DCA- Disturbi del Comportamento Alimentare e canoni estetici

Si', non ho risposto per lo stesso motivo, non mi va di iniziare il quarto giro. Forse il mio italiano non e' ancora perfetto, mettiamola cosi' se vuoi.
Spero che tu almeno capisca contro che cosa combatti. Per adesso vedo tanta confusione.
In alcuni paesi c'e' un detto: "a un danzatore non molto bravo danno fastidio pure i coglioni".
Ti saluto.

Questa frecciatina potevi risparmiartela visto che non conosci il mio passato e la mia storia, ti ho trovata abbastanza offensiva, ma vabbe'. Io i DCA oltre a studiarli li ho vissuti sulla mia pelle. Se tutti fossero "confusi" come me e come chi si sta battendo per la causa sicuramente certe scempiaggini non sarebbero ammesse...

Vedo che non hai capito ne' la battuta ne' tutto il discorso precedente. Perdonami, il mio italiano probabilmente non e' bastato per spiegarmi, ma il tuo dovrebbe bastare per rileggere ultime 3 pagine del topic e vedere che si stava pralando di una cosa completamente diversa.
Ripeto, non e' che abbiamo due punti di vista diversi sullo stesso problema. E' che come causa vediamo cose doverse. Vi piace porre il problema come lo stai facendo tu? In bocca al lupo. Ma poi non vi meravigliate come mai con la diminuzione del problema contro il quale state combattendo ne escono fuori dieci nuovi, ben peggiori.

Io studio psicologia, certi meccanismi li conosco molto bene, l'eziologia dei DCA e' multifattoriale e i fattori socioculturali giocano un ruolo cruciale. Non l'ha deciso moonriver l'altro giorno, ci sono studi, ci sono fior fiore di argomentazioni scientifiche (la psicologia e' una scienza, non si procede cosi' ad cazzum). Oltre a questo sono stata anoressica, e' stato un inferno da cui nel bene e nel male sono uscita diversa. Con l'unica differenza che io ho la fortuna di poterlo raccontare. Per anni non l'ho fatto perche' per me era una ferita troppo grossa e perche' me ne vergognavo. L'altro giorno durante la conferenza dell'associazione ne ho parlato per la prima volta in pubblico. Emotivamente e' stata una faticaccia, ma era una delle cose che avevo in sospeso e che dovevo fare. Per tutto quello che ho passato scusami ma sinceramente sentirmi dire da una persona che non mi conosce e che non conosce in maniera cosi' approfondita il problema di cui sta parlando "Spero che tu sappia per cosa stai lottando. Io vedo solo confusione" e' offensivo e degradante. E non mi sembra un problema di lingua ne di senso dell'umorismo, io di battute di spirito non ne vedo (oltre a trovarle fuori luogo in questo contesto). Quindi ti chiedo gentilmente di evitare certe illazioni in futuro. Grazie.
L'input arriva sempre dall'esterno, se nella mia vita non si fossero verificate determinate situazioni quasi sicuramente la mia predisposizione sarebbe rimasta latente. Io le cause le conosco e il problema lo approccio in modo oggettivo proprio perche' so di cosa sto parlando, sia come ex malata di DCA sia come futuro terapeuta. Mi sembra che invece tu non abbia le idee molto chiare visto che continui a parlare del fatto che il colpevole non e' fuori ma dentro (parlare di colpevolezza e' un ottimo modo per far sentire una malata di DCA ancora meno adeguata fecendo leva sui suoi sensi di colpa... gia' solo quest'approccio e' pessimo) e di fatto fai passare il messaggio che alla fine l'anoressia o la bulimia sono scelte quando in realta' sono sintomi di ben altro e nessuno se le sceglie ma ci finisci semplicemente dentro. Ho portato l'esempio del balletto e della moda ma ovviamente il problema e' molto piu' ampio.

Io questo spazio l'ho aperto per sensibilizzare, per far capire quanto e' importante la PREVENZIONE. Ci sono persone che stanno facendo il diavolo a quattro per questo, compresi i genitori di quelle ragazze che non ce l'hanno fatta e che nonostante il loro dolore continuano a combattere perche' nessun figlio debba ancora morire per una cosa del genere. La figlia del presidente dell'associazione Mi Nutro di Vita (non faccio nomi ma sul sito trovate tutto www.minutrodivita.blogspot.it) dopo anni di lotta con la bulimia aveva accettato la malattia e deciso di farsi curare. E' morta mentre era ancora in lista d'attesa...aveva 17 anni e oggi non c'e' piu' perche' non le hanno dato la possibilita' di curarsi. Io non arrivo nemmeno ad immaginare il dolore di quest'uomo e non posso che ammirare in silenzio quello che nonostante tutto sta facendo con una forza che forse solo la disperazione ti puo' dare. Lo sapevi che in Italia c'e' il problema delle strutture? Che nel sud Italia l'unica struttura e' in Basilicata e ha solo 12 posti? 12 posti per tutto il sud Italia! E in Sardegna non c'e' NULLA! I problemi sono questi, e sono grossi problemi. Affermare questo:

Stella Omega ha scritto:Vi piace porre il problema come lo stai facendo tu? In bocca al lupo. Ma poi non vi meravigliate come mai con la diminuzione del problema contro il quale state combattendo ne escono fuori dieci nuovi, ben peggiori.

e' altamente scorretto. Se il tenore del topic deve essere questo provvedero' a chiuderlo lasciando aperto solo quello del Fiocchetto Lilla per aggiornarlo con le attivita' dell'associazione.

Ragazze volevo chiedervi se potete segnalare questa IGNOBILE pubblicita'!
http://malattiepsicologiche.blogspot.it/2012/11/una-malattia-mortale-per-pubblicizzare.html
Nell'articolo che vi ho postato vedrete una scritta azzurra che dice in questa pagina, cliccateci sopra. Vi si aprira la schermata dell' Istituto dell' Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), al punto 2 cliccate su "modulo in linea" (scritto in rosso), da li vi si aprira' il modulo da compilare. Grazie mille!!

Fatto Moon! E' veramente una pubblicità ignobile! x nn dire altro!

Grazie Bibaa!!!!

Sempre più in basso...che tristezza
Senti moon, sto facendo la segnalazione anch'io, posso chiederti cosa hai scritto alla voce "nome del prodotto"? pensavo di mettere water e piastrelle + il nome del negozio, va bene così?

Direi di si.

Fatto, grazie della segnalazione moon!

io sono daccordo con stella omega, se il balletto richiede questi requisiti, non vuol dire che una deve stare a digiuno per raggiungerli, e la pressione non sta in chi deve scegliere queste ballerine, ma forse nella famiglia che non sa indurre nella ragazza la stima in se stessa e la costringe a dover raggiungere per forza degli obiettivi per essere felice, perché anche una ragazzina che da piccola gioca a pallavolo poi a un certo punto se resta 1,50 non va da nessuna parte, così anche una che fa ginnastica artistica, se a 14 anni non è stata presa alle olimpiadi è ora che lasci perdere...ma restare sane di mente non dipende dall'associazione sportiva, o dalla scuola, o da qualunque altra cosa si stia tentando di raggiungere, ma dalla persona e dalle persone che la circondano...

Si appunto! E la scuola di danza o l'associazione sportiva fanno parte delle persone che ci circondano! L'abbiamo gia' detto: l'eziologia dei DCA e' multifattoriale. Se scelgo una ballerina la scelgo perche' ha determinati requisiti. Se l'ho scelta questi requisiti li ha gia', ergo non avro' motivi di farle pressioni sulla forma fisica. Cosa che invece succede!

Comunque ragazze lasciamo perdere il balletto perche' evidentemente non ci capiamo. Parliamo di DCA piu' in generale.

Anche parlando in generale siamo sempre lì.
Dappertutto vediamo immagini di corpi cosiddetti "perfetti", pubblicità di diete, per non parlare delle taglie degli abiti.
Certo sta a noi fregarcene, ma non tutti ci riescono.
E' questo il problema.
Mettiamoci poi altri fattori e il guaio è fatto (e sarebbe così in un numero minore di casi, magari, se vivessimo in una società che accettasse tutti).
Ma mi sto ripetendo, scusate.

infatti è l'opinione pubblica che deve cambiare...se ovunque ci giriamo vediamo donne nude con corpi statuari non ne usciamo, i casi specifici ci sono sempre stati...

E' quello il difficile... tutti (o quasi) vogliono somigliare ai modelli, impazziscono tra palestre, beveroni e compagnia e intanto chi vende guadagna...
Non so proprio come ne usciremo
Personalmente, l'avrete capito, me ne frego alla grande.
Ma faccio parte di una ristretta minoranza

al di là della bellezza, è proprio l'ossessione e la mercificazione del corpo femminile che è assurda...oramai c'è una bella ragazza anche per pubblicizzare una melanzana, o una straccio per lavare per terra...e spesso in pose che rimandano alla sessualità....chiediamoci perché!? la donna di casa che compra certe cose cosa se ne frega di vedere un culo!!! eppure ce lo mettono...

Esatto.
E' così perchè evidentemente a molte persone piace questo genere di cose.
Dove c'è richiesta c'è anche l'offerta, finchè la mentalità generale non cambierà è difficile che cambi qualcosa...

Una mia cara amica ha sofferto di anoressia e di bulimia quando aveva 14-16 anni.
Inizialmente pensavo che tutto fosse dovuto alla sua stupidità e/o mancanza di carattere: magra era magra, bella da mozzare il fiato (sul serio) e di certo gli "spasimanti" non le mancavano, eppure i disturbi li aveva eccome. Non riuscivo a capacitarmi della piega che aveva preso la sua vita, e non riuscivo ad essere d'aiuto, ripeto, per me era stupidità non una malattia, però le sono sempre stata accanto (se così non fosse stato non so come mi sentirei oggi, ripensandoci...)

Poi sono cresciuta, ed ho capito che non c'entrava nulla la voglia di essere magre... I problemi erano più grossi di ciò che mi sembrava allora, ed avevano radici ben diverse da quelle che immaginavo.

Ragazze il volere raggiungere uno stereotipo impostoci da chiunque esso sia non è la causa del problema. Può essere uno dei fattori, ma non ne è la causa. Ovvero: se lo stereotipo di donna attraente fosse in sovrappeso, i DCA continuerebbero ad esistere, a prescindere. I risvolti psicologici che ci sono dietro queste malattie sono inimmaginabili, io stessa ho provato a farmi spiegare qualcosa da questa mia amica, ma la verità è che se non ci sei dentro non lo capirai mai appieno...

E' facile dare giudizi così, a sangue freddo, io stessa li ho dati quando ero più piccola. Ma crescendo, e crescendo a fianco di una persona che ha sofferto, il mio pensiero su anoressia e bulimia è cambiato totalmente e per fortuna che è cambiato...

molkinaify ha scritto:Poi sono cresciuta, ed ho capito che non c'entrava nulla la voglia di essere magre... I problemi erano più grossi di ciò che mi sembrava allora, ed avevano radici ben diverse da quelle che immaginavo.

Il problema cara molkinaify e' che ancora tanti (ancora troppi...) confondono i DCA con il numero dei chili....anoressia e bulimia non hanno molto a che fare con i chili in piu' o i chili in meno. Grazie per la testimonianza, era questo lo spirito del topic!

Io non sono riuscita a stare vicino ad una mia amica che stava cadendo nel baratro dell'anoressia, perché lei allontanava tutti, se qualcuno provava a parlarle peggiorava solo la situazione.....per fortuna poi ha capito da sola che così non andava....

Daba sai e' molto difficile avere a che fare con chi soffre di DCA, e a volte pensando di fare del bene si fa peggio, soprattutto se c'e' un legame affettivo con la persona malata. I miei genitori stessi all'epoca hanno sbagliato alcune cose, ma non posso biasimarli, sicuramente provavano un senso di impotenza enorme. E io per tanto tempo ho rifiutato l'aiuto.

Esattamente... Io offrivo una spalla sulla quale rifugiarsi, ma aiuto concreto non riuscivo a darne... Non è facile gestire un'amicizia così, ma noi ce la siamo cavata!

Può essere uno dei fattori, ma non ne è la causa. Ovvero: se lo stereotipo di donna attraente fosse in sovrappeso, i DCA continuerebbero ad esistere, a prescindere. I risvolti psicologici che ci sono dietro queste malattie sono inimmaginabili, io stessa ho provato a farmi spiegare qualcosa da questa mia amica, ma la verità è che se non ci sei dentro non lo capirai mai appieno...

Sicuramente.
Ma un fattore in meno a concorrere a un disturbo del genere non sarebbe male!
Il fatto che lo stereotipo impostoci sia difficile da raggiungere può comunque causare dei bei problemi.
Come scrivevo prima, io non sono arrivata a smettere di mangiare, però mi ci sono avvicinata: sono bassina e tendo al sovrappeso, soprattutto ho un seno abbondante ed ero arrivata quasi a odiarmi perchè dappertutto si vedono seconde, massimo terze, e lasciamo stare i vestiti che tirano sempre lì!
Così ero arrrivata alla 42, ma mangiavo pochissimo, ero sempre triste e non mi piacevo lo stesso perchè il seno era comunque grandicello...
Certo c'erano altre cause, frequentavo persone che mi sminuivano anche se molto sottilmente, e appena me ne sono accorta le ho mandate a quel paese e piano piano sono tornata quella di prima, cioè un po' sovrappeso.
E me lo tengo senza problemi.
Però se "il tipo che piace" non fosse per forza la taglia 40-42, forse non sarei arrivata a quel punto.
Certamente ci sarebbero un bel po' di problemi in meno.
E poi che cavolo, si parla di peso a ogni piè sospinto, giornali, tv, radio... quello giusto è così e così, per restare in salute si deve fare così e così, e basta!
E' un'ossessione!

moonriver ha scritto:Ragazze volevo chiedervi se potete segnalare questa IGNOBILE pubblicita'!
http://malattiepsicologiche.blogspot.it/2012/11/una-malattia-mortale-per-pubblicizzare.html
Nell'articolo che vi ho postato vedrete una scritta azzurra che dice in questa pagina, cliccateci sopra. Vi si aprira la schermata dell' Istituto dell' Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), al punto 2 cliccate su "modulo in linea" (scritto in rosso), da li vi si aprira' il modulo da compilare. Grazie mille!!

Ce l'abbiamo fatta!
http://www.iap.it/it/cdc/2012/c1062012.htm

Meno male!!!!
Ripugnante quella roba (non merita nemmeno di essere chiamata "pubblicità").