasciata in pace.

yaz ha scritto:Potrei scrivere un trattato sull'argomento...dico solo che nn ho figli per scelta e non ho ancora capito se voglio averne.
Dico che sono stanca delle prediche di chi mi dice che sto invecchiando, che sono egoista e che mi pentirò tutta la vita.
Che non ce la faccio più a sopportare mia suocera che implora un nipotino e le mie zie che vogliono un pronipote prima di morire.
Che mi sono rotta le palle delle vicine che controllano il mio peso e la mia pancia.
Che non ho voglia di fare un figlio solo per compiacere la famiglia e tantomeno per scaricarlo ai nonni ogni giorno come un pacco postale.
Che la gente dovrebbe pensare di più ai fatti propri e meno a quelli degli altri...
che un figlio lo devi volere, desiderare e sognare, non farlo solo perchè lo fanno tutti...
Non so se farò un figlio, adesso vorrei solo essere lasciata in pace.

qui sei in ottima compagnia!

finalmente!! Ero stufa di sentirmi dire che sono strana!! Ora ho capito che c'é qualcuno che la pensa come me! Yeeee!

Sono pienamente d'accordo con te Yaz

Foll3ttocanoro ha scritto:

yaz ha scritto:Potrei scrivere un trattato sull'argomento...dico solo che nn ho figli per scelta e non ho ancora capito se voglio averne.
Dico che sono stanca delle prediche di chi mi dice che sto invecchiando, che sono egoista e che mi pentirò tutta la vita.
Che non ce la faccio più a sopportare mia suocera che implora un nipotino e le mie zie che vogliono un pronipote prima di morire.
Che mi sono rotta le palle delle vicine che controllano il mio peso e la mia pancia.
Che non ho voglia di fare un figlio solo per compiacere la famiglia e tantomeno per scaricarlo ai nonni ogni giorno come un pacco postale.
Che la gente dovrebbe pensare di più ai fatti propri e meno a quelli degli altri...
che un figlio lo devi volere, desiderare e sognare, non farlo solo perchè lo fanno tutti...
Non so se farò un figlio, adesso vorrei solo essere lasciata in pace.

qui sei in ottima compagnia!

Quoto.
La penso come te, yaz (beh, in realtà sono graniticamente sicura che non voglio figli, mentre tu dici che ancora non lo sei ) e sinceramente se qualcuno si permette di fare commenti gli rispondo con tatto ma anche con decisione.
E se insistono, non li frequento più.
Seleziono molto le frequentazioni, i miei amici/conoscenti sanno come la penso (lo chiarisco appena vedo che c'è simpatia/amicizia: patti chiari, amicizia lunga) e non si sono mai permessi di cercare di farmi cambiare idea.
Sono decisioni personali in cui nessuno deve mettere becco, e credo sia ora di finirla con questa equazione donna=mamma (o come minimo smaniosa di diventarlo).

Anche io non volevo avere figli, ne ero convintissima. Non ipotecavo il futuro, si può sempre cambiare idea, ma non riuscivo proprio nemmeno ad immaginarmi lontanamente madre. Addirittura ripetevo a mio marito che se si fosse azzardato a mettermi incinta, apposta o per sbaglio, avrei abortito e poi divorziato. Pensa te! Stesso stress da parte di suocera, vicini e conoscenti. Uguale uguale.
Poi, a 38 anni, ecco che mi rendo conto che la mia ferrea decisione in realtà non era mia, ma solo un condizionamento, il risultato di martellamenti psicologici multipli. Ed ecco che, nel giro di qualche mese, la mia visione cambia e comincio a pensare che potrei anche farlo, che sono in grado di accettare la maternità, se questo fa parte del mio percorso di questa vita.
Così ci apriamo alla possibilità, ma senza cercare nulla, semplicemente accantoniamo i metodi anticoncezionali e ci diamo al sesso liberamente.
Dopo due anni ci siamo detti che, evidentemente non era cosa, pietra sopra e continuiamo così, la nostra felicità non dipende dai figli reali o pensati.
Ci sono voluti altri due anni e... Hop! A sorpresa è nata la nostra prima ed unica figlia! Non ne sentivamo la mancanza, la nostra felicità non è mai dipesa da lei, ma ora siamo stanchissimi, incasinati e molto diversi da prima.
Avere in figlio a 42 anni è stato faticosissimo, specie perchè non ci sono più i nonni a sostegno e perché le coppie di amici ci sono già passati e si tengono bene alla larga... alla faccia degli amici! E poi le energie non sono le stesse di 15 anni prima. Però... va benissimo così!
Non ti crucciare, ci pensa la vita a fare quello che è giusto per te e per tutti!
Tieni duro!

Grande Oltremarte, così si fa! Mi spiace solo per gli amici che non ti aiutano, che razza di gente! Io mi ricordo ancora quando in ospedale per il secondo figlio ho aiutato la mia giovane e spaventata compagna di stanza a cui le infermiere avevano mollato il bimbo a mo' di pacco postale...

Comunque ragazze, nn pensavo che esistessero ancora suocere, mamme e vicinati vari a fare pressione!!! Incredibile, mi sembra di essere tornata agli anni '80!!
Yaz, tieni duro!!!

Chiaraluna purtroppo le pressioni ci sono eccome... soprattutto da parenti e conoscenti. Per il momento non ne ricevo dalla famiglia ma vedrai se riuscirò ad andare a convivere... saranno martellanti, soprattutto la famiglia di lui. Già sono atea figuriamoci quando capiranno che nipoti non ne avranno...

a parte che a 23 anni e con una laurea in scienze delle patatine che prenderò a fine mese è presto per pensare a tutto ciò, MA avendo un uomo di 34 anni col lavoro sicuro sì, ogni tanto ci si pensa.

c'è da dire che lui sotto questo punto di vista è la persona + tranquilla del mondo, ridiamo insieme dei neo-genitori che riempiono la home di FB di foto dei pargoli senza il minimo riguardo per la loro privacy e per quelli che impongono la presenza dei figli pestiferi nei luoghi pubblici
(parentesi: non so cosa pigli ai genitori degli anni 2000, ma se io da piccola mi fossi fatta sgridare dalla commessa del mercatino dell'usato perché spaccavo la roba mi pigliavo più di un ceffone, mia mamma non si sarebbe messa certo a discutere con la tipa).
lui poi ha un odio viscerale per i passeggini perché dice che "i bambini vanno tenuti addosso con le fasce perché devono sentire il battito cardiaco e i passeggini sono solo carriole ingombranti" (sì, amore... poi per un intero pomeriggio lo porti te addosso!)

a parte l'inquietante discorso anti-passeggino non sembra abbia istinti paterni, aiuta molto il fatto che i suoi amici sono quasi tutti in fase "bevo come una spugna e mi devasto tutti i week-end", per cui anche il desiderio di emulazione degli amici è lontano. finché dura mi godo questa spensieratezza, SE e dico SE resisteremo ancora qualche anno e io mi troverò un lavoro serio allora potrei anche pensare di installarmi in casa sua e valutare insieme la decisione.
al momento non mi sento affatto lanciata verso la maternità! XD

Mah..... Forse avranno nostalgia di un bebè fra le braccia....
Per quanto mi riguarda faccio SOLENNE GIURAMENTO di non fare la rompiballe quando verrà il mio turno!!!!

Foll3ttocanoro ha scritto:Chiaraluna purtroppo le pressioni ci sono eccome... soprattutto da parenti e conoscenti. Per il momento non ne ricevo dalla famiglia ma vedrai se riuscirò ad andare a convivere... saranno martellanti, soprattutto la famiglia di lui. Già sono atea figuriamoci quando capiranno che nipoti non ne avranno...

aaaah, foll3tto è vero! la MAMMA di lui! XD
quando andiamo a pranzo dai suoi appena rimaniamo sole un paio di volte ha lanciato segnali inequivocabili, tipo "eeeh, chissà se avrò mai un nipotino".

guarda lasciamo stare XD i genitori di lui come vedono un bimbo vanno in brodo di giuggiole... si voltano e... "Non è carino????" e io con la faccia inespressiva ma vorrei tanto rispondergli "NO."

AnnabeLecter89 ha scritto:a parte che a 23 anni e con una laurea in scienze delle patatine che prenderò a fine mese è presto per pensare a tutto ciò

Annabel, pensa come sono cambiati i tempi! Avevo giusto la tua età quando ero incinta di mia figlia. Allora era normale NON fare l'università, sposarsi e cercarsi un lavoro. Mi ricordo che nel '90 ci sposammo in quattro della mia età.
(Madonna, come sono vecchia )

Io di anni invece ne ho 31, e comincia la fastidiosa litania di chi mi dice "beh, cosa aspetti?". Ogni tanto me lo chiedo anche io. Il fatto è che ho problemi di fertilità e dovrei per forza passare a vie mediche. NOn me la sento di affrontare questo percorso, e mio marito ancora meno di me: non me la sento di prendere ormoni, avere rapporti mirati, fare un esame dietro l'altro, vivere tra ansia e disillusioni e pensare in continuazione se il corpo risponde come deve. Davvero non me la sento.
Né sono così sicura di volere così tanto un bambino, almeno in questo momento. A volte penso di sì, ma so che è più la paura di non poterne avere mai che un reale desiderio a farmi dire questo.
Se dovessi scoprire di essere incinta non potrei che essere felice. Ma passare i prossimi mesi della mia vita alla ricerca di una gravidanza, consultando dottori, prendendo la temperatura, provando tecniche sempre più invasive... no, ho proprio un blocco.
Molti dottori che ho consultato iniziano a insistere... ma il corpo è mio, non è loro, né il fatto di essere sposata implica per forza che debba avere un figlio. Metto il benessere fisico e mentale mio e di mio marito viene prima di tutto.

Io ho sempre pensato di volere dei figli..sento che non potrei fare diversamente, più cresco più questo desiderio diventa reale, voglio solo trovare la persona giusta e il momento giusto non può essere una scelta obbligata, ognuno deve avere il libero arbitrio ma purtroppo i retaggi culturali sono durissimi a morire.. io sono atea e so che non sposandomi in chiesa darò un enorme dolore ai miei genitori in quanto anche accettando la mia scelta sentono di perdere qualcosa..come se ci fosse qualcosa che stoni

Nabiki, concordo in pieno con te.
Trovo molto consolante quello che dici: evidentemente anni di discorsi sull'autodeterminazione del proprio corpo non sono passati invano.

In ambito medico purtroppo si tende ancora a considerare la paziente solo come un corpo comunque destinato alla maternità.